Iperodonte boreale | |
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Hyperoodon ampullatus | |
Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Cetacea |
Sottordine | Odontoceti |
Famiglia | Ziphiidae |
Genere | Hyperoodon |
Specie | H. ampullatus |
Nomenclatura binomiale | |
Hyperoodon ampullatus (Forster, 1770) | |
Sinonimi | |
Hyperoodon rostratus | |
Areale | |
L'iperodonte boreale (Hyperoodon ampullatus) è un odontoceto, e fa parte della famiglia ziphiidae. È leggermente più grande e pesante della controparte meridionale (10 metri per 10 tonnellate come massimo per la forma boreale, 9 metri per 8 tonnellate per quella australe).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Di tale specie furono uccise decine di migliaia di esemplari, fra il 1850 e il 1973[2]. Fu dichiarata specie protetta a partire dal 1977.
Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Capace di immergersi per 14-70 minuti, in superficie soffia ogni 30-40 secondi. Le sue immersioni sono probabilmente profonde (pur non coprendo, durante tali periodi, lunghe distanze)[3].
I due sessi hanno denti che ricordano stuzzicadenti in entrambe le mascelle[4][5].
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Si ritrova nella Nuova Scozia, Canada; nell'Oceano Artico fra l'Islanda, Jan Mayen, e il sud-ovest delle Svalbard; nello Stretto di Davis a nord del Labrador in Canada, i suoi spostamenti sono forse effettuati a nord in primavera e a sud in autunno[6] Si è spiaggiato solo poche volte[7].
Il 20 gennaio 2006 venne scoperto un iperodonte boreale nel centro di Londra, nel Tamigi. Il cetaceo risalì il fiume fino all'Albert Bridge. Venne trainato da una chiatta e i soccorritori sperarono di salvarlo riportandolo in mare, ma morì in seguito a convulsioni il 21 gennaio, durante il suo soccorso.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]L'iperodonte boreale si nutre di molluschi, aringhe, seppie, stelle marine e altri invertebrati marini.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Hyperoodon ampullatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Mowat, Farley, Sea Of Slaughter, Atlantic Monthly Press Publishing, First American Edition, 1984.
- ^ ADW: Hyperoodon planifrons: Information
- ^ Northern Bottlenose Whale, Hyperoodon ampullatus at MarineBio.org, su marinebio.org. URL consultato il 9 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2013).
- ^ ADW: Hyperoodon ampullatus: Information
- ^ BBC NEWS | UK | England | London | Whale spotted in central London
- ^ BBC NEWS | UK | England | London | Lost whale dies after rescue bid
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bottlenose Whales in the Encyclopedia of Marine Mammals Shannon Gowans, 1998. ISBN 0-12-551340-2
- National Audubon Society Guide to Marine Mammals of the World Reeves et al, 2002. ISBN 0-375-41141-0.
- Whales, Dolphins and Porpoises Carwardine, 1995. ISBN 0-7513-2781-6
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hyperoodon ampullatus
- Wikispecies contiene informazioni su Hyperoodon ampullatus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Whale spotted in Thames river, Central London, su en.wikinews.org.
- Marine Bio: Northern Bottlenose Whale, su marinebio.org. URL consultato il 9 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2013).
- Marine Bio: Southern Bottlenose Whale, su marinebio.org. URL consultato il 9 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2007).
- 70South - information on the Bottlenose Whale, su 70south.com. URL consultato il 9 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2005).
- Northern Bottlenose Whale, su speciesatrisk.gc.ca (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2005).
- BBC: Whale spotted in central London, su news.bbc.co.uk.
- Whale & Dolphin Conservation Society (WDCS), su wdcs.org.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007581474705171 |
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