Hura crepitans L. è una pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae. Poiché i suoi frutti esplodono quando sono maturi, ha ricevuto anche il soprannome colloquiale di albero dinamite.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]H. crepitans è un albero che può crescere fino a 60 m di altezza,[2] e le sue grandi foglie ovate crescono fino a 60 cm di larghezza. Sono piante monoiche, con fiori rossi senza petali. I fiori maschili crescono su lunghi racemi, mentre quelli femminili crescono isolati nelle ascelle fogliari. Il tronco è ricoperto di spine lunghe e affilate che secernono linfa velenosa. I frutti sono grandi capsule a forma di zucca, lunghe 3–5 cm, di 5–8 cm di diametro, con 16 carpelli disposti radialmente. I suoi semi sono appiattiti e misurano circa 2 cm di diametro. Le capsule esplodono quando sono mature, dividendosi in segmenti e scagliando i semi a una velocità di 70 ms (250 km/h).[3] Si riporta che i semi vengano lanciati fino a 45 m dall'albero, in media a circa 30 m.[2]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]H. crepitans è originaria delle regioni tropicali del Nord e Sud America, inclusa la foresta pluviale amazzonica. È presente anche in alcune parti della Tanzania, dove è considerata una specie invasiva.[4]
Questo albero tropicale preferisce climi caldi e umidi, può crescere in penombra o sole pieno. Spesso viene coltivato per creare ombra.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Il legno di H. crepitans è sufficientemente leggero per realizzare canoe indigene.[5] Si dice che i pescatori utilizzino la linfa lattiginosa e caustica di questo albero per avvelenare i pesci.[6] I Caribe ricavavano veleno per frecce dalle sue radici.[7] Il legno (chiamato hura) viene utilizzato per realizzare mobili. Prima che venissero inventate forme più moderne di contenitori, le capsule dei semi acerbi degli alberi venivano segate a metà per realizzare dei portasabbia decorativi per la scrittura.
I semi contengono un olio tossico per il consumo ma che può essere trasformato in biodiesel e sapone; i suoi avanzi amidacei possono essere trasformati in mangime per animali dopo la cottura.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ H. A. Allard, The Sandbox Tree and Its Armament, in Bulletin of the Torrey Botanical Club, vol. 77, n. 6, 1950, pp. 509–515, DOI:10.2307/2482185. URL consultato il 18 agosto 2024.
- ^ a b (EN) M. D. Swaine e Tom Beer, EXPLOSIVE SEED DISPERSAL IN HURA CREPITANS L. (EUPHORBIACEAE), in New Phytologist, vol. 78, n. 3, 1977-05, pp. 695–708, DOI:10.1111/j.1469-8137.1977.tb02174.x. URL consultato il 18 agosto 2024.
- ^ The Flight of the Seed of Hura crepitans (PDF), su sura.ots.ac.cr. URL consultato il 18 agosto 2024 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2013).
- ^ Factsheet - Hura crepitans (Sandbox Tree), su keys.lucidcentral.org. URL consultato il 18 agosto 2024.
- ^ a b Germinação de sementes de espécies amazônicas: assacu (Hura crepitans L.). - Portal Embrapa, su www.embrapa.br. URL consultato il 18 agosto 2024.
- ^ Smithsonian Institution. e Smithsonian Institution, Bulletin, no.143:v.3 (1948), G.P.O, 1948. URL consultato il 18 agosto 2024.
- ^ (EN) David E. Jones, Poison Arrows: North American Indian Hunting and Warfare, University of Texas Press, 3 giugno 2009, ISBN 978-0-292-77971-6. URL consultato il 18 agosto 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hura crepitans
- Wikispecies contiene informazioni su Hura crepitans
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) sandbox tree, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.