Huff-Daland XB-1 Keystone XB-1 | |
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Descrizione | |
Tipo | bombardiere medio |
Equipaggio | 5 |
Progettista | Huff-Daland |
Costruttore | Keystone |
Data primo volo | settembre 1927 |
Data entrata in servizio | mai |
Utilizzatore principale | USAAC |
Esemplari | 1 |
Sviluppato dal | Huff-Daland XHB-1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 18,75 m (61 ft 6 in) |
Apertura alare | 25,91 m (85 ft 0 in) |
Altezza | 5,87 m (19 ft 3 in) |
Peso carico | 7 257 kg (16 000 lb) |
Propulsione | |
Motore | 2 Packard 2A-1530 12 cilindri a V raffreddato a liquido |
Potenza | 510 hp (517 CV; 380 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 161 km/h (100 mph, 87 kt) al livello del mare |
Tangenza | 4 572 m (15 000 ft |
Armamento | |
Mitragliatrici | 6 calibro .30 in (7,62 mm) |
Bombe | 1 134 kg (2 500 lb fino a 1 815 kg (4 000 lb) per brevi distanze |
dati estratti dal sito: | |
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L'Huff-Daland XB-1, indicato come Super-Cyclops (inglese super-ciclope) dall'azienda e citato anche come Keystone XB-1 dall'azienda che lo realizzò[2], fu un bombardiere medio, bimotore e biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Huff-Daland Aero Corporation nei primi anni venti del XX secolo e rimasto allo stato di prototipo.
Evoluzione del bombardiere pesante monomotore XHB-1, del quale riproponeva l'impostazione generale e parte della struttura, tranne che per la presenza di due propulsori e di una diversa tipologia dell'impennaggio, fu proposto come dotazione ai reparti di bombardamento dell'United States Army Air Service non riuscendo tuttavia, come il precedente, ad attrarre alcun interesse da parte delle autorità dell'esercito.
Fu il primo modello a cui venne data la designazione ufficiale B (Bomber) appena introdotta dalle convenzioni di designazione US Army.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Dopo che la Huff-Daland si vide negare l'interesse per il modello monomotore XHB-1 da parte delle autorità dell'United States Army, l'esercito degli Stati Uniti d'America che, a quel tempo, gestiva direttamente la sua componente aerea, avendo deciso dall'aprile 1926 di equipaggiare i suoi reparti da bombardamento con velivoli bimotore[3][4], l'azienda decise di avviare lo sviluppo di un nuovo modello che rispondesse alle nuove specifiche richieste.
L'ufficio tecnico dell'azienda si basò ampiamente sul precedente XHB-1, riproponendone l'impostazione generale, cellula a sezione rettangolare abbinata a una configurazione alare biplana, e introducendo, oltre che la soluzione a doppio motore lasciando così libero il naso del velivolo, spazio da poter usufruire per una postazione per il puntatore e/o mitragliere difensivo anteriore, altre migliorie, le più evidenti riguardanti l'impennaggio, abbandonando la soluzione monoderiva per una a doppio elemento verticale, e l'eliminazione della singola postazione del mitragliere in favore di due posizionate sulla parte posteriore delle gondole motore, in una combinazione inusuale fino a quel momento negli USA, ma che era solita nei bombardieri tedeschi e britannici della prima guerra mondiale.[4]
La costruzione del prototipo si protrasse fino all'estate 1927, e nel frattempo l'azienda venne acquisita dalla Keystone Aircraft Corporation, così che dal 1928 il velivolo venne ufficialmente indicato come Keystone XB-1.[2] L'XB-1, designazione derivata dalla sigla eXperimental Bomber (bombardiere sperimentale), si staccò da terra per la prima volta nel settembre del 1927[4], tuttavia le prove di volo che si susseguirono rivelarono che la scelta dei propulsori, una coppia di Packard 2A-1530 12 cilindri a V raffreddati a liquido dotati di riduttore di giri, rendevano il modello sottopotenziato. Rimotorizzato con una coppia di Curtiss V-1570, motori dalla stessa architettura e raffreddamento in grado di erogare una potenza pari a 600 hp (608 CV; 447 kW) ciascuno, il velivolo, al quale venne assegnata la nuova denominazione XB-1B, riuscì a raggiungere la velocità massima di 120 mph (193 km/h, 104 kt)[2], 20 in più che con la motorizzazione originale[1].
Le autorità dell'US Army, dopo aver valutato e comparato l'XB-1B con i concorrenti Curtiss B-2 Condor, Sikorsky S-37B Guardian e Fokker-Atlantic XLB-2, l'unico monoplano dei quattro, decisero per la proposta della Curtiss Aeroplane and Motor Company e l'XB-1 rimase l'unico esemplare realizzato[4].
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b National Museum of the USAF, Huff-Daland XB-1.
- ^ a b c Jones 1974, p. 11.
- ^ (EN) Joseph F. Baugher, Huff-Daland XHB-1, su Joe Baugher's Home Page, http://www.joebaugher.com/, 10 luglio 1999. URL consultato il 21 novembre 2019.
- ^ a b c d Baugher 1999, Huff-Daland XB-1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing, 1985, ISBN non esistente.
- (EN) John M. Andrade, U.S. Military Aircraft Designations and Serials Since 1909, Hinckley, UK, Midland Counties Publications, 1979, ISBN 0-904597-22-9.
- (EN) Peter M. Bowers, Curtiss Aircraft, 1907-1947, London, Putnam & Company Ltd., 1979, ISBN 0-370-10029-8.
- (EN) Lloyd S. Jones, U.S. Bombers, Reprint, Fallbrook (CA), Aero Publishers, 1974 [1962], ISBN non esistente.
- (EN) Gordon Swanborough e Peter M. Bowers, United States Military Aircraft: Since 1909, 3rd illustrated edition, Smithsonian Institution Press, 1989, ISBN 9780874748802.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Huff-Daland XB-1
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joseph F. Baugher, Huff-Daland XB-1, su Joe Baugher's Home Page, http://www.joebaugher.com/, 11 luglio 1999. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- (EN) K. O. Eckland, Huff-Daland, su Aerofiles.com, http://aerofiles.com/. URL consultato il 23 novembre 2019.
- (EN) John Pike, Huff-Daland XB-1 (Super-Cyclops), in GlobalSecurity.org, http://www.globalsecurity.org. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- (EN) John Rickard, Keystone XB-1 Super Cyclops, su historyofwar.org, http://www.historyofwar.org/mainindexframe.html, 8 ottobre 2008. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- (EN) Maksim Starostin, Keystone XB-1 Super Cyclops, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- (EN) Huff-Daland XB-1, su nationalmuseum.af.mil, 25 giugno 2009. URL consultato il 3 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
- (EN) Huff-Daland XB-1 Super Cyclops, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 5 aprile 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- (RU) Huff-Daland B-1 Super Cyclop, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 3 dicembre 2019.