Hot Bird è un marchio commerciale dell'operatore francese Eutelsat usato per designare la zona dello spazio in cui sono ubicati diversi satelliti geostazionari. Si tratta, più esattamente, della posizione orbitale sull'equatore a 13° est dal meridiano di Greenwich; da tale posizione deriva il nome dei satelliti per telecomunicazioni che ruotano nella suddetta orbita geostazionaria. Allo stato attuale operano in quella zona dello spazio i tre satelliti Eutelsat Hot Bird 13B, Eutelsat Hot Bird 13G ed Eutelsat Hot Bird 13E che hanno rimpiazzato i precedenti, già spostati e rinominati o deorbitati.
I satelliti
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1983 la zona dei satelliti Hot Bird a 13° est ha ridisegnato radicalmente il panorama audiovisivo dell'Europa, del Nordafrica e del Medio Oriente. Ha contribuito significativamente alla creazione di un mercato della TV dove i telespettatori, dotati di un apposito ricevitore collegato ad un'antenna parabolica del diametro di 70 cm o poco più grande (a seconda della posizione geografica), possono scegliere tra centinaia di canali trasmessi in oltre 40 lingue. I satelliti Hot Bird sono stati usati in passato anche per trasmissioni analogiche; ora invece il segnale irradiato è esclusivamente digitale e finalizzato alle trasmissioni DTH (acronimo inglese di Direct-To-Home che significa direttamente a casa) della televisione satellitare (DVB-S, Digital Video Broadcasting - Satellite), alle applicazioni multimediali di Internet e alla distribuzione in reti via cavo.
La famiglia dei tre satelliti Hot Bird costituisce uno dei sistemi più estesi di trasmissione televisiva in Europa poiché consegna a oltre 120 milioni di abitazioni 1100 canali digitali, di cui 600 criptati a pagamento (pay-tv), 500 in chiaro (free-to-air) e 150 in alta definizione (high definition); in aggiunta più di 500 tra stazioni radio e servizi multimediali e 13 piattaforme a pagamento cosiddette Premium.
I vari satelliti che condividono la posizione Hot Bird gravitano all'interno della porzione di spazio racchiusa in una "finestra orbitale", con un fronte quadrato di 150 km di lato e 40 km di profondità, rotante alla velocità di oltre 3 km/s in sincronia con la velocità angolare della Terra. Dal punto di vista terrestre, un'antenna parabolica puntata verso questa finestra riceve indifferentemente il segnale come se giungesse da un unico punto; in realtà i satelliti coposizionati al suo interno hanno valori di eccentricità e inclinazione leggermente diversi. Un centro di controllo dalla Terra monitora costantemente la posizione e, se necessarie, effettua delle manovre correttive, attivando i sistemi di propulsione, affinché i satelliti seguano con esattezza le orbite loro assegnate senza mai entrare in collisione[1].
Cronologia dei lanci satellitari
[modifica | modifica wikitesto]La seguente tabella riassume alcuni dati dei satelliti collocati a 13° est, tra cui il numero di transponder e la relativa banda di frequenza (Ku o Ka), ed evidenzia in grassetto quelli attualmente in funzione nella posizione Hot Bird:
Nome | Costruttore | Data / luogo / vettore di lancio | Transponder | Note |
---|---|---|---|---|
Eutelsat II F1 | Aérospatiale | 30 agosto 1990 a Kourou con Ariane 4 |
16-Ku | Rimasto in posizione fino al 1999, è poi spostato a 48° est; da una verifica del marzo 2007 risulta essere già andato alla deriva[2]. |
Hot Bird 1 | Aérospatiale | 28 marzo 1995 a Kourou con Ariane 4 |
16-Ku | Chiamato in origine Eutelsat II F6, è modificato rispetto alla serie per il coposizionamento con Eutelsat II F1, quindi rinominato[3]; nel marzo 2007 è già alla deriva[2]. |
Hot Bird 2 | Matra Marconi | 21 novembre 1996 a Cape Canaveral con Atlas IIA |
26-Ku | Rinominato Eurobird 9 nel maggio 2007[4], è spostato a 9° est[5] |
Hot Bird 3 | Matra Marconi | 2 settembre 1997 a Kourou con Ariane 4 |
32-Ku | Tra il 2 e il 3 ottobre 2006 tutto il traffico è spostato su Hot Bird 8. Nonostante i problemi al circuito di alimentazione verificatisi tra il 3 e il 4 ottobre 2006, è nello stesso mese riposizionato a 10° est e rinominato Eurobird 10[6]. |
Hot Bird 4 | Matra Marconi | 27 febbraio 1998 a Kourou con Ariane 4 |
28-Ku | L'accordo con Nilesat prevede lo spostamento a 7° ovest col nuovo nome di Nilesat 103 dopo la sua sostituzione con Hot Bird 7A nel secondo trimestre del 2006[7]. Eutelsat effettivamente ricolloca il satellite e dal 1º luglio 2006 lo identifica come Atlantic Bird 4[8] |
Hot Bird 5 | Matra Marconi | 9 ottobre 1998 a Cape Canaveral con Atlas IIA |
22-Ku | Rimpiazzato da Hot Bird 6 nell'agosto 2002[9], è rinominato Eurobird 2[4] a 25,5° est[8]. |
Eutelsat Hot Bird 13A | Alcatel Alenia Space | 21 agosto 2002 a Cape Canaveral con Atlas V |
28-Ku / 4-Ka | Hot Bird 6 sostituisce Hot Bird 5[9]; è rinominato il 1º marzo 2012[10]. Nel luglio 2013 è rimpiazzato da Eutelsat Hot Bird 13D, quindi spostato a 7/8° ovest col nome di Eutelsat 8 West C[11]. |
Hot Bird 7 | EADS-Astrium | 11 dicembre 2002 a Kourou con Ariane 5 |
40-Ku | Lancio del satellite fallito[12]. |
Hot Bird 7A | Alcatel Alenia Space | 11 marzo 2006 a Kourou con Ariane 5 |
38-Ku | Sostituisce Hot Bird 1 (deorbitato) e Hot Bird 4 (ricollocato)[8]. Rimpiazzato a sua volta da Hot Bird 9 nel febbraio 2009, è spostato a 9° est e rinominato Eurobird 9A a settembre dello stesso anno[13]. |
Eutelsat Hot Bird 13B | EADS-Astrium | 4 agosto 2006 a Bajkonur con Proton |
64-Ku | Hot Bird 8, successore di Hot Bird 3, è rinominato il 1º marzo 2012[14]. |
Eutelsat Hot Bird 13C | EADS-Astrium | 20 dicembre 2008 a Kourou con Ariane 5 |
64-Ku | Hot Bird 9 rimpiazza Hot Bird 7A[13]; è poi rinominato il 1º marzo 2012[14]. |
Eutelsat Hot Bird 13D | EADS-Astrium | 12 febbraio 2009 a Kourou con Ariane 5 |
64-Ku | Hot Bird 10 è stato subito rinominato Atlantic Bird 4A e posizionato a 7° ovest; poi a 3° est è rinominato Eutelsat 3C; ricollocato finalmente a 13° est con un nuovo nome[14] rimpiazza nel luglio 2013 Eutelsat Hot Bird 13A[11]. |
Dal 1º marzo 2012 i satelliti Hot Bird 6, 8 e 9 hanno anteposto ai nomi la dizione Eutelsat e sostituito le rispettive cifre numeriche con 13A, 13B e 13C[15]. A luglio 2013 Hot Bird 13A viene sostituito dall'omologo 13D che prende perciò tutti i canali del primo[11].Successivamente nel 2016 è diventato Eutelsat 33E, che si trova a 33°Est.
Hotbird 13G è stato lanciato dal Falcon 9 Block 5 nel novembre 2022. Il satellite è molto simile a Hotbird 13F. Hotbird 13G è attivo e sostituisce il satellite 13C nella posizione orbitale 13°E.[16]
Piattaforme televisive
[modifica | modifica wikitesto]I canali trasmessi dalle piattaforme televisive, sotto forma di pacchetti, sui ripetitori (transponder) della famiglia di satelliti Hot Bird in posizione 13° est sono gratuiti, quindi liberamente fruibili da un ricevitore televisivo satellitare collegato all'antenna parabolica e alla TV, oppure a pagamento, quindi ricevibili attraverso la decodifica del segnale (criptato) con appositi ricevitori dotati di lettore di schede a microchip. Una forma mista di ricezione dei canali prevede l'accesso esclusivo e gratuito in determinate zone dell'area di copertura satellitare previa decodifica del segnale per mezzo di ricevitori compatibili con lo standard DVB-S2, successivo al DVB-S, e di un'apposita scheda conosciuta anche col nome comune di smart card. I canali ricevibili in tal modo non sono più classificabili come free-to-air e vengono perciò distinti con la definizione free-to-view.
Di seguito sono elencate le piattaforme televisive che trasmettono in banda Ku sui 192 transponder resi complessivamente disponibili dai tre satelliti Hot Bird:
- NC+
- Arqiva
- Cyfrowy Polsat
- Sky Italia
- RR Media
- SatLink
- SNRT
- GlobeCast
- SRG SSR
- Tivùsat
- Media Broadcast
- Viacom Media Networks
- Orange France
- Telespazio
- Eutelsat
- TVN
- M-Three satcom
- Overon
- Belgium Satellite Services
- Bis TV
- Telefónica
- Du
- Nova
- Jordan Media City
- VoA
- IRIB
- STN
- Arabsat
- AB Sat
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Guida ai satelliti per telecomunicazioni (PDF), su eutelsat.it, Eutelsat Communications, 29 gennaio 2010, pp. 3, 8, 11. URL consultato il 30 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
- ^ a b (EN) Eutelsat Chronology, su astronautix.com, Encyclopedia Astronautica. URL consultato il 30 settembre 2014.
- ^ (EN) Eutelsat-II F1, su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 30 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2014).
- ^ a b (EN) Hot Bird 2, 3, 4, 5 / Eurobird 2, 9→4, 10, 16 / Eutelsat W48, W75 / Atlantic Bird 4 / Eutelsat 4B, 16B, 25A / Arabsat 2D → Badr 2 / Nilesat 103 / ABS 1B, su space.skyrocket.de, Gunter's Space Page.
- ^ (EN) Eutelsat opens new neighbourhood at 9 degrees east with Eurobird™ 9 satellite (formerly Hot Bird™ 2) (PDF), su eutelsat.com, Eutelsat Communications, 15 maggio 2007.
- ^ (EN) Eutelsat status report on Hot Bird™ 3 satellite (Eurobird™ 10) (PDF), su eutelsat.com, Eutelsat Communications, 6 ottobre 2006.
- ^ (EN) Nilesat to expand resource at 7 degrees West through contract with Eutelsat for capacity on Hot Bird™ 4 satellite (PDF), su eutelsat.com, Eutelsat Communications, 5 settembre 2005.
- ^ a b c (EN) Management report of consolidated accounts at 30 June 2006 (PDF), su eutelsat.com, Eutelsat Communications, 18 ottobre 2006, p. 21.
- ^ a b (EN) Hot Bird 6 → Eutelsat Hot Bird 13A → Eutelsat 8 West C, su space.skyrocket.de, Gunter's Space Page.
- ^ Benedetta Nicodemo, Eutelsat – Un nome, un gruppo, una flotta, su eutelsat.it, Eutelsat Communications, 1º dicembre 2011. URL consultato il 25 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
- ^ a b c (EN) 2013-2014 half-year financial report (July-December 2013) (PDF), su eutelsat.com, Eutelsat, p. 12. URL consultato il 25 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
- ^ (EN) Hot Bird 7, su space.skyrocket.de, Gunter's Space Page.
- ^ a b Entrata in servizio del satellite Hot Bird™ 9 di Eutelsat (PDF), su eutelsat.it, Eutelsat Communications, 17 febbraio 2009. URL consultato il 26 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
- ^ a b c (EN) Hot Bird 8, 9, 10 → Eutelsat Hot Bird 13B, 13C, 13D / Atlantic Bird 4A / Eutelsat 3C, su space.skyrocket.de, Gunter's Space Page.
- ^ (EN) Financial results. First half 2011-2012 (PDF), su eutelsat.com, Eutelsat Communications, 17 febbraio 2012, p. 25. URL consultato il 27 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
- ^ (EN) SpaceX launch to deploy first in new generation of Airbus-built satellites, su spaceflightnow.com, Spaceflight Now.