Henri-Auguste de Loménie | |
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Segretario di stato per la guerra | |
Durata mandato | 19 gennaio 1651 – 27 dicembre 1651 |
Predecessore | Michel Le Tellier |
Successore | Michel Le Tellier |
Segretario di stato per gli affari esteri | |
Durata mandato | 23 giugno 1643 – 3 aprile 1663 |
Predecessore | Léon Bouthillier |
Successore | Hugues de Lionne |
Segretario di stato della Maison du Roi | |
Durata mandato | 17 gennaio 1638 – febbraio 1643 |
Predecessore | Antoine de Loménie |
Successore | Henri du Plessis-Guénégaud |
Segretario di stato per la marina e le colonie | |
Durata mandato | 13 luglio 1615 – febbraio 1643 |
Predecessore | Antoine de Loménie |
Successore | Henri du Plessis-Guénégaud |
Henri-Auguste de Loménie de La Ville-aux-Clercs (Parigi, 28 ottobre 1595 – Parigi, 3 novembre 1666) è stato un politico e nobile francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini e la famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Henri-Auguste nacque a Parigi nel 1595, figlio di Antoine de Loménie (1560-1638), signore di La Ville-aux-Clercs, segretario ordinario del re di Navarra e segretario di stato della maison du roi nonché ambasciatore straordinario presso la corte inglese di Elisabetta I. Sua madre era Anne Aubourg Porcheux.
La carriera
[modifica | modifica wikitesto]Destinato fino da giovane a occupare cariche pubbliche come suo padre, ricevette un'ottima educazione. Dal 1601 al 1604 fu studente al Collège de Boncour. Dal 1604 al 1609 compì un grand tour in Europa che lo portò a soggiornare in Germania, Polonia, a Vienna e infine in Italia. Tornò a Parigi verso la fine del novembre del 1609 e nel 1612 si recò in Inghilterra. Maria de Medici, reggente di Francia, lo incaricò nel 1614 di trattare con alcuni deputati degli Stati Generali "i cui animi erano indisposti" nei suoi confronti e riuscì a ottenere dei successi.
Dal 10 agosto 1615 al 17 gennaio 1638 affiancò il padre nella reggenza della maison du roi e nel frattempo divenne segretario di stato per la marina e le colonie. Divenne quindi prevosto degli Ordini del re all'indomani delle dimissioni di François Pot, signore di Magnet e Rhodes, carica dalla quale a sua volta si dimise il 17 luglio 1621 a favore di suo cugino, Charles de Loménie. In quella occasione ricevette una lettera lusinghiera da Luigi XIII che prometteva di nominarlo Cavaliere dello Spirito Santo alla prossima promozione. Nel 1622 divenne comandante delle Tuileries dove succedette a Charles d'Albert, duc de Luynes, che era morto il 15 dicembre 1621.
Fu mediatore per il matrimonio tra Enrichetta Maria di Francia e Carlo I d'Inghilterra.
Morì nel 1666. Scrisse delle memorie sulla sua esperienza di governo nei regni fra Luigi XIII e Luigi XIV.
Matrimonio e figli
[modifica | modifica wikitesto]Il 7 febbraio 1623,[1] sposò Louise de Béon (1602–1665), che gli portò in dote il titolo di conte di Brienne. La coppia ebbe sette figli:
- Marie-Antoinette (c. 1624 – 8 dicembre 1704), sposò il 4 giugno 1642 Nicolas-Joachim, marchese de Rouault de Gamaches (1621-22 ottobre 1687)
- Louis-Henri (13 gennaio 1636 - 17 aprile 1698), segretario di stato per gli affari esteri succedendo al padre dal 24 agosto 1651[2] sino al 14 aprile 1663, consigliere di stato dal 12 settembre 1651, poi dichiarato pazzo ed internato all'abbazia di Saint-Lazare dal 27 gennaio 1674 al 1692
- Charles-François (1638 - 7 aprile 1720), abate in Piccardia dal 1653 al 1720, abate di Saint-Germain d'Auxerre e di Saint-Cyprien de Poitiers, vescovo di Coutances dal 1666[3]
- Alexandre-Bernard (c. 1640 - 1673[4]), entrò nell'Ordine di Malta all'età di 5 anni,[5] nominato console al Cairo e ad Alessandria d'Egitto nel 1647[6]
- Jeanne, morta giovane
- Madeleine, morta giovane
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Araldica
[modifica | modifica wikitesto]Stemma | Descrizione | Blasonatura |
Henri-Auguste de Loménie Signore di La Ville-aux-Clercs |
Inquartato: al 1° e al 4° d'oro a due vacche di rosso; al 2° e al 3° d'argento, al leone rampante di rosso con coda biforcuta; su tutto, d'oro all'albero di verde posto su un tondo di nero; al capo d'azzurro, caricato di tre losanghe d'argento. Ornamenti esteriori da signore. Cavaliere dell'Ordine dello Spirito Santo. |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ René Toustain de Billy, Histoire ecclésiastique du diocèse de Coutances, 1886, t.3, p.328
- ^ Félix Vicq-d'Azur, Jean Le Rond d'Alembert, Encyclopédie Méthodique, ou Par Ordre De Matières : Par Une Société, 1788, vol. 25, p. 528.
- ^ René Toustain de Billy, Histoire ecclésiastique du diocèse de Coutances, t.3, p.332
- ^ René Toustain de Billy, Histoire ecclésiastique du diocèse de Coutances, 1886, t.3, p.330
- ^ René Aubert de Vertot, Histoire des Chevaliers hospitaliers de S. Jean de Jérusalem, appellez depuis les Chevaliers de Rhodes, et aujourd'hui les Chevaliers de Malte, 1726, t. 4, p. 111
- ^ Archives du ministère des Affaires étrangères, Turquie, correspondance politique, vol. 5, fol. 346 et 360 cited by Henry de Castries, Les Sources inédites de l'histoire du Maroc. Archives et bibliothèques de France, 1911, t. 3, p. XCV
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- "Notice sur le Comte de Brienne" in introduction à ses Mémoires in Nouvelle Collection des Mémoires pour servir à l'histoire de France (Michaud-Poujoulat, publié en 1838)
Altri progetti
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 24718955 · ISNI (EN) 0000 0000 8015 4149 · BAV 495/136209 · CERL cnp00509219 · ULAN (EN) 500354544 · LCCN (EN) no2005034105 · GND (DE) 128755733 · BNE (ES) XX1560211 (data) · BNF (FR) cb12564872k (data) |
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