Hanna (John)[1] Batatu (in arabo حنّا بطاطو?, Ḥannā Baṭāṭū); Gerusalemme, 1926 – Winsted, 24 giugno 2000) è stato uno storico palestinese naturalizzato statunitense, di orientamento storiografico marxista,[2][3] specialista di storia dell'Iraq e del moderno Mashriq.
Il suo lavoro sull'Iraq è diffusamente considerato uno dei migliori contributi alla conoscenze e alla comprensione della storia dell'Iraq contemporaneo.[4]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Gerusalemme nel 1926, Hanna Batatu emigrò negli Stati Uniti nel 1948, l'anno della Nakba (Catastrofe), vale a dire l'anno della sconfitta arabo-palestinese con gli ebrei locali e recentemente emigrati dall'Occidente che avevano autonomamente proclamato la nascita dello Stato d'Israele al termine del Mandato britannico della Palestina nel 1948 (la cosiddetta guerra arabo-israeliana del 1948). Dal 1951 al 1953 studiò nella cattolica[5] Georgetown University (Edmund A. Walsh School of Foreign Service) e successivamente conseguì un dottorato in Scienze Politiche nella Harvard University nel 1960, con una dissertazione intitolata The Shaykh and the Peasant in Iraq, 1917-1958. Dal 1962 al 1982 insegnò nella Università Americana di Beirut e, dal 1982 al suo pensionamento nel 1994, nella Georgetown University di Washington.
Batatu cominciò a studiare storia irachena dagli anni cinquanta, interessandosi particolarmente ai movimenti rivoluzionari che allora erano marcatamente presenti in quel Paese, e specialmente al Partito comunista iracheno. Dalla fine degli anni Cinquanta fu diverse volte in Iraq e si dice che fosse ai buoni rapporti con l'allora Presidente della Repubblica irachena, il generale Abd al-Karim Qasim, che poté agevolmente intervistare i prigionieri comunisti e consultare la documentazione riservata riguardante l'età precedente alla rivoluzione repubblicana del 1958. Gli sarebbe stato consentito l'accesso agli archivi dei servizi segreti che riguardavano diversi periodi della storia irachena post-ottomana, fino a dopo gli anni settanta: cosa che sfruttò per il suo magistrale studio, pubblicato a Princeton nel 1978, intitolato The Old Social Classes and New Revolutionary Movements of Iraq. Batatu ha anche dato alle stampe un ottimo lavoro sulla Siria: Syria's Peasantry, the Descendants of Its Lesser Rural Notables, and Their Politics (pubblicato nel 1999). Batatu morì a Winsted, Connecticut, nel 2000.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Hanna Batatu 1926-2000". CafeArabica. July 2006. Consultato il 9 marzo 2009. Copia archiviata, su cafearabica.com. URL consultato il 24 luglio 2005 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2005).. "John" è la versione anglosassone dell'arabo Ḥannā.
- ^ Ali A. Allawi, The Occupation of Iraq: Winning the War, Losing the Peace, New Haven, CT, Yale University Press, 2007. ISBN 0300110154, ISBN 9780300110159. 463 p.
- ^ Richard Becker, "The Revolt of 1920 and Iraqi Resistance Today", Workers World. 22 aprile 2004, Workers World Party, consultato il 9 marzo 2009 Workers World April 22, 2004: The revolt of 1920 and Iraqi resistance today Archiviato il 31 luglio 2009 in Internet Archive.
- ^ Bart Barnes, "Scholar Hanna Batatu, 74, Dies; Authority on Modern Iraq, Syria" The Washington Post. 28 giugno 2000.
- ^ Batatu era di fede cristiana, come mostrato dal suo nome Hannā (Giovanni), che si distingue dal musulmano Yaḥyā. Tanto il Cristianesimo quanto l'islam considerano Giovanni Battista un profeta ed è per questo che, con diverse grafie, il nome è presente nell'onomastica araba.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- The Old Social Classes and the Revolutionary Movements of Iraq: A Study of Iraq's Old Landed and Commercial Classes and of its Communists, Ba'thists, and Free Officers, Princeton, P.U. Press, 1978 (edito nuovamente a Londra dalla al-Saqi Books nel 2000). ISBN 0-86356-520-4
- Syria's Peasantry, the Descendants of Its Lesser Rural Notables, and Their Politics, Princeton University Press, 1999. ISBN 0-691-00254-1
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Breve articolo su Hanna Batatu (da cafearabica.com), su cafearabica.com. URL consultato il 22 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2005).
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