Hands to Myself singolo discografico | |
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Screenshot tratto dal video del brano | |
Artista | Selena Gomez |
Pubblicazione | 26 gennaio 2016 (vedi date di pubblicazione) |
Durata | 3:20 |
Album di provenienza | Revival |
Genere | Dance pop |
Etichetta | Interscope |
Produttore | Mattman & Robin, Max Martin |
Registrazione | 2015 |
Formati | Download digitale, streaming |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Germania[1] (vendite: 200 000+) |
Dischi di platino | Australia (2)[2] (vendite: 140 000+) Canada[3] (vendite: 80 000+) Danimarca[4] (vendite: 90 000+) Italia[5] (vendite: 50 000+) Norvegia[6] (vendite: 60 000+) Nuova Zelanda[7] (vendite: 15 000+) Portogallo[8] (vendite: 10 000+) Regno Unito[9] (vendite: 600 000+) Stati Uniti (2)[10] (vendite: 2 000 000+) Svezia (2)[11] (vendite: 80 000+) |
Dischi di diamante | Brasile[12] (vendite: 160 000+) |
Selena Gomez - cronologia | |
Hands to Myself è un singolo della cantante statunitense Selena Gomez, il terzo estratto dal secondo album in studio Revival e pubblicato il 26 gennaio 2016.[13]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Penultimo brano registrato per l'album, la Gomez ha definito Hands to Myself «il miglior brano presente nell'album».[14][15] Dopo il successo del primo singolo, Good for You, che Julia Michaels e Justin Tranter hanno co-scritto,[16][17] Gomez ha deciso di collaborare per altri quattro giorni con questi ultimi nonostante l'etichetta desiderasse già missare l'album a quel tempo.
Il brano è caratterizzato da sonorità dance pop con influenze, a detta della stessa Gomez, dalle musiche di Prince:[14]
«Quando ho iniziato a lavorare all'album, mi sono chiesta come avrei cambiato radicalmente il mio genere musicale. Volevo qualcosa di nuovo, così io e Julia Michaels abbiamo iniziato a sbattere il bicchiere di plastica sul tavolo al ritmo di una canzone di Prince. Allora mi sono chiesta: Perché non usiamo questo suono per una delle mie canzoni? Ho composto Hands to Myself dopo 24 ore grazie all'aiuto del produttore musicale Max Martin.»
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Jamieson Cox della rivista The Verge ha commentato il singolo dichiarando: «lei è una parte di un puzzle piuttosto che una figura a tutto tondo, e i suoi più grandi momenti sono fatti per sembrare più stupefacenti dall'abisso tra essi stessi e le sue strofe serene e serrate».[18]
Video musicale
[modifica | modifica wikitesto]Un'anteprima del video musicale è stata presentata per la prima volta il 7 dicembre 2015 attraverso il canale YouTube della Beats by Dr. Dre,[19] venendo pubblicato ufficialmente il dello stesso anno attraverso Apple Music.[20] Il video è stato successivamente pubblicato anche su Vevo il 20 gennaio 2016.
Diretto da Alek Keshishian, il video mostra la cantante nel ruolo di una stalker ossessiva di un personaggio di primo piano di Hollywood, facendo irruzione nella sua abitazione con l'intento di soddisfare varie fantasie sensuali.[20] Selena Gomez canta in manette distesa su un fianco del letto con un anello all'anulare e una parrucca con la frangia.[21]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Hands to Myself (Betablock3r Remix) – 5:16
- Hands to Myself (Fareoh Remix) – 3:01
- Hands to Myself (KANDY Remix) – 3:18
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2016) | Posizione massima |
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Australia[22] | 13 |
Austria[22] | 37 |
Belgio (Fiandre)[22] | 50 |
Belgio (Vallonia)[22] | 53 |
Canada[23] | 23 |
Danimarca[22] | 22 |
Francia[22] | 118 |
Germania[22] | 52 |
Italia[22] | 38 |
Norvegia[22] | 18 |
Nuova Zelanda[22] | 5 |
Svezia[22] | 94 |
Stati Uniti[24] | 7 |
Svezia[22] | 20 |
Svizzera[22] | 40 |
Date di pubblicazione
[modifica | modifica wikitesto]Paese | Data di pubblicazione | Formati |
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Stati Uniti | 26 gennaio 2016[13] | Airplay |
Mondo | 4 marzo 2016[25] | Download digitale |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Selena Gomez – Hands To Myself – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2016 Singles, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'11 ottobre 2016.
- ^ (EN) Hands to Myself – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ (DA) Hands to Myself, su IFPI Danmark. URL consultato il 14 aprile 2020.
- ^ Hands to Myself (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 agosto 2016.
- ^ (NO) Troféoversikt - 2021, su IFPI Norge. URL consultato il 5 novembre 2021.
- ^ (EN) NZ Top 40 Singles Chart, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 31 marzo 2016.
- ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 13 de 2022 - De 31/12/2021 a 31/03/2022 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 19 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2022).
- ^ (EN) Hands to Myself, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 agosto 2022.
- ^ (EN) Selena Gomez - Hands to Myself – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 20 luglio 2018.
- ^ (SV) Selena Gomez – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 28 maggio 2021.
- ^ (PT) Selena Gomez – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ a b (EN) Top 40/M Future Releases, su allaccess.com. URL consultato il 26 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2016).
- ^ a b (EN) Nolan Feeney, Selena Gomez on Her New Album and Media Scrutiny: 'I Just Don't Care About the Noise Anymore', su Time, 30 settembre 2015. URL consultato il 31 marzo 2016.
- ^ (EN) Nicole Mastrogiannis, Interview: Selena Gomez Reveals The Meaning Of Songs On 'Revival', su iHeartRadio, 22 ottobre 2015. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
- ^ (EN) Dale Kawashima, Julia Michaels Interview - Hit Pop Songwriter, su Songwriter Universe, 16 novembre 2015. URL consultato il 31 marzo 2016.
- ^ (EN) Brennan Carley, Justin Tranter's Written All of Your Favorite Pop Songs This Year, su Spin, 6 novembre 2015. URL consultato il 18 dicembre 2015.
- ^ (EN) Jamieson Cox, This is your next jam: Chairlift, Kelela, and more, su The Verge, 16 ottobre 2015. URL consultato il 20 dicembre 2015.
- ^ (EN) Luis Polanco, Selena Gomez Previews 'Hands to Myself' Video, su Billboard, 7 dicembre 2015. URL consultato il 7 gennaio 2016.
- ^ a b (EN) Colin Stutz, Selena Gomez Plays a Sexy Stalker in Her 'Hands to Myself' Video: Watch, su Billboard, 21 dicembre 2015. URL consultato il 7 gennaio 2016.
- ^ (EN) Brennan Carley, Here's Selena Gomez's Sexy Psycho-Thriller Video for 'Hands to Myself', su Spin, 21 dicembre 2015. URL consultato il 24 maggio 2016.
- ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Selena Gomez - Hands To Myself, su Ultratop. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ (EN) Selena Gomez - Chart history (Billboard Canadian Hot 100), su Billboard. URL consultato il 27 gennaio 2016.
- ^ (EN) Selena Gomez - Chart history (The Hot 100), su Billboard. URL consultato il 3 febbraio 2016.
- ^ Hands to Myself (Remixes) - Single, su iTunes. URL consultato il 30 marzo 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Selena Gomez - Hands To Myself, su YouTube, 20 gennaio 2016.
- (EN) Hands to Myself, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Hands to Myself, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Hands to Myself (canzone), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Hands to Myself (album), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.