Hamad bin Ibrahim Al Mu'alla | |
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Emiro di Umm al-Qaywayn | |
In carica | ottobre 1923 – 9 febbraio 1929 |
Predecessore | Abd Allah II bin Rashid |
Successore | Ahmad II bin Rashid |
Altri titoli | Sceicco |
Morte | 9 febbraio 1929 |
Dinastia | Al Mu'alla |
Padre | Ibrahim Al Mu'alla |
Consorte | Tara Mu'Alla |
Figli |
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Hamad bin Ibrahim Al Mu'alla (in arabo حمد بن إبراهيم المعلا?; ... – 9 febbraio 1929), è stato emiro di Umm al-Qaywayn dal 1923 al 1929.[1]
Ascesa al trono
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ottobre del 1923, uno schiavo della famiglia di Hamad uccise l'allora sovrano di Umm al-Qaywayn e cugino di Hamad, lo sceicco Abd Allah II bin Rashid. Subito dopo il funerale, Hamad sorpassò il fratello minore di Abd Allah, Ahmad, e occupò la casa del governo.[2]
Hamad riuscì a bilanciare la situazione che seguì e fece pace con Ahmad bin Rashid e con le famiglie di Umm al-Quwain. Quando nel marzo del 1924 il residente britannico visitò la città, Hamad fu chiaramente accettato come sovrano dall'emirato.[2]
Dopo aver dato rifugio al deposto sovrano di Sharja, lo sceicco Khalid II bin Ahmad al-Qasimi, Hamad riuscì a evitare un conflitto con il nuovo sovrano di Sharja, lo sceicco Sultan II bin Saqr al-Qasimi, quando Khalid II raggiunse un accordo con Sultan II e gli cedette l'entroterra città di Dhaid.[3] Incapace di impossessarsi della città perché i beduini armati fedeli a Sultan II erano ancora lì - e Hamad bin Ibrahim non era disposto al fatto che le proprie forze fossero trascinate in un conflitto con i beduini degli interni -,[4] Khalid II riuscì a mediare un'associazione tra gli sceicchi del Bani Qitab e le tribù beduine di Khawatir insieme al sovrano di Ras al-Khaima, che avrebbe dovuto prendere e tenere Dhaid in suo nome. Per il sollievo di Hamad bin Ibrahim e del suo vicino settentrionale, il piano (che avrebbe potenzialmente alienato Sultan II) non era necessario: Khalid II si impossessò pacificamente di Dhaid nel luglio del 1928.[3]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Hamad il 9 febbraio 1929 fu colpito e ucciso da uno schiavo chiamato Sa'id appartenente alla famiglia dello zio cieco di Hamad, Abdelrahman bin Ahmed Al Mualla. Gli succedette Ahmad bin Rashid in seguito a un colorito episodio. La popolazione della città insorse contro Abdelrahman e Sa'id, che si erano barricati nel forte. Abbandonando il loro piano iniziale di sparare sul forte con un cannone, il popolo della città scelse invece di dare fuoco alle mura dell'edificio e in questa conflagrazione rimasero uccisi sia Abrelrahman che Sa'id.[5] Gli inglesi consideravano l'intera faccenda estremamente sospettosa e sospettavano il coinvolgimento di Sultan II, ma nonostante questo confermarono che il giovane Ahmad era comunque il legittimo sovrano.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Zahlan, Rosemarie Said., The Origins of the United Arab Emirates : a Political and Social History of the Trucial States., Taylor and Francis, 2016, p. 39, ISBN 978-1-317-24465-3, OCLC 945874284.
- ^ a b c Zahlan, Rosemarie Said., The Origins of the United Arab Emirates : a Political and Social History of the Trucial States., Taylor and Francis, 2016, p. 41, ISBN 978-1-317-24465-3, OCLC 945874284.
- ^ a b Frauke, Heard-Bey, From Trucial States to United Arab Emirates : a society in transition, Londra, Motivate, 2005, p. 96, ISBN 1-86063-167-3, OCLC 64689681.
- ^ Frauke, Heard-Bey, From Trucial States to United Arab Emirates : a society in transition, Londra, Motivate, 2005, p. 442, ISBN 1-86063-167-3, OCLC 64689681.
- ^ Umm Al Qawain Museums, su ahd.uaq.ae (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2022).