HMAS Nestor | |
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HMAS Nestor nel 1941 | |
Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | classe N |
Proprietà | Royal Australian Navy |
Identificazione | G02 |
Ordine | 15 aprile 1939 |
Cantiere | Fairfields, Govan |
Impostazione | 26 luglio 1939 |
Varo | 9 luglio 1940 |
Entrata in servizio | 3 febbraio 1941[1] |
Intitolazione | Nestore |
Destino finale | Affondato il 16 giugno 1942 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1700 t |
Stazza lorda | 3300 tsl |
Lunghezza | 108,5 m |
Larghezza | 10,83 m |
Pescaggio | 2,74 m |
Propulsione | 2 caldaie tipo Admiralty turbine Parsons a ingranaggi su 2 assi 40000 hp |
Velocità | 36 nodi (66,67 km/h) |
Autonomia | 5 700 miglia a 15 nodi (10 560 km a 27,78 km/h) |
Equipaggio | 183 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Sonar, in seguito radar di scoperta Type 271 e di tiro |
Armamento | |
Armamento | artiglieria alla costruzione:
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voci di cacciatorpediniere presenti su Teknopedia |
L'HMAS Nestor fu un cacciatorpediniere australiano della classe N, impostato nel 1939 ed entrato in servizio nel 1941 in Gran Bretagna per conto della Royal Australian Navy. Fu affondato nel Mediterraneo durante la battaglia di mezzo giugno.
Servizio
[modifica | modifica wikitesto]La nave fu impiegata dapprima in Atlantico con compiti di scorta ai convogli. Nel luglio 1941 entrò in Mediterraneo come parte della scorta durante l'operazione Substance[1]. Successivamente partecipò alla caccia alla Bismarck. Nel 1942 fu di scorta alla portaerei HMS Indomitable.
Affondamento
[modifica | modifica wikitesto]Il Nestor fu l'ultima perdita britannica della battaglia di mezzo giugno: la nave faceva parte della squadra dell'ammiraglio Philip Vian uscita da Alessandria per scortare i mercantili diretti a Malta; verso le 17:30 del 15 giugno 1942 quattro S.M. 79 italiani attaccarono il cacciatorpediniere australiano, colpendolo con una serie di bombe che causarono l'allagamento di una sala motori, causando gravi danni ed obbligando il caccia HMS Javelin a prenderlo a rimorchio[2]. Ancora trainato dal Javelin e scortato da altri due cacciatorpediniere, era rimasto molto attardato rispetto al convoglio mentre cercava in tutti i modi di rientrare ad Alessandria, molto appruato a causa della gran quantità di acqua imbarcata[1]; con l'approssimarsi dell'alba, e molte miglia ancora da percorrere sotto la minaccia di attacchi dall'aria, l'equipaggio fu evacuato ed alle 7:50 il cacciatorpediniere fu affondato con le cariche di profondità dal Javelin 115 miglia a nord-est di Tobruk[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c HMAS Nestor, su navy.gov.au, Royal Australian Navy. URL consultato il 23 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2011).
- ^ Petacco, p. 195.
- ^ HMAS Nestor (G02), su uboat.net. URL consultato il 20 maggio 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arrigo Petacco, Le battaglie navali del Mediterraneo nella seconda guerra mondiale, Mondadori, 1992, ISBN 978-88-04-42412-3.
- Gianni Rocca, Fucilate gli ammiragli. La tragedia della Marina italiana nella seconda guerra mondiale, Mondadori, 1987, ISBN 978-88-04-43392-7.
- Vic Cassells, The Destroyers: their battles and their badges, East Roseville, NSW, Simon & Schuster, 2000, ISBN 0-7318-0893-2, OCLC 46829686.
- Tom Frame, Baker, Kevin, Mutiny! Naval Insurrections in Australia and New Zealand, St. Leonards, NSW, Allen & Unwin, 2000, ISBN 1-86508-351-8, OCLC 46882022.
Altri progetti
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