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Gustav Frederik Esmann (Copenaghen, 17 agosto 1860 – Copenaghen, 4 settembre 1904) è stato un drammaturgo e giornalista danese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Esmann è ricordato soprattutto per la sua attività di drammaturgo che lo qualifica come il miglior esponente danese del Naturalismo.[1]
Iniziò la sua carriera di scrittore come novelliere con Vecchio debito (Gammel Gald, 1885) rievocando e ispirandosi ad Henrik Ibsen in toni impressionistici; poi lavorò come giornalista, e gli schizzi di vita cittadina nel volume A Copenaghen (I Kjøbenhavn, 1891) e le brevi novelle della raccolta postuma Così è la vita (Livet er) sono importanti soprattutto per la leggerezza di tocco.[2]
Tra i suoi copioni si ricordano All'ospizio (I Stiftelse, 1886), Scapoli (Pebersvendene, 1886), Il vedovo (Enkemaend, 1891), che rappresentano il periodo maggiormente legato ad una tematica individuale, mentre i seguenti definiscono l'affermarsi degli interessi sociali, di tono popolaresco e a grande effetto: Magdalena (1893), La grande mascherata (Den Store Maskerade, 1895), Il falco migratore (Vandrefalken, 1899), La vecchia casa (Det gamle Hjem, 1899), Padre e figlio (Fader og Son).[1]
Con le commedie di costume Dalla provincia (Fra Provinsen, 1890) e La cara famiglia (Den kære Familie, 1892), si dimostrò invece il più brillante ed elegante interprete della vita borghese nella Danimarca contemporanea.[2]
Questa ultima commedia è stata rappresentata anche in Italia dalla compagnia teatrale Andò-Paoli-Gandusio e da quella di Emma Gramatica (1910).[1]
Fu ucciso a Copenaghen il 4 settembre 1904, da una studentessa.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Vecchio debito (Gammel Gald, 1885);
- All'ospizio (I Stiftelse, 1886);
- Scapoli (Pebersvendene, 1886);
- Dalla provincia (Fra Provinsen, 1890);
- Il vedovo (Enkemaend, 1891);
- A Copenaghen (I Kjøbenhavn, 1891);
- La cara famiglia (Den kære Familie, 1892);
- Magdalena (1893);
- La grande mascherata (Den Store Maskerade, 1895);
- Il falco migratore (Vandrefalken, 1899);
- La vecchia casa (Det gamle Hjem, 1899);
- Padre e figlio (Fader og Son);
- Così è la vita (Livet er, postumo).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Esmann, Gustav Frederick, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 392.
- ^ a b c Gustav Frederik Esmann, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 giugno 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DA) V. Andersen, Dansk Litteraturhistorie, IV, Copenaghen, 1925.
- (EN) Martin Banham, The Cambridge Guide to Theatre, Cambridge, Cambridge University Press., 1998.
- (EN) Oscar G. Brockett e J. Hildy Franklin, History of the Theatre, Boston, Allyn and Bacon, 2003.
- (DA) C. E. Jensen, Vore Dages Digtere, Copenaghen, 1898.
- John Russel Brown, Storia del teatro (The Oxford Illustrated History of the Theatre), Il Mulino, 1999.
- Glynne Wickham, Storia del teatro, Bologna, Il Mulino, 1988.
- Glynne Wickham, Storia del teatro, Bologna, Il Mulino, 1988.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gustav Frederik Esmann
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Esmann, Gustav, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Gustav Frederik Esmann, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Gustav Frederik Esmann, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84100076 · ISNI (EN) 0000 0000 7871 9235 · GND (DE) 128735058 |
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