Guido Magnone (Torino, 22 febbraio 1917 – Clamart, 9 luglio 2012[1]) è stato un alpinista e scultore francese.
Guido Magnone arrivò in Francia a tre anni con i suoi genitori Mario ed Eugenia Lisa. Dopo gli studi artistici scoprì la montagna e in breve divenne uno dei migliori arrampicatori della sua generazione, inserendo tra i suoi record la conquista di cime prestigiose come la parete ovest del Petit Dru nelle Alpi, la prima conquista del Fitz Roy in Patagonia con Lionel Terray o il Makalu nell'Himalaya.
Dal 1956 al 1965 è stato presidente del Groupe de haute montagne.
Per quanto riguarda la sua attività di scultore, una sua opera è esposta nel Museo all'aperto di Etroubles, in Valle d'Aosta.
Imprese
[modifica | modifica wikitesto]- 1948: Parete nord del Pizzo Badile.
- 1952: Parete nord dell'Eiger. Primo sulla parete ovest del Petit Dru; parete est del Grand Capucin; prima salita sul Fitz Roy (Patagonia);
- 1955: Prima salita del Makalu (8480 m).
- 1956: Seconda salita della torre del Mustagh (parete SO).
- 1959: Abbandono a 300 m dalla cima del Jannu.
- 1962: Prima salita del Chacraraju (6000 m) in Perù.
- 1965: Prima salita della tour Eiffel in diretta TV con Lucien Bérardini, Robert Paragot, Ian Mc Naught Davis, Vermondet
Numerose spedizioni nel Caucaso e nelle montagne Rocciose.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Magnone Guido, su deces.matchid.io. URL consultato il 21 settembre 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Guido Magnone esposizioni online, su guido.art.free.fr.
- Scheda dell'esposizione "La permanence de la forme" sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta, su regione.vda.it. URL consultato il 30 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2007).
- (FR) Accademia delle Belle Arti, Parigi, su academie-des-beaux-arts.fr. URL consultato il 21 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2019).
- Biografia sul sito dell'Associazione culturale Parrellarte, Aosta, su parrellarte.com. URL consultato il 21 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 212968 · ISNI (EN) 0000 0000 8079 631X · SBN PUVV134219 · LCCN (EN) n83215394 · GND (DE) 128601639 · BNF (FR) cb11913910k (data) · J9U (EN, HE) 987007276710605171 |
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