Guido Landra (Roma, 16 febbraio 1913 – Roma, 14 dicembre 1980) è stato un antropologo italiano, teorico del razzismo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Assistente di Sergio Sergi alla cattedra di Antropologia all'Università La Sapienza, e responsabile dell'Ufficio studi sulla razza (dal 1938 Direzione generale per la demografia e la razza, ma nota anche come "Demorazza"), è concordemente ritenuto l'estensore materiale del cosiddetto Manifesto degli scienziati razzisti[1], il cui testo, ideato ed emendato da Mussolini, fu prodromico alla legislazione antisemita italiana del 1938[2].
Autore di numerosi articoli e saggi a carattere antropologico, prevalentemente incentrati sul razzismo biologico, e pubblicati in particolare sul periodico La difesa della razza diretto da Telesio Interlandi, il suo principale contributo a stampa è il manuale di Antropologia e psicologia (Bompiani 1940) scritto con Agostino Gemelli e Ferruccio Banissoni.
Alla fine del 1938, Landra visitò il campo di concentramento di Sachsenhausen in Germania per studiare i tratti razziali dei detenuti. Ne uscì un articolo sull'organo nazionalsocialista Illustrierter Beobachter del 5 gennaio 1939 che metteva in evidenza il carattere disumano e denunciatorio dell'iniziativa[3].
Altre opere
[modifica | modifica wikitesto]- Sulla morfologia del capello presso alcune popolazioni africane (Acioli dell'Uganda, Dauada, Tebu e Tuareg della Libia), Società romana di Antropologia, Roma 1936.
- Una ricerca sistematica sugli ibridi di cinesi ed europee, Società romana di Antropologia, Roma 1936.
- Piccola bibliografia razziale. Le classificazioni delle razze umane, gli studi razziali nella bibliografia antropologia italiana, Ulpiano, Roma 1939.
- Crani umani, in E. Zavattari (a cura di), Missione biologica nel paese dei borana, vol. I, Regia Accademia d'Italia, Roma 1940.
- Il problema della razza in Romania, Istituto italo-romeno di studi demografici e razziali, 1942.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Roberto Maiocchi, Il fascismo e la scienza, Il Contributo italiano alla storia del Pensiero – Scienze (2013), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
- ^ Cfr., tra gli altri, La menzogna della razza. Documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo fascista, a cura del Centro Furio Jesi, Grafis, Bologna 1994, pp. 367-368; M. Sarfatti, Gli ebrei nell'Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione, Einaudi, Torino 2000, p. 149; Idem, La preparazione delle leggi antiebraiche del 1938, in I. Pavan - G. Schwarz (a cura di), Gli ebrei in Italia tra persecuzione fascista e reintegrazione postbellica, Giuntina, Firenze 2001, pp. 28-34; M. Ghiretti, Storia dell'antigiudaismo e dell'antisemitismo, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2007, p. 262.
- ^ Die tödliche Utopie, a cura di Volker Dahm. Monaco: Institut für Zeitgeschichte, 2008. ISBN 978-3-9807890-7-3, p. 348s (con facsimile dell'articolo).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aaron Gillette, Guido Landra and the office of racial studies in fascist Italy, in Holocaust and genocide studies, XVI, n. 3, 2002, pp. 357–375, SBN RML0157593.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Direzione generale per la demografia e la razza
- Censimento degli ebrei
- Manifesto degli scienziati razzisti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Guido Landra, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89158858 · ISNI (EN) 0000 0000 6277 7959 · SBN SBLV224622 · BAV 495/208326 · LCCN (EN) no2016029234 · GND (DE) 123439140 · CONOR.SI (SL) 205077347 |
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