Guglielmo Ciardi (Venezia, 13 settembre 1842 – Venezia, 5 ottobre 1917) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Venezia da Teresa De Bei e dal funzionario Giuseppe, dopo gli studi classici nel collegio di Santa Caterina viene accolto nel 1860 all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove frequenta i corsi di Federico Moja e del paesista Domenico Bresolin, che lo avvia alla riproduzione di soggetti en plein air, a stretto contatto con la natura. Esordisce nel 1865 all'Esposizione di Belle Arti di Verona.
Nel gennaio del 1868 lascia Venezia per un viaggio d'istruzione che lo porta inizialmente a Firenze dove, su presentazione di Federico Zandomeneghi, viene a contatto con gli artisti Macchiaioli, in particolare con il capostipite Telemaco Signorini[1] e partecipando alle accese riunioni del Caffè Michelangiolo: da questa frequentazione, Ciardi trova impulso verso un’arte libera, vera e fuori da regole precostituite[2].
Si trasferisce poi a Roma, dove conosce Nino Costa e a Napoli frequenta gli artisti della Scuola di Posillipo e della Scuola di Resìna, fra i quali Filippo Palizzi, Federico Rossano e Domenico Morelli.
Di rientro a Venezia nei primi mesi del 1869, si focalizza sulla riproduzione di paesaggi di ispirazione verista, con soggetti prediletti gli scorci della laguna veneta e della campagna trevigiana, dove si reca per lunghi soggiorni nella tenuta di famiglia (Villa Ciardi) di Quinto di Treviso; si tratta di vedute dagli ampi orizzonti, espresse con una tavolozza di verdi chiarissimi e luminosi.
Nel 1874 sposa Linda Locatelli, da cui avrà quattro figli, due dei quali diventeranno affermati pittoriː Beppe Ciardi, paesaggista e realista, ed Emma Ciardi, particolarmente nota in ambito internazionale.
Mantiene nel corso degli anni stretti contatti con i principali centri artistici italiani: Firenze, Torino, Milano, Genova, Roma e Napoli ed è presente a numerose manifestazioni internazionali, tra le quali decine di Biennali di Venezia dal 1887 al 1917, oltre a quattro mostre postume. Ciardi trova la principale affermazione di pubblico e critica con Messidoro (1882), opera premiata con medaglia d'oro alle esposizioni di Nizza del 1883 e di Berlino del 1886[3] e acquistata dalla Galleria d'arte moderna di Roma.
Nel 1894 succede al maestro Domenico Bresolin nella cattedra di Scuola di vedute di paese e di mare all'Accademia di Belle Arti di Venezia[4], che manterrà fino alla morte e viene nominato segretario della commissione di accettazione opere della Biennale.
Nel 1915 ottiene la medaglia d’oro all’Esposizione internazionale di San Francisco.
Colpito da una paralisi alle gambe, muore a Venezia il 5 ottobre 1917.
Nel 1924 la famiglia dona alla Galleria d'arte moderna di Venezia ventisette dipinti e venticinque disegni realizzati da Guglielmo[5], mentre altri settanta disegni sono conservati presso la Cassa di Risparmio di Venezia.
Tra gli allievi, oltre ai figli Beppe ed Emma, Iras Baldessari, Maria Vinca[6], Tito Corbella[7] e Umberto Moggioli.
Stile
[modifica | modifica wikitesto]Identificato come uno dei pionieri della Scuola del Vero veneziana, è principalmente paesista e marinista.
Fondamentale per lo sviluppo del suo personale stile l'incontro con Telemaco Signorini e il gruppo degli artisti Macchiaioli, la cui scomposizione del colore viene unita da Ciardi alle influenze tratte dai vedutisti settecenteschi e dall'utilizzo della luminosità del colore appreso dalla Scuola di Resina.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Marina chioggiotta (1867), olio su tela, Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, Torino;
- Canale della Giudecca (1868), olio su tela, Galleria d'arte moderna di Venezia;
- Cavallo bianco (1869), olio su tela, collezione privata;
- Alba in laguna (1869), olio su tela, Museo Fondazione Cariparma;
- Lavandaie sul Sile (1870), olio su tela, collezione privata;
- Il porto di Anzio (1874), olio su tela, collezione privata;
- In valle - Laguna veneziana (1875-1880), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano[8];
- Giorno d’estate: la laguna a Mazzorbo (1878), olio su tela, Pinacoteca di Brera, Milano[9];
- Barche chioggiotte a Venezia (1878-1880), olio su tela, Pinacoteca Giaquinto, Bari;
- Chioggia (1880), olio su tela, collezione privata;
- In laguna (1880), olio su tela, Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, Torino;
- Laguna di Venezia con pescatore (1880-1885), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano[10];
- Canale della Giudecca (1881), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano[11];
- Gondola in laguna (1881), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano[12];
- La passeggiata nel parco (1882), olio su tela, Museo nazionale di Capodimonte, Napoli;
- Vita di villaggio fuori Venezia (1882), olio su tela, collezione privata;
- Popolana (1883), olio su tela, Galleria d'Arte Moderna, Milano;
- Messidoro' (1883), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Roma;
- Il torrente (1887), olio su tela, Galleria Giannoni, Novara[13];
- San Martino di Castrozza (1887), olio su tavola, collezione privata;
- Laguna a San Giorgio (1887), olio su tela, Raccolte Frugone, Genova[14];
- Laguna con barche e pescatori (1889-1890), olio su tela, Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano[15];
- Barche in laguna (1890), olio su tela, collezione privata;
- Mucca al pascolo (1890), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze[16];
- Paesaggio collinare (1890-1895), olio su tela, Museo Fondazione Cariparma;
- Laguna (1891), olio su tela, Galleria d'Arte Moderna, Milano[17];
- Alla Giudecca (1892), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Roma[18];
- Mattino alla Giudecca (1892), olio su tela, Museo Revoltella, Trieste;
- Mattino alpestre (Sorapis) (1894), olio su tela, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Verona;
- Giudecca (1895), olio su tela, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate;
- Canal Grande (1898), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Roma;
- Canal Grande (1899-1905), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano[19];
- Basilica di San Marco a Venezia (1901), olio su tela, Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, Piacenza[20];
- Fondamenta (1903-1910), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano[21];
- Paesaggio fluviale (1904), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze[22];
- Altopiano di Asiago (1905), olio su tela, collezione privata;
- In porto (1908-1909), olio su tela, Fondazione Querini Stampalia, Venezia;
- Veduta della laguna di Venezia (1908), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze[23];
- La città del sogno (Bucintoro in bacino di San Marco) (1909), olio su tela, Galleria d'arte moderna di Venezia;
- Londra - Impressione (1910), olio su tavola, Galleria d'arte moderna di Venezia;
- Il Civetta (non datato), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
- Veduta del lago d'Averno (non datato), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze[24];
- Paesaggio trevigiano (non datato), olio su tela, Galleria d'Arte Moderna, Milano[25];
- Paesaggio con chiesina (non datato), olio su tela, Villa Della Porta Bozzolo, Casalzuigno;
- Paesaggio verso le foci (non datato), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
- Ore serene (non datato), olio su tela, Museo Revoltella, Trieste;
- Marina a Capri (non datato), olio su tela, Galleria d'arte moderna Achille Forti, Verona;
- Lungo il Sile (non datato), olio su tela, Fondazione Cariparo, Padova;
- Paesaggio lagunare (non datato), olio su tela, Pinacoteca Repossi, Chiari;
- In riva al lago (non datato), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Laguna a San Giorgio, (Raccolte Frugone Nervi-Genova)
-
Conca di Sappada con le Terze
-
Lagune
-
Resti del tempio di Plutone a Baia
Ca' Rezzonico Venezia -
Paesaggio trevigiano, 1875-1900 circa
-
Sera - Canal Grande, 1899 circa (Fondazione Cariplo)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Guglielmo Ciardi. Retrospettiva, su nonsolocinema.com. URL consultato il 21 marzo 2022.
- ^ Max Rooses e Leonce Benedite, Storia della pittura del secolo XIX - Volume II, Società Editrice Libraria, 1915.
- ^ Guglielmo Ciardi.Retrospettiva, su wsimag.com. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ PAESAGGIO AFFARE DI FAMIGLIA, su bresciaoggi.it. URL consultato il 25 marzo 2022.
- ^ Biennale internazionale della grafica d'arte, Volume 2, Unione fiorentina, 1974.
- ^ Nico Stringa (a cura di), La pittura nel Veneto. Il Novecento. Dizionario degli Artisti, Milano, Electa, 2009, ISBN 978-88-370-7051-9.
- ^ Roberto della Torre, Invito al cinema. Le origini del manifesto cinematografico italiano (1895-1930), Educatt, 2014.
- ^ Ciardi Guglielmo, In the Valley - Venetian Lagoon – In the Valley – In the Valley - Veneto Lagoon, su artgate-cariplo.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Giorno d’estate: la laguna a Mazzorbo, su pinacotecabrera.org. URL consultato il 21 marzo 2022.
- ^ Ciardi Guglielmo, Venice Lagoon with Fisherman – Fisherman in the Lagoon, su artgate-cariplo.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Ciardi Guglielmo, Canale della Giudecca, su artgate-cariplo.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Ciardi Guglielmo, Gondola in laguna, su artgate-cariplo.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Il torrente, su galleriagiannoni.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ LAGUNA A S. GIORGIO (1887), su museidigenova.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Laguna con barche e pescatori, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Mucca, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 21 marzo 2022.
- ^ Laguna, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Alla Giudecca - Canale della Giudecca, su simart.comune.roma.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Ciardi Guglielmo, Canal Grande, su artgate-cariplo.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Basilica di San Marco a Venezia, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Ciardi Guglielmo, Fondamenta, su artgate-cariplo.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ Paesaggio fluviale, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 21 marzo 2022.
- ^ Veduta della laguna di Venezia, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 21 marzo 2022.
- ^ Veduta del lago d'Averno, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 21 marzo 2022.
- ^ Paesaggio trevigiano, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- XVI Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia / Catalogo, Venezia, 1928;
- Alberto Francini, Guglielmo Ciardi, Istituto nazionale LUCE, Roma, 1934;
- Maria e Francesco Pospisil, Guglielmo Ciardi, Firenze, 1946;
- A. M. Comanducci. Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, 1970.
- Marco Valsecchi, I paesaggisti dell'800, Milano, Electa-Bompiani, 1972, SBN SBL0437189.;
- Bolaffi, Dizionario Enciclopedico dei Pittori e degli Incisori Italiani dall'XI al XX secolo. Torino, 1972;
- Luigi Menegazzi, Guglielmo Ciardi, Edizioni Canova, Treviso, 1977;
- Maria Cionini Visani, CIARDI, Guglielmo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 25, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1981. URL consultato il 4 aprile 2017. ;
- Luigi Menegazzi, Guglielmo Ciardi, Edizioni dei Soncino, Soncino, 1991;
- Nico Stringa, Guglielmo Ciardi. Catalogo generale dei dipinti, Milano, Grafiche Antiga, 2007, ISBN 9788888997360;
- Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes (a cura di), Guglielmo Ciardi, protagonista del vedutismo veneto dell'Ottocento, Catalogo mostra di GAM MANZONI, Milano, Grafiche Antiga, 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Guglielmo Ciardi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guglielmo Ciardi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ciardi, Guglielmo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nino Barbantini, CIARDI, Guglielmo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- (EN) Opere di Guglielmo Ciardi, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62419768 · ISNI (EN) 0000 0000 6683 4957 · SBN CFIV103546 · BAV 495/185992 · Europeana agent/base/44127 · ULAN (EN) 500002162 · LCCN (EN) n78010199 · GND (DE) 122036468 · BNF (FR) cb16752662x (data) |
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