Gualtiero Galmanini (Monza, 28 novembre 1909 – Lido di Venezia, 29 giugno 1976) è stato un architetto e designer italiano, che partecipò attivamente alla rinascita del design italiano del dopoguerra, medaglia d’oro dell'Architettura Italiana[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gualtiero Galmanini studia a Milano laureandosi al Regio Istituto Tecnico Superiore (il futuro Politecnico), e iniziando contemporaneamente l'attività professionale e la carriera accademica, Durante la Seconda guerra mondiale Galmanini presta servizio militare come ufficiale nel Genio.[2]. Dopo la guerra riprende l'attività professionale, continuando a progettare.
Galmanini è considerato uno dei primari designer del Novecento, esponente del razionalismo italiano, la sue opere sono caratterizzata dal "rigore geometrico e dall’alternanza tra solidità e trasparenza, in strutture in cui vetro, cemento e metallo concorrono a creare spazi, volumi e giochi di luci e ombre".
Nel 1947 gli viene conferito il massimo riconoscimento italiano per il design, la Medaglia d'oro all'architettura italiana dalla Triennale di Milano con il BIE - Bureau international des Expositions.[3]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Oggetti di Design
[modifica | modifica wikitesto]- "Lampadario a tre fiamme su disegno", 1940, in legno, ottone e corda, con tre paralumi a lanterna in vetro opalino (diam. cm 60), battuto casa d'aste Il Ponte nel 2013
- "Galmanino", Appendiabiti da parete su disegno, 1945, in legno a otto ganci (cm 242,5x18), battuto casa d'aste Il Ponte nel 2013
- "Lampadario cielo stellato", su disegno unico, 1972, in legno su soffitto
Installazioni e progetti
[modifica | modifica wikitesto]- 1927 Teatro dell'Arte della Triennale di Milano[4], con Giovanni Muzio.
- 1947 Scalone d'onore della Triennale di Milano[5], Triennale di Milano[6].
Architetture e interni
[modifica | modifica wikitesto]- 1935-1939 Studio Galmanini, in Corso Matteotti a Milano
- 1939-1941 Mensa, biblioteca e abitazioni per i dipendenti di un cotonificio con l'ingegner Bruno Sirtori, Sondrio[7].
- 1953-1956 Palazzo Galmanini Portaluppi, in Viale Beatrice d'Este, 23 a Milano
- 1955-1956 Villa La Vescogna (restauro), in Calco Lago di Como
- 1953-1956 Villa Plinii con Piero Portaluppi Lago di Como
- 1960-1966 Progetto del Banco Ambrosiano di Milano, Piazza Ferrari 10, con Piero Portaluppi e Bruno Sirtori 1960-1966[8].
- 1939-1941 Habitat, Biblioteca della grotta per un pezzo di legno, con Bruno Sirtori, Sondrio[9].
- 1955-1958 Palazzo degli Arredi, Lissone[10] ETH-Bibliothek, Biblioteca di Zurigo, Svizzera.
- 1958 Stazione Rifornimento Carburanti (ex), Piazzale Antonio Gramsci 17 - Mantova[2].
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Galmanini, Triennale di Milano (1947)
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Galmanini design (1958)
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Le scale di Galmanini. Sezione della tromba delle scale, dettagli (1955)
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Scale di Galmanini. Veduta della scala, progettata nel 1955 Centro del Mobile, Lissone, Italia
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Galmanini, Stazione di rifornimento (ex), Mantova, Italia (1958)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enciclopedia Treccani, Gualtiero Galmanini, su treccani.it.
- ^ a b "Stazione Rifornimento Carburanti (ex)", Archivio Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2017).
- ^ Gualtiero Galmanini, su treccani.it.
- ^ Elle Deco. International Design Award. The EDIDA Awards gathers the editors-in-chief of ELLE Decoration editions, su edida-awards.com.
- ^ 1947. VIII Triennale di Milano Mostra internazionale di arti decorative e industriali moderne e architettura moderna, su archivio.triennale.org. URL consultato il 19 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
- ^ Triennale story: VIII edizione, 1947. Archivio Storico e Archivio Fotografico della Triennale (4 febbraio 2016), in Il Giornale dell'Architettura. URL consultato il 19 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
- ^ Gruppo Bancario Credito Valtellinese, Gallerie d'Arte, su creditovaltellinese.it. URL consultato il 17 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2018).
- ^ Piero Portaluppi Fondazione con il contributo di Mediobanca, su portaluppi.org.
- ^ L'Architettura al Centro delle Alpi, su milano.repubblica.it, 4 febbraio 2016.
- ^ Bâtiments commerciaux, à la bibliothèque ETH-Bibliothek, Zurich, Rämistrasse 101, su e-periodica.ch, (anno): 14, 2ª ed., Zurigo, 1960.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Sgarbi, Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri, Ed. La Nave di Teseo, 2022, p. 228 ISBN 9788834606094
- Luca Molinari (a cura di), Piero Portaluppi: linea errante nell'architettura del Novecento, Fondazione La Triennale di Milano, Edizioni Skira, 2003, ISBN 888491678X
- Giulio Castelli, Paola Antonelli, Francesca Picchi, La fabbrica del design: conversazioni con i protagonisti del design, 2007
- Dario Marchesoni, Luisa Giussani, La Triennale di Milano e il Palazzo dell'arte, 1985
- Mário Sério, L'Archivio centrale dello Stato: 1953-1993, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1933
- Roberto Aloi, Esempi di arredamento moderno di tutto il mondo, Hoeply, 1950
- Bauen und Wohnen, Volume 14, 1960
- Modernità dell'architettura nel territorio mantovano, Ordine Architetti P.P.C. della Provincia di Mantova, Mantova 2003, p. 19
- Bonoldi V., Conte M., Conservare la modernità: ipotesi di un restauro a Mantova ex stazione di rifornimento carburante Piazzale Gramsci, 17. Tesi di laurea, Politecnico di Milano, relatore: Grimoldi A., Milano 2005
- Palladio, Edizioni 41-42, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato (Italy), Libreria dello Stato (Italy), De Luca Editore, 2008
- Graziella Leyla Ciagà, Graziella Tonon, Le case nella Triennale: dal Parco al QT8, La Triennale, 2005, ISBN 883703802X
- Giulio Castelli, Paola Antonelli, Francesca Picchi, La fabbrica del design: conversazioni con i protagonisti del design italiano, Skira, 2007, ISBN 8861301444
- Ezio Manzini, François Jégou, Quotidiano sostenibile: scenari di vita urbana, Edizioni Ambiente, 2003
- Fulvio Irace, Casa per tutti: abitare la città globale, Milano, 2008, ISBN 8837060858
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gualtiero Galmanini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Galmanini, Gualtiero, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fondazione Portaluppi, Design del Banco Ambrosiano di Portaluppi e Galmanini, su portaluppi.org.
- Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2017). Stazione di servizio (ex) Mantova (MN), 1958, Architettura in Lombardia dal 1958 ad oggi, compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Maria Beatrice (2014), Responsabile dei testi scientifici: Maurizio Boriani
- Triennale di Milano, su old.triennale.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017). 1947, VIII Triennale di Milano
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