Greco | |
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Dettagli | |
Sinonimi | Greco di Tufo, Greco del Vesuvio, Greco della Torre, Greco di Napoli, Grieco, Ceppaloni, Greco di Somma, Fontana, Greco di Sona, San Giorgio del Sannio, Greca Napolitana, Greco delle Torre, Grecula[1][2] |
Paese di origine | Italia |
Colore | bacca bianca |
Italia | |
DOCG | Greco di Tufo |
DOC | Bianco di Pitigliano Capri Cilento Colline Lucchesi Cori Gravina Irpinia Marino Molise o del Molise Penisola Sorrentina Roma Sannio Vesuvio Vignanello |
IGT | Allerona Alta Valle del Greve Barbagia Benevento o Beneventana Bettona Campania Cannara Civitella d'Agliano Colli Aprutini Colli Cimini Colli del Limbara Colli del Sangro Colli di Salerno Colline del Genovesato Colline Frentane Colline Pescaresi Colline Savonesi Colline Teatine Costa Toscana Daunia Del Vastese o Histonium Dugenta Epomeo Frusinate o del Frusinate Isola dei Nuraghi Lazio Liguria di Levante Marmilla Montecastelli Murgia Narni Nurra Ogliastra Osco o Terre degli Osci Paesteum Parteolla Planargia Pompeiano Provincia di Nuoro Puglia Roccamonfina Romangia Rotae Salento Sibiola Spello Tarantino Terre Aquilane |
Ampelografia | |
Degustazione | |
http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=097 |
Il Greco, o Greco di Tufo o Greco bianco di Tufo[2], è un vitigno italiano a bacca bianca.
Sebbene nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite risulti un suo sinonimo, l'Asprinio Bianco è un vitigno molto antico e si ritiene che derivi dallo stesso greco[3].
È utilizzato per produrre, tra gli altri, il vino DOCG Greco di Tufo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]È un nobile vitigno di antichissima origine. La sua coltivazione, nota fin dall’epoca romana, avveniva sulle pendici vesuviane e sembra risalire al I secolo a.C.; dovrebbe derivare dall'aminea gemella, pregevole famiglia di viti di origine greca, descritta e lodata da Virgilio nelle Georgiche[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Caratteristiche: la foglia è media, orbicolare, trilobata e solo in qualche caso pentalobata, con pagina superiore glabra, con nervature verdi; il grappolo è medio o piccolo, cilindrico o leggermente conico, serrato, spesso alato con un’ala molto sviluppata; gli acini sono medi o piccoli, sferoidali, irregolari, con buccia pruinosa, abbastanza spessa e di colore giallastro con punteggiature brune, o grigio-ambrato nelle parti più esposte al sole[1]; i composti fenolici presenti nelle uve contribuiscono al colore caratteristicamente profondo del vino. I vini prodotti con il vitigno Greco sono noti per le loro qualità aromatiche e sono caratterizzati da un profilo olfattivo vagamente simile a quello del Viognier, fruttati di pesca e con note leggermente erbacee che tendono a diventare più intense con l’età del vino[4].
Maturazione: tardiva (ottobre[1]); il vitigno è soggetto a rischio di Peronospora e oidio[4].
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]È coltivato in varie regioni d'Italia, dalla Liguria alla Campania, dove matura in mesi leggermente diversi, ma si può dire generalmente in ottobre.
La terra di elezione di questo vitigno è la Campania – precisamente Tufo[1].