Grazioso, conosciuto anche con il nome di Gaudioso (VII secolo – VIII secolo), è stato vescovo di Sutri, storicamente documentato nel 743.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Non si hanno notizie sulla vita e l'operato del vescovo Grazioso. È noto solo per la sua partecipazione al concilio romano indetto tra settembre e ottobre 743 da papa Zaccaria nella basilica di San Pietro.[1] I codici riportano sia Gratiosus che Gaudiosus.[2]
Il concilio approvò quindici decreti (chiamati capitula), alcuni dei quali ripresi dal concilio del 721: ai vescovi, preti e diaconi è fatto divieto di abitare con donne che non siano parenti stretti e di vestire abiti civili; i vescovi consacrati a Roma sono obbligati alla visita ad limina annuale o ad inviare una relazione se residenti lontano dalla città; vengono bandite alcune feste pagane romane; ai cristiani è vietato dare in sposa ad un ebreo la propria figlia e vendergli gli schiavi; il tribunale del vescovo è l'unico competente nelle cause tra chierici; infine vengono stabilite alcune norme per la corretta celebrazione della messa.[3]
Al concilio parteciparono, oltre a papa Zaccaria, 37 vescovi dell'Italia, 18 presbiteri e 5 diaconi del clero romano. Gratiosus (o Gaudiosus) Sutrio è indicato in 23ª posizione[4] tra Ladu Consis e Pelagio Consentias.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (LA) Concilia aevi Karolini, recensuit Albertus Werminghoff, in Monumenta Germaniae Historica, Legum sectio III. Concilia II, primo volume, Hannover e Lipsia, 1906, pp. 8-32.
- ^ (LA) Concilia aevi Karolini, p. 25,39-40 e p. 26,26-27.
- ^ (LA) Concilia aevi Karolini, pp. 12-22. (FR) Karl Josef von Hefele, Histoire des Conciles d'après les documents originaux, Nouvelle traduction française faite sur la deuxième édition allemande par Dom H. Leclercq, Tome III, deuxième partie, Paris 1910, pp. 850-854.
- ^ (LA) Concilia aevi Karolini, p. 23,5 e p. 24,1.
- ^ Secondo gli editori delle Monumenta Germaniae Historica (Concilia aevi Karolini, p. 25,6-9), Consis e Consentias sarebbero da identificare con Cosenza (Lado o Lando) e Conza (Pelagio).