Giuseppe Amari vescovo della Chiesa cattolica | |
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Giuseppe Amari al Quirinale, 1973 | |
Veritas in caritate | |
Incarichi ricoperti | |
Nato | 18 settembre 1916 a San Nicolò Po di Bagnolo San Vito |
Ordinato presbitero | 16 giugno 1940 dal vescovo Domenico Menna (poi arcivescovo) |
Nominato vescovo | 5 marzo 1973 da papa Paolo VI |
Consacrato vescovo | 18 marzo 1973 dal vescovo Carlo Ferrari |
Deceduto | 8 agosto 2004 (87 anni) a Marano di Valpolicella |
Giuseppe Amari (Bagnolo San Vito, 18 settembre 1916 – Marano di Valpolicella, 8 agosto 2004) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a San Nicolò Po, frazione di Bagnolo San Vito, in provincia e diocesi di Mantova, il 18 settembre 1916.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Il 16 giugno 1940 fu ordinato presbitero, nella cattedrale di Mantova,[1] da Domenico Menna, vescovo di Mantova.[2]
Dopo l'ordinazione fu dapprima archivista presso la Curia mantovana; si iscrisse poi alla facoltà di storia ecclesiastica a Roma, dove ottenne la laurea nel 1949. Tornato in diocesi, fu pure insegnante di patristica e liturgia nel seminario maggiore di Mantova, del quale fu rettore dal 1952 al 1973.[3]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 marzo 1973 papa Paolo VI lo nominò vescovo di Cremona; succedette a Danio Bolognini, deceduto il 2 dicembre 1972. Ricevette l'ordinazione episcopale il 18 marzo successivo, nella basilica di Sant'Andrea a Mantova, da Carlo Ferrari, vescovo di Mantova, co-consacranti Virginio Dondeo, vescovo di Orvieto e di Todi, e Natale Mosconi, arcivescovo di Ferrara. Il 5 aprile fu ricevuto in udienza dal presidente della Repubblica Italiana Giovanni Leone per prestare il giuramento previsto dal concordato allora in vigore.[4]
Il 15 maggio 1978 lo stesso pontefice lo trasferì alla diocesi di Verona, dove succedette a Giuseppe Carraro, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 25 giugno seguente prese possesso della diocesi.[3]
Nel 1990, durante il sequestro della piccola Patrizia Tacchella, si offrì come ostaggio al posto della bambina e successivamente cercò di intavolare delle trattative con i sequestratori.[5]
Il 30 giugno 1992 papa Giovanni Paolo II accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale della diocesi di Verona; gli succedette il vescovo Attilio Nicora, fino ad allora delegato della presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per l'attuazione degli Accordi concordatari con l'Italia.
Da vescovo emerito si ritirò a Marano di Valpolicella,[5] dove morì l'8 agosto 2004 a seguito di una lunga malattia.[1] Dopo le esequie, celebrate il 12 agosto, fu sepolto nella cappella del Santissimo Sacramento della cattedrale di Verona.[3]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale Raffaele Monaco La Valletta
- Cardinale Francesco Satolli
- Arcivescovo Giacinto Gaggia
- Arcivescovo Egisto Domenico Melchiori
- Vescovo Carlo Ferrari
- Vescovo Giuseppe Amari
La successione apostolica è:
- Vescovo Andrea Veggio (1983)
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Amari, Il concetto di storia in sant'Agostino, Roma, Edizioni Paoline, 1951.
- Giuseppe Amari, Attualità del carisma comboniano nella missionarietà della chiesa particolare, Verona, Novastampa, 1980.
- Giuseppe Amari, Riflessioni e linee di pastorale giovanile per educatori e giovani, Rivoli, Leumann.
- Giuseppe Amari et al, Nuove strategie pastorali: la Chiesa degli anni Novanta, Cinisello Balsamo, Edizioni Paoline, 1989, ISBN 9788821518232.
- Giuseppe Amari et al, Progettare lo spazio del sacro, Verona, Ente fiere di Verona, 1990.
- Giuseppe Amari et al, I luoghi e lo spirito, Venezia, Arsenale, 1991.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Morto monsignor Amari, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 9 agosto 2004. URL consultato il 30 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2015).
- ^ I resti di Menna alle Grazie. Domani la sepoltura, su Gazzetta di Mantova. URL consultato il 30 aprile 2023.
- ^ a b c Giuseppe Amari (PDF), su archiviostorico.diocesiverona.it. URL consultato il 30 aprile 2023.
- ^ Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone con sua Eccellenza Mons. Giuseppe Amari, nuovo vescovo di Cremona per il giuramento di rito, su archivio.quirinale.it, 5 aprile 1973. URL consultato il 30 aprile 2023.
- ^ a b Monsignor Giuseppe Amari, su maranovalpolicella.it, 6 aprile 2010. URL consultato il 30 aprile 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- La Chiesa di Verona al suo vescovo Mons. Giuseppe Amari: nel decimo anniversario della sua ordinazione episcopale, Verona, Novastampa, 1983.
- Magistero episcopale di mons. Giuseppe Amari a Verona 1978-1992, Verona, Curia vescovile, 1993.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Amari
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Giuseppe Amari, in Catholic Hierarchy.
- Giuseppe Amari, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 aprile 2023.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90154308 · ISNI (EN) 0000 0000 7891 3863 · SBN CFIV072998 · LCCN (EN) n93064676 · GND (DE) 1140043269 |
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