Girolamo da Raggiolo, detto anche Girolamo Radiolense (Raggiolo, 1435 circa – 1500 circa), è stato un religioso e letterato italiano, agiografo alla corte di Lorenzo il Magnifico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Proveniente dal borgo casentinese di Raggiolo, Girolamo si fece monaco vallombrosano. Possedeva un'ottima cultura classica, ed entrò a far parte della corte di letterati di Lorenzo de' Medici, con cui pare fosse in particolare confidenza.[1][2]
Girolamo da Raggiolo è principalmente ricordato come autore di numerose vite di santi, come la Miracula s. Iohannis Gualberti su Giovanni Gualberto (dedicata al Magnifico)[1] e il Liber de Vallumbrosanae religionis beatis, composto come compendio di brevi agiografie per il signore di Firenze e dove parla, tra gli altri, di Atto di Pistoia[3] e di Berta di Cavriglia.[4] Nei suoi scritti, oltre ad esaltare le figure dei santi, Girolamo descrive anche con vividezza episodi sovrannaturali come possessioni demoniache ed esorcismi;[5] gli scritti di Girolamo Radiolense sono importanti soprattutto come testimonianze del cristianesimo toscano medievale, poiché spesso sono gli unici a ricordare figure di santi locali altrimenti dimenticate.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Girolamo da Raggiolo, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Vieri Tommasi Candidi, Raggiolo, un'eco di storia medioevale nel verde profondo del Casentino, su tuscanypeople.com, 10 ottobre 2018.
- ^ Francesco Salvestrini, Atto da Pistoia, monaco e abate maggiore dell’Ordine benedettino vallombrosano.
- ^ Antonella Fabbri, Camaldolesi e Vallombrosani nella Toscana medievale, 2021.
- ^ Anna Laura Trombetti Budriesi, Un gallo ad Asclepio, 2013.
- ^ Francesco Salvestrini, Disciplina caritatis, 2008.
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