Giovanni Romanini (Bologna, 27 dicembre 1945 – Bologna, 20 marzo 2020[1]) è stato un fumettista italiano noto per le collaborazioni come inchiostratore del disegnatore Magnus.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Inizia la sua carriera nel cinema d'animazione, lavorando anche per Carosello,[2][3][4] per il quale disegna Salomone pirata pacioccone e Tacabanda.
Esordisce nel mondo dei fumetti alla fine degli anni sessanta, in seguito al suo incontro con Magnus. Avendone assimilato lo stile e il tratto grafico, si alterna a lui nella realizzazione delle tavole prima di Kriminal, poi di Satanik, su testi di Max Bunker.[4][3][2] Quando Magnus lascia la realizzazione di Alan Ford per dedicarsi ad altro, Romanini, che ne eseguiva le chine alternandosi a Paolo Chiarini, resterà per alcuni anni nel team del personaggio, realizzando le chine anche sui disegni di Paolo Piffarerio, subentrato a Magnus.[2][3][4] Collaborerà poi per anni a moltissime opere successive di Magnus, in particolare come inchiostratore.[3]
Solo poco prima della fine della sua collaborazione alla serie gli furono affidate tre storie di Alan Ford che illustrò interamente da solo, matite e chine, replicando lo stile di Magnus (n. 114 Prugna secca (dicembre 1978), n. 121 Tarlomania (luglio 1979), e n. 124 Un dì così (ottobre 1979)).
Collaborò poi con Magnus alla realizzazione della serie della compagnia della forca (19 numeri, dal 1977 per Edizioni Geis).[2][5] Ha disegnato inoltre molti altri personaggi del genere nero ed erotico come Wallestein per la Edifumetto e Theo Kalì (qualche numero pubblicato nel 1973 e nel 1974 da Fotometalgrafica Emiliana), Ulula (36 numeri + 3 supplementi dal 1982 al 1985 per Edifumetto), Bionika (10 numeri nel 1984 e 1985 per Edifumetto),[6] Pornostar (nel 1985 e 1986 per Edifumetto), Lady Domina (12 numeri nel 1988 e 1989 per Edifumetto), I ragazzi della 3ª B[2] (dal 1988 per Edifumetto, con Filippucci) e altri. La sua ultima collaborazione con Magnus fu per la realizzazione della storia dei Tex, La valle del terrore, pubblicata nello speciale noto come "Texone" per la Bonelli,[3] in cui si assunse il compito di disegnare i cavalli e rifinire alcune tavole.
Ha collaborato inoltre per quattro anni con la Disney nella realizzazione di 21 storie per i suoi periodici, di cui quattro per Topolino,[4][3].
Nel 2007 partecipa in qualità di intervistato in due documentari dedicati ai fumetti: Magnus, dedicato al maestro Magnus, e The Diabolikal Super-Kriminal, dedicato al fotoromanzo nero Killing. Successivamente entra nello staff dei disegnatori della Bonelli per la serie a fumetti di Martin Mystère.[2]
È morto il 20 marzo 2020 a Bologna, all'età di 74 anni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ È morto Giovanni Romanini, in Fumettologica, 20 marzo 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
- ^ a b c d e f FFF - Giovanni ROMANINI, su lfb.it. URL consultato l'11 febbraio 2019.
- ^ a b c d e f Giovanni Romanini, su sergiobonelli.it. URL consultato l'11 febbraio 2019.
- ^ a b c d (EN) Giovanni Romanini, su lambiek.net. URL consultato l'11 febbraio 2019.
- ^ Antonio Napolitano, La conclusione de La Compagnia della forca, su Lo Spazio Bianco, 20 luglio 2016. URL consultato l'11 febbraio 2019.
- ^ Andrea Leggeri, Essential 11: undici "pocket" erotici bizzarri secondo Andrea Leggeri, su Lo Spazio Bianco, 3 gennaio 2013. URL consultato l'11 febbraio 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- http://www.giovanniromanini.eu/ Archiviato il 30 gennaio 2019 in Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88064108 · ISNI (EN) 0000 0000 6023 2728 · SBN CFIV058006 |
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