Giovanni Pozza (Schio, 1852 – Milano, 1914) è stato un critico teatrale, critico musicale e giornalista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu anche poeta dialettale milanese e librettista, ed era detto nell'ambiente della Scapigliatura "Pozza negher" per distinguerlo dal fratello Francesco, detto "Pozza biond", con il quale (e con Luca Beltrami, Tranquillo Cremona, Marco Praga e Carlo Borghi, morto assai giovane nel 1883) fondò il settimanale satirico Il Guerin Meschino (1881-1921).
Scrisse per diversi quotidiani e riviste ("Il Pungolo", "Il Re di Picche", "L'Italia", "Corriere della Sera"[1] ecc.), rinnovando la critica teatrale e musicale con articoli che spostavano l'interesse dalla mera drammaturgia all'intero spettacolo. Fu estimatore di Dina Galli ed Eleonora Duse.
Scrive su di lui Francesca Malara: "Si batte per una moderna drammaturgia italiana, di impianto naturalista, e celebra con tempestiva prontezza il successo contrastato di Tristi amori di Giacosa, ma si preoccupa di confrontare l'allestimento della Duse con quello che ne offre, a un mese di distanza la compagnia di Alessandro Marchetti (primattrice Pierina Ajudi Giagnoni) [...] Il pubblico [...] ama vedere nella stessa stagione teatrale due attori diversi che incarnano lo stesso personaggio, e la critica teatrale diventa raffinato esercizio interpretativo delle varianti d'attore."[2].
Come poeta dialettale rimangono degne di nota due sue opere, una in risposta a una critica di Cesare Cantù riguardo alla poetica di Carlo Porta intitolata per l'appunto Lettera di Carlo Porta dall'aldilà, e un'altra scritta in memoria di Carlo Borghi dopo la prematura scomparsa intitolata Saluto a Carlo Borghi.[3]
Scrisse anche due libretti per Antonio Smareglia e tradusse in versi opere di Richard Wagner, Paul Dukas e Christoph Willibald Gluck.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Cronache teatrali (1886-1913), a cura di Gian Antonio Cibotto, Vicenza, Neri Pozza, 1971 ISBN 9788873052111
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Qui vi lavorà come suo sostituto Renato Simoni che ne prese il posto dopo la morte.
- ^ Francesca Malara, Una professione inedita: il critico teatrale, in Storia del teatro moderno e contemporaneo, vol. II, Einaudi, Torino, 2000, pp. 926-27.
- ^ Giovanni Pozza, su www.milanesiabella.it. URL consultato l'11 agosto 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Antonucci, Storia della critica teatrale, Roma, Studium, 1990, capitolo VII.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Giovanni Pozza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Bentoglio, POZZA, Giovanni Francesco Natale, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 85, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
- Opere di Giovanni Pozza, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Giovanni Pozza, su Open Library, Internet Archive.
- Giovanni Pozza, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Spartiti o libretti di Giovanni Pozza, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- una sua recensione [collegamento interrotto], su drammaturgia.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22436843 · ISNI (EN) 0000 0000 5523 1528 · BAV 495/258043 · LCCN (EN) nr95020442 · GND (DE) 121336700 · BNE (ES) XX5561051 (data) · BNF (FR) cb151110908 (data) · CONOR.SI (SL) 153364579 |
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