Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena | |
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Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena in un ritratto fotografico giovanile | |
Principe di Toscana | |
Nome completo | Giovanni Nepomuceno Maria Annunziata Giuseppe Giovanni Battista Ferdinando Baldassarre Luigi Gonzaga Pietro Alessandrino Zanobi Antonino d'Asburgo-Lorena[1] |
Trattamento | Sua Altezza Serenissima Imperiale e Reale |
Altri titoli | Arciduca d'Austria |
Nascita | Palazzo Pitti, Firenze, 20 novembre 1852 |
Morte | Capo Horn, disperso in navigazione nel 1890 |
Dinastia | Asburgo-Lorena di Toscana |
Padre | Leopoldo II di Toscana |
Madre | Maria Antonia di Borbone-Due Sicilie |
Consorte | Milly Stubel |
Religione | Cattolicesimo |
Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena | |
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Nascita | Firenze, 20 novembre 1852 |
Morte | Capo Horn, disperso in navigazione nel 1890 |
Dati militari | |
Paese servito | Impero austriaco Impero austro-ungarico |
Forza armata | Esercito austriaco Esercito austro-ungarico |
Anni di servizio | 1865 - 1887 |
Grado | Feldmaresciallo luogotenente |
Guerre | Terza guerra d'indipendenza italiana |
Campagne | Campagna in Bosnia |
Battaglie | Battaglia di Custoza |
Decorazioni | |
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Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena, noto anche semplicemente come arciduca Giovanni o col nome Giovanni Orth (Firenze, 20 novembre 1852 – Capo Horn, 1890, presumibilmente morto in navigazione), è stato un principe di Toscana e arciduca d'Austria. Scomparso in mare nel 1890, fu ufficialmente dichiarato morto nel 1911.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni Nepomuceno, detto Gianni in famiglia, nacque a Firenze a Palazzo Pitti, ultimogenito dei dieci figli del granduca Leopoldo II di Toscana (1797-1870) e della sua seconda moglie, la granduchessa Maria Antonia di Borbone-Due Sicilie (1814-1898). I suoi nonni paterni erano il granduca Ferdinando III di Toscana e Luisa Maria Amalia di Borbone-Napoli; quelli materni il re Francesco I delle Due Sicilie e Maria Isabella di Borbone-Spagna. Fu battezzato col nome di san Giovanni Nepomuceno in onore di Giovanni di Sassonia (Johann Nepomuk von Sachsen), suo padrino[1] nonché grande amico di Leopoldo II e fratello di Maria Anna Carolina di Sassonia, prima moglie del granduca.
Il 27 aprile 1859, quando Giovanni aveva sei anni e mezzo, i moti rivoluzionari fiorentini ponevano fine al dominio dei Lorena sulla Toscana. Insieme alla sua famiglia, il giovane principe si rifugiò alla corte dell'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria a Vienna.
La brillante carriera militare, le idee liberali, la passione per le arti, i legami col principe ereditario Rodolfo
[modifica | modifica wikitesto]In Austria Giovanni crebbe sotto la tutela dell'arciduca Alberto d'Asburgo-Teschen e la sua grande passione fu subito la musica, in particolare i walzer di Strauss, dedicandosi egli stesso alla stesura di qualche pezzo musicale sotto lo pseudonimo di Johann Traunwart. Su consiglio del suo tutore, il giovane arciduca intraprese la carriera militare nell'Imperial regio esercito austro-ungarico divenendo tenente nel 1865, capitano dal 1867, maggiore nel 1872 e tenente colonnello dal 1874. Come comandante di una brigata di fanteria, nel 1879 prese parte alla campagna militare in Bosnia e venne nominato in quello stesso anno feldmaresciallo luogotenente. Dopo che la Bulgaria ottenne l'indipendenza dall'Impero ottomano, Giovanni fu inutilmente candidato al trono, ma venne superato da Alessandro di Battenberg, che fu eletto principe nel 1879. A causa del suo atteggiamento, fu spesso in contrasto col governo austriaco, al punto da ritirarsi dalla carriera militare nel 1887 e dedicarsi alla scrittura di opere di letteratura militare come "Die österreichisch-ungarische Monarchie in Wort und Bild", il suo principale capolavoro, che destò parecchio scalpore in quanto gettava ombre sulla battaglia di Custoza del 1866, sminuendo l'azione vinta dall'esercito austriaco.
Durante questo periodo a Vienna, divenne intimo amico del principe ereditario Rodolfo, unico figlio maschio dell'imperatore e dell'imperatrice Elisabetta di Baviera (la famosa principessa Sissi). Sulle questioni di governo Rodolfo e Giovanni sostenevano idee liberali e furono entrambi oggetto d'indagine del barone Krauss, direttore della polizia segreta dell'imperatore Francesco Giuseppe, il quale temeva fossero entrambi coinvolti nella massoneria. A lui è attribuito un ruolo di progettista nella costruzione della "Villa Toscana" (iniziata nel 1870) a Gmunden (Stato federale austriaco dell'Alta Austria), residenza estiva della madre Maria Antonia di Borbone-Due Sicilie, già sovrana regnante di Toscana. Il 30 gennaio 1889 la famiglia imperiale fu sconvolta dalla tragedia di Mayerling, nella quale perse la vita in circostanze misteriose l'arciduca Rodolfo. Giovanni rimase particolarmente sconvolto dalla morte del cugino, al quale era legato da un sincero affetto; il 16 ottobre di quell'anno decise ufficialmente di rinunciare ai suoi titoli, al suo rango e ai suoi privilegi. Da quel momento fu un semplice cittadino austriaco, chiamato Giovanni Orth (il cognome gli derivava dallo Schloss Ort, il castello austriaco in cui viveva la madre Maria Antonietta).
La misteriosa scomparsa
[modifica | modifica wikitesto]Divenuto un personaggio ingombrante, l'imperatore privò Giovanni della nazionalità austriaca e questi si diresse a Londra, ove sposò la cantante d'opera Milly Stubel con la quale aveva una stretta relazione da tempo; il 26 marzo 1890, insieme alla moglie, salpò alla volta dell'Argentina sulla nave Santa Margherita. A febbraio da Montevideo, in Uruguay, si diresse a Valparaíso, in Cile. Dopo una sosta a Buenos Aires, la nave riprese il mare nel luglio del 1890: l'ultima volta che furono visti Giovanni, sua moglie e l'equipaggio fu nei pressi di Capo Horn.
Dopo la scomparsa, l'imperatore fece cercare l'imbarcazione senza risultati e l'arciduca Giovanni fu dichiarato disperso. La granduchessa-vedova Maria Antonietta rifiutò sempre di portare il lutto per Giovanni, convinta che il figlio fosse ancora vivo; alcuni truffatori riuscirono anche a estorcerle del denaro fornendole false notizie. Secondo altre fonti, per vivere tranquillo lontano dal mondo con la moglie, l'arciduca si sarebbe trasferito in Sudamerica, ove avrebbe acquistato una fattoria e si sarebbe dedicato alla professione di piccolo proprietario terriero. Ad ogni modo nel 1911 l'arciduca venne dichiarato ufficialmente morto.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Friedrich Weißensteiner: Johann Orth, Ein Aussteiger aus dem Kaiserhaus, Bécs, 1985.
- Giovanni Baldasseroni: Leopoldo II Granduca di Toscana e i suoi tempi, Firenze, 1871.
- Sigrid-Maria Größing: Glück und Unglück im österreichischen Kaiserhaus, Verlag Amalthea. ISBN 978-3-85002-633-8
- Alain Decaux: La disparition de Jean-Salvator de Toscane.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Opere di Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31145067026666630612 · ISNI (EN) 0000 0000 8418 6463 · BAV 495/65732 · ULAN (EN) 500081873 · LCCN (EN) n85341580 · GND (DE) 118723006 · BNF (FR) cb13093014v (data) · J9U (EN, HE) 987007277904605171 |
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