Giovanni Claudio Pasquini (Siena, 1695 – Siena, novembre 1763) è stato un librettista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Lavorò dapprima a Roma come segretario del cardinale Nicolò Coscia, ma ben presto si trasferì alla corte di Vienna, dove fu religioso, poeta e insegnante di lingua italiana alle nobildonne locali.[1]
Grazie all'amicizia di Apostolo Zeno si avvicinò alla scrittura drammatica di cantate da camera oppure di opere e anche di pastorali.[1]
A Vienna incontrò Pietro Metastasio, con il quale divenne amico e anche sfortunato rivale.[2]
Dopo Vienna Pasquini lavorò dapprima a Mannheim e successivamente alla corte di Dresda, ma le sue opere andarono in scena anche a Salisburgo, Londra e Berlino.[1]
Infine ritornò a Siena, dove proseguì i suoi lavori affiancandoli all'attività di predicatore.[1]
Pasquini ebbe comunque un ruolo importante nel melodramma settecentesco: le sue opere si caratterizzarono per la fertilità produttiva, per l'eleganza dello stile, e per l'efficace teatralità.[2]
Realizzò sia opere grandiose, sia atti unici scritti soprattutto per allietare le corti in speciali occasioni, come ad esempio le 'feste da camera'.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La deposizione dalla croce (1728);
- Il figliuol prodigo (1735);
- La generosa Spartana (1740);
- La liberalità di Numa Pompilio (1746);
- Diana vendicata (1746);
- Trajano (1746);
- Amore insuperabile (1747);
- La spartana generosa ovvero Archidamia (1747)
- Scipione Africano il Maggiore (1735);
- Dialogo del merito e dell'umiltà (1761);
- Don Chisciotte in corte della duchessa;
- La moglie giudice e parte, ovvero Il ser Lapo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Raffaele Mellace, Pasquini, Giovanni Claudio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 81, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014. URL consultato l'8 dicembre 2021.
- ^ a b c Pasquini,Giovanni Claudio, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p. 45.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Zeno , II, Venezia 1752, pp. 394 s., 416, Lettere, II, 1752, pp. 394 s.-416.
- O. Diodati , Lucca 1762, Biblioteca teatrale italiana scelta e disposta da Ottaviano Diodati, Lucca, 1762.
- L. De Angelis, Biografia degli scrittori sanesi, Siena, 1824, p. 325.
- D. Moreni, Bibliografia storico-ragionata della Toscana, II, Firenze, 1835, p. 158.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pasquini, Giovanni Clàudio, su sapere.it, De Agostini.
- Raffaele Mellace, PASQUINI, Giovanni Claudio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 81, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014.
- Opere di Giovanni Claudio Pasquini, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Spartiti o libretti di Giovanni Claudio Pasquini, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66522001 · ISNI (EN) 0000 0000 8389 9437 · SBN BVEV065268 · BAV 495/379159 · CERL cnp00474005 · LCCN (EN) no91016790 · GND (DE) 124140432 · BNE (ES) XX1766129 (data) · BNF (FR) cb12246548f (data) · J9U (EN, HE) 987007286987605171 |
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