Giovanni Battista I Ludovisi | |
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Principe di Piombino | |
In carica | 25 dicembre 1664 – 24 agosto 1699 |
Predecessore | Niccolò Ludovisi |
Successore | Niccolò II Ludovisi |
Altri titoli | Duca di Zagarolo Principe di Gallicano Duca di Fiano Marchese di Populonia |
Nascita | 2 novembre 1646 |
Morte | Roma, 24 agosto 1699 (52 anni) |
Dinastia | Ludovisi |
Padre | Niccolò Ludovisi |
Madre | Costanza Pamphili |
Coniugi | Maria di Moncada (1669-1694, ved.) Anna Maria Arduino (1696) |
Figli | da Anna: Niccolò II Ludovisi |
Religione | Cattolicesimo |
Giovanni Battista I Ludovisi (2 novembre 1646[1] – Roma, 24 agosto 1699) è stato un nobile italiano, principe di Piombino dal 1664 fino alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni Battista Ludovisi nacque da Niccolò Ludovisi, principe di Piombino tramite l'eredità ricevuta da Isabella Appiano, madre della sua seconda moglie Polissena de Mendoza-Appiano, e da Costanza Pamphili, sua terza moglie, figlia di Olimpia Maidalchini e sorella del cardinale Camillo Pamphili. Aveva una sorellastra e un fratellastro maggiori da parte di padre morti nell'infanzia e quattro sorelle minori: Olimpia, Lavinia, Ippolita e Nicolina, morta infante[2][3][4][5].
Unico erede di entrambi i genitori, alla morte del padre, il 25 dicembre 1664, ereditò i titoli e i possedimenti sia dei Ludovisi-Appiano di Candia che dei Pamphili, fra cui il principato di Piombino. Nel corso della sua vita dovette però rinunciare, per motivi economici, a diversi feudi, fra cui, ad esempio, il Ducato di Fiano, venduto nel 1690 agli Ottoboni di Venezia[2][3][4].
Matrimoni e successione
[modifica | modifica wikitesto]Sposò in prime nozze, l'11 gennaio 1669[6], Maria di Moncada, figlia di Guglielmo Raimondo di Moncada, marchese di Aitona, della quale rimase vedovo nel febbraio 1694[6], senza averne avuto figli.
Si risposò alla fine di dicembre 1696[7] con Anna Maria Arduino, figlia di Paolo Arduino, principe di Polizzi, dalla quale ebbe un figlio:
Morì il 24 agosto 1699 a Roma. Gli succedette suo figlio, sotto la reggenza materna, e quando il bambino morì a sua volta pochi mesi dopo, il Principato passò a sua sorella Olimpia[2][5][8][9].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Pompeo Ludovisi, conte di Samoggia | Ludovico Ludovisi | ||||||||||||
Bernardina Sassoni | |||||||||||||
Orazio Ludovisi, I duca di Fiano | |||||||||||||
Camilla Bianchini | Alessandro Bianchini, patrizio bolognese | ||||||||||||
Ippolita Legnani | |||||||||||||
Niccolò I Ludovisi, IV principe di Piombino | |||||||||||||
Fabio Albergati, patrizio bolognese | Filippo Albergati | ||||||||||||
Giulia Bargellini | |||||||||||||
Lavinia Albergati | |||||||||||||
Flaminia Bentivoglio | Antonio Bentivoglio, conte palatino | ||||||||||||
Alessandra Desideri | |||||||||||||
Giovanni Battista I Ludovisi | |||||||||||||
Camillo Pamphili | Pamphilio Pamphili | ||||||||||||
Orazia Mattei | |||||||||||||
Pamphilio Pamphili | |||||||||||||
Flaminia Cancellieri del Bufalo | Fulvio Cancellieri del Bufalo | ||||||||||||
Antonia Serlupi | |||||||||||||
Costanza Pamphili | |||||||||||||
Sforza Maidalchini | Andrea Maidalchini | ||||||||||||
Pacifica Feliziani | |||||||||||||
Olimpia Maidalchini, principessa di San Martino al Cimino | |||||||||||||
Vittoria Gualtiero | Giulio Gualtiero | ||||||||||||
Giulia Gherardi | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Saverio Franchi, Drammaturgia Romana, Volume 2, Edizioni di Storia e Letteratura, 1988, p.866.
- ^ a b c d Annamaria Santangelo, La toga e la porpora: quattro biografie di Giovan Battista De Luca, Edizioni Osanna, 1991, ISBN 978-88-8167-013-0. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ a b c Niccolò Ludovisi (Treccani, DBdI), su treccani.it.
- ^ a b (FR) Paul Delsalle e André Ferrer, Les enclaves territoriales aux temps modernes (XVIe-XVIIIe siècles): actes du colloque de Besançon, Presses universitaires franc-comtoises, 2000, p. 388, ISBN 978-2-913322-99-8. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ a b M. Carrara, Signori e Principi di Piombino, Pontedera 1997, pp. 46-50
- ^ a b Roberto Fiorentini: Livio Odescalchi, nipote di papa Innocenzo XI. Interessi famigliari e strategie di ascesa nella stagione dell’anti nepotismo. A cura di Marco Albertoni. Heidelberg: Heidelberg University Publishing 2022 (OnlineSchriften des DHI Rom. Neue Reihe | Pubblicazioni online del DHI Roma. Nuova serie, vol. 6). https://doi.org/10.17885/heiup.948
- ^ a b L. Cappelletti, Storia della città e dello Stato di Piombino, Livorno 1997, pp. 359-360.
- ^ (EN) villaludovisi, New from 1701-1714: Royal letters (including from Louis XIV of France) to Ippolita Ludovisi, Princess of Piombino, su Archivio Digitale Boncompagni Ludovisi, 21 dicembre 2012. URL consultato l'11 giugno 2023.
- ^ L. Cappelletti, Storia della città e dello Stato di Piombino, Livorno 1997, p. 90.
Controllo di autorità | BNE (ES) XX5603558 (data) |
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