Giovanni Battista Grone (Venezia, 1682 – Dresda, 10 maggio 1748) è stato un pittore e scenografo italiano, attivo soprattutto nel Principato Elettorale di Sassonia nella prima metà del XVIII secolo; in Germania è noto anche come Johann Baptist Grone o Groni[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Della sua attività a Venezia si conosce poco: certamente nel 1711 era iscritto alla fraglia dei pittori. A Venezia città, l'unica sua opera esposta al pubblico era conservata nella Chiesa di San Geminiano, che fu tuttavia demolita nel 1807. Il suo più antico dipinto ancora conservato è una pala d'altare del 1716, che si trova a Cittadella, su uno degli altari laterali della Chiesa di Santo Spirito.[2]
Per molto tempo si è creduto che l'anno del suo trasferimento a Dresda fosse il 1719, poiché si riteneva avesse collaborato con Alessandro Mauro alla prima decorazione del soffitto del teatro Opernhaus am Zwinger.[1] Studi risalenti agli ultimi anni del XX secolo hanno tuttavia chiarito come Grone sia arrivato nella capitale della Sassonia nel 1724 e che è opera sua una successiva decorazione del soffitto, del 1738.[2] Il suo studio si trovava nei pressi del palazzo dello Zwinger.[2]
Uno dei primi lavori a lui attribuiti a Dresda è la partecipazione (nel 1726 o 1728) alla decorazione del Castello di Moritzburg (alcune figure in grisaille nella sala del biliardo)[1][2]. Probabilmente precedente (1724/1725) è un dipinto per l'altare della Chiesa di San Giorgio a Somsdorf, oggi frazione di Freital.[3] Alla corte dei Wettin (dapprima Federico Augusto I il Forte, poi Federico Augusto II) è stato attivo soprattutto come scenografo, decoratore e architetto teatrale.[2]
Nel 1734 ha affrescato la cupola della Frauenkirche, distrutta durante la II guerra mondiale, dipingendovi i quattro evangelisti e le allegorie delle virtù teologali e della misericordia. Nello stesso anno in cui ha dipinto il tetto del Teatro dell'Opera, il 1738, gli era stata commissionata una pala d'altare per la chiesa di Großhartmannsdorf, installata poi nel 1741. Quattro anni più tardi ha dipinto il soffitto della cappella del castello di Hubertusburg, raffigurante Sant'Uberto.[2][1]
Grone è morto di tumore il 10 maggio 1748, ed è sepolto nel cimitero cattolico di Dresda.[2] Matthias Österreich[1] e Johann Benjamin Müller furono suoi allievi.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (DE) Grone (Groni), Johann Baptist, su deutsche-biographie.de. URL consultato il 17 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g h Valentina Ciancio, Giovanni Battista Grone, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 59, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002. URL consultato il 17 gennaio 2024.
- ^ (DE) Kulturdenkmale im Freistaat Sachsen - Denkmaldokument - Obj.-Dok.-Nr. 09302154 (PDF), su denkmalliste.denkmalpflege.sachsen.de, p. 1. URL consultato il 17 gennaio 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gróne, Giovanni Battista, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Valentina Ciancio, GRONE, Giovanni Battista, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 59, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10734814 · ISNI (EN) 0000 0000 6680 2357 · CERL cnp01438086 · ULAN (EN) 500008000 · GND (DE) 122719670 |
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