Gianni Asdrubali (Tuscania, 1955) è un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal 1979, Asdrubali ha incentrato la sua ricerca sull'idea di vuoto come nucleo originario del suo lavoro.[1] Nel corso degli anni questa ricerca è venuta concretizzandosi nell'immagine di uno spazio frontale a-dimensionale.[2]
Nel 1984 in contrapposizione al clima dominante di quegli anni (transavanguardia e post-moderno) prende parte al movimento Astrazione Povera teorizzato dal critico Filiberto Menna.[3] Sempre in quegli anni espone per la prima volta alla galleria La salita di Roma[4] e alla galleria Artra di Milano[5]
Da allora viene invitato a numerose mostre nazionali ed internazionali. Nel 1985 partecipa alla Quadriennale di Roma.[6] Nello stesso anno prende parte alla mostra Anniottanta[7] tenutasi nel 1985 a Bologna, Imola, Ravenna e Rimini, che fu un tentativo di avviare una mappatura dell'arte di quel periodo dal quale emersero tratti distintivi come il “Citazionismo”, il “Decorativismo”, i “Nuovi-nuovi”, gli “Anacronisti”, gli “Astrattomagici”, gli artisti del “Pastificio Cerere” e dell'“Astrazione Povera”.[8] Nel 1988, invitato da Giovanni Carandente, espone alla Biennale di Venezia "Eroica verde", lavoro che segna definitivamente l'uscita dal gruppo dell'Astrazione Povera[9]. Nel 1988 è invitato da Veit Loers alla mostra Schlaf der Vernunft, al Museum Fridericianum Kassel, con John Armleder, Gianni Colombo, Gerwald Rockenschaub, Richard Deacon, Günther Förg, Jeff Koons, Thomas Schütte, Haim Steinbach. Nello stesso anno, Flavio Caroli lo invita a partecipare alla Australian Biennale of Sydney e alla National Gallery of Victoria, Melbourne[10]. Nel 1989 espone a Mosca alla Casa Centrale dell'Artista e poi a Leningrado nella Sala Centrale delle Esposizioni alla mostra Orientamenti dell'Arte Italiana.[11] Nel 1990 espone presso il National Taiwan Museum of Fine Art, in occasione della mostra Italian Contemporary Arts[12]. Nel 1990 espone al Museu de Arte Moderna de Sao Paulo, Brasile[13]
Nel 1992 realizza il Tromboloide, un'opera senzaverso, che segna un momento importante del suo lavoro, nella definizione di uno spazio sempre più compatto e atomico.[14] Nel 1993 partecipa alla mostra La Fabbrica Estetica al Grand Palais di Parigi.[15] Nel 1996 è invitato da Giovanna Bonasegale alla mostra Lavori in Corso alla Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma (attuale MACRO).[16] Tra il 1997 e il 2000 espone in una serie di mostre sull'arte italiana, tra le quali: al Museum Rabalderhaus, Schwaz, alla DuMont Kunsthalle, Colonia, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna,[17] alla Städtische Galerie, Rosenheim.[18] Nel 2000 espone con l'artista Enrico Castellani alla galleria Arte Studio Invernizi di Milano.
Nel 2001 gli viene dedicata una retrospettiva all'Institut Mathildenhohe di Darmstadt.[19] Nel 2003 e nel 2005 partecipa a due mostre al MACRO, Collezione Macro, Museo d'Arte Contemporanea di Roma.[20] Sempre nel 2003 fonda il gruppo Zamuva assieme all'architetto Pamela Ferri con l'intento di indagare nuove forme di spazialità.[21] Nel 2005, assieme al critico Bruno Corà e alla progettista Pamela Ferri, teorizza lo Spazio Frontale.[2] La ricerca Spazio Frontale di Gianni Asdrubali e Pamela Ferri è stata presentata al Festival della Scienza, nella sezione La matematica scoperta al Palazzo Ducale di Genova[22] e nel 2007 all'Auditorium di Roma.[23] Nel 2010 il gruppo Zamuva (Asdrubali-Ferri) presenta il progetto Zudynamic al Triennale Design Museum di Milano in occasione del Salone del Mobile.[24]
Nel 2011 è invitato ad esporre alla 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Italia.[25] Nel 2013, una serie di grandi opere in ceramica sono state realizzate dall'artista nella Bottega Gatti di Faenza, alcune delle quali esposte nel 2014 alla Biennale d'Arte Ceramica Contemporanea (BAC) presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati[26]. Nello stesso anno, al Museo della Ceramica di Montelupo, in occasione dell'iniziativa Materia Prima promossa dal comune e ideata da Marco Tonelli, una grande opera monumentale di 14 x 4 m viene installata sugli argini del fiume Pesa[27]. Attraverso la ceramica Asdrubali compie il reale destino delle sue opere, vere e proprie installazioni ambientali che attivano lo spazio in cui sono collocate. Sempre in ceramica è l'opera acquisita dal Museo Internazionale della Ceramica (MIC) di Faenza in occasione della Settimana del contemporaneo nel 2016[28]. Nel 2018, il Museo Carlo Bilotti di Roma gli dedica una grande mostra in cui sono esposte alcune delle opere più significative del suo lavoro[29], mentre il MACRO lo ospita per un intervento pittorico dal vivo[30].
Gianni Asdrubali nei musei
[modifica | modifica wikitesto]- MACRO, Museo di Arte Contemporanea, Roma
- MAGA, Museo Arte, Gallarate
- MIC, Museo Internazionale della Ceramica, Faenza
- Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, San Gimignano
- GAM, Museo G. Carandente, Palazzo Collicola, Spoleto[31]
- Collezione Farnesina, Ministero Affari Esteri, Roma[32]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Intervista a Gianni Asdrubali (2008) - Vuoto frontale di una sacralità guerriera - spazioarchitettura.ch, su spazioarchitettura.ch. URL consultato il 1º novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2009).
- ^ a b Bruno Corà, Frontalità spaziale ricavata dal vuoto, in Bruno Corà Spazio Frontale, Milano, Giampaolo Prearo Editore, 2005.
- ^ F. Menna (a cura di), “Il meno è il più. Per un'astrazione povera”, Mazzotta Editore, Milano, 1986.
- ^ D. Lancioni (a cura di), Gian Tomaso Liverani: un disegno dell'arte : la Galleria La salita dal 1957 al 1998, Torino, Umberto Allemandi Editore & C., 1998.
- ^ F. Menna, “La costruzione del vuoto” in Aggancio, Milano, Nuova Prearo Editore, 1987. SBN =IT\ICCU\VEA\0030980.
- ^ G. M. Accame, G. Cortenova, M. Meneguzzo, in XI Quadriennale di Roma, catalogo della mostra, EUR, Palazzo dei Congressi, Roma, 16 giugno - 16 ottobre 1986, Milano, Fabbri Editori, 1986,
- ^ C. Gentili (a cura di), Anniottanta, Milano, Mazzotta, 1985.
- ^ Articolo di Marcello Carriero (2002), Opinioni. Anni Ottanta e dintorni, Exibart.com.
- ^ Catalogo dell'arte moderna vol.45. Gli artisti italiani dal primo Novecento ad oggi, anno 2010
- ^ Australian Biennale 1988. From the Southern Cross. A view of world art c. 1940 – 1988, catalogo della mostra, Art Gallery of New South Wales and Pier 2/3, Walsh Bay, Sydney, 18 maggio - 3 luglio 1988; National Gallery of Victoria, Melbourne, 4 agosto - 18 settembre 1988
- ^ S. Lux e N. Lupi (a cura di), 1947 - 1989. Orientamenti dell'Arte Italiana, catalogo della mostra, Casa Centrale dell'Artista, Mosca, 28 giugno - 28 luglio; Sala Centrale delle Esposizioni, Leningrado, 18 agosto - 17 settembre 1989.
- ^ F. Caroli, “Le ricche miniere dell'arte italiana”, in Italian Contemporary Art, catalogo della mostra, Taiwan Museum of Art, 24 giugno - 26 agosto 1990.
- ^ D. Guzzi e A. Beuttenmüller, Sincronias, catalogo della mostra, Museu de Arte, São Paulo, novembre 1990 - 15 gennaio 1991; Ambasciata d'Italia, Brasilia, gennaio 1991; Museu Municipal de Arte Moderna, Rio de Janeiro, 20 gennaio - 15 marzo 1991, Salerno, Edizioni La Seggiola, 1991.
- ^ L. Mango, “Tromboloidi”, ‘Apeiron’, a. II, n. 4, dicembre 1992.
- ^ M. Morganti, “Seize artistes participent a une exposition de design”, in La fabbrica estetica, catalogo della mostra, Grand Palais, Parigi, 19 maggio - 25 luglio 1993.
- ^ G. Bonasegale, Arte Contemporanea. Lavori in corso. Dieci mostre collettive di artisti contemporanei. Galleria Comunale d'arte moderna e contemporanea , catalogo della mostra, Galleria Comunale d'Arte Moderna, ex stabilimento Birra Peroni, Roma, 30 settembre - 30 novembre 1997, Roma, Edizioni De Luca, 1997.
- ^ D. Eccher, D. Auregli, Arte italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica, Milano, Skira Editore, 1998. SBN =IT\ICCU\LO1\0484556.
- ^ E. Zorn, G. Bonasegale, G. Bonomi , L. Mango, D. Ronte , Zwischen Figur und Körper / Il corpofigura dell'immagine, catalogo della mostra, Städtische Galerie, Rosenheim, 4 luglio - 3 settembre 2000.
- ^ K. Wolbert, Gianni Asdrubali: Dynamische Texturen im Raum: Institut Mathildenhohe, Darmstadt, 1 juli-2 september 2001, Institut Mathildenhohe Darmstadt, Edizioni G. Prearo, 2001.
- ^ Collezione MACRO - Museo d'arte Contemporanea Roma Archiviato il 7 novembre 2010 in Internet Archive..
- ^ Intervista a Pamela Ferri e Gianni Asdrubali (2008) - La coscienza della spazialità frontale - spazioarchittetura.ch Archiviato il 20 luglio 2009 in Internet Archive..
- ^ Comunicato Stampa Undo.net.
- ^ Progetto Zumoide.
- ^ ZUDYNAMIC 2010 dal “Vuoto frontale” di Gianni Asdrubali alla “Superficie spaziale” di Pamela Ferri. Triennale Design Museum Archiviato l'8 novembre 2010 in Internet Archive..
- ^ "Palazzo Venezia, la carica degli artisti della Biennale", Repubblica, 6 maggio 2011 .
- ^ http://www.exibart.com, BACC 2014 Biennale d'Arte Ceramica Contemporanea: La ceramica altrove, su Exibart. URL consultato il 29 agosto 2018.
- ^ Percorso d'arte e sculture in città di ceramica contemporanea, in Museo Montelupo. URL consultato il 29 agosto 2018.
- ^ Redazione, Settimana del Contemporaneo 2016 | Artribune, in Artribune, 2 ottobre 2016. URL consultato il 29 agosto 2018.
- ^ Asdrubali, l'assenza e lo spazio - Arte, in ANSA.it, 17 aprile 2018. URL consultato il 29 agosto 2018.
- ^ MACRO | Gianni Asdrubali, 7 ottobre 2018, su museomacro.it.
- ^ Collezione GAM, Museo G. Carandente, Palazzo Collicola, Spoleto
- ^ Gianni Asdrubali, 2000 - Dalla collezione di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Collezione Farnesina
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Filiberto Menna, Il meno è il più. Per un'astrazione povera, Milano, Mazzotta, 1986.
- Filiberto Menna, “La costruzione del vuoto”; G. M. Accame, “Dialogo su una figura astratta” (intervista con G. Asdrubali), in Aggancio, Milano, Nuova Prearo Editore, 1987| SBN = VEA0030980.
- Lorenzo Mango, Gianni Asdrubali : figurazione futura, Brescia, Manuela Allegrini arte contemporanea, 1994, SBN UM10042443.
- Lorenzo Mango,“Parabola della Superficie”; F. Menna, “Pieno”; E. Bozzi, ’La pittura inizia là dove io non dipingo’ in Gianni Asdrubali, Roma, Antonio Rotundo Editore, 1988.
- G. Carandente, “Aperto 88”; D. Cameron, “Quando una porta non è una porta?… Quando è aperta”, in Il luogo degli artisti, catalogo della mostra, “XLIII Esposizione Internazionale d'Arte, La Biennale di Venezia”, Milano, Fabbri Editori, 1988.
- Danilo Eccher, Dede Auregli, Arte italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica, Milano, Skira Editore, 1998.
- Elizabeth Bozzi, Gianni Asdrubali, Udine, Plurima, 1988, SBN RMS1419350.
- Ingrid Mössinger, Gianni Asdrubali: Scatalande, l'ampiezza dello spazio : 19 gennaio-19 marzo 1995, Milano, A Arte Studio Invernizzi, 1995, SBN RAV0708468.
- Antonio Del Guercio, Storia dell'Arte Italiana nel XX secolo, Tascabili Economici Newton, 1996.
- Marco Meneguzzo, Oltre una linea d'ombra : Carla Accardi, Getulio Alviani, Gianni Asdrubali ..., Bergamo, Stefano Fumagalli, 1998, SBN LO10514931.
- Beatrice Buscaroli Fabbri, Alberto Fiz, Generazione astratta : Sala d'Arte Gastone Millo, Piazza della Repubblica, Muggia (Trieste), 29 ottobre - 19 novembre 1999, Verona, 1999.
- Romina Santucci, Gianni Asdrubali, Enrico Castellani, Milano, A arte Studio Invernizzi, 2000, SBN BVE0185203.
- Klaus Wolbert, Gianni Asdrubali: Dynamische Texturen im Raum: Institut Mathildenhohe, Darmstadt, 1 juli-2 september 2001, Institut Mathildenhohe Darmstadt, Edizioni G. Prearo, 2001.
- Bruno Corà, Frontalità spaziale ricavata dal vuoto, pubblicazione Spazio Frontale, Giampaolo Preparo Editore, 2005.
- P. Daverio, Gianni Asdrubali : grande stoide, Firenze, Galleria d'arte Santo Ficara, 2006
- Giorgio Bonomi, Gianni Asdrubali, Milano, Fondazione Zappettini, 2007, SBN LO11160083.
- Catalogo dell'arte moderna vol.45. Gli artisti italiani dal primo Novecento ad oggi, Milano, Mondadori, 2009.
- Marco Tonelli (a cura di), Gianni Asdrubali. Lo spazio impossibile, Milano, Prearo Editore, 2018, ISBN 978-88-7348-126-3.
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