Gianfranco Polillo | |
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Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze | |
Durata mandato | 29 novembre 2011[1] – 28 aprile 2013 |
Presidente | Mario Monti |
Predecessore | Luigi Casero Antonio Gentile Alberto Giorgetti[2] |
Successore | Pier Paolo Baretta Alberto Giorgetti |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Repubblicano Italiano |
Titolo di studio | Laurea in Economia |
Università | Sapienza Università di Roma |
Gianfranco Polillo (Roma, 9 gennaio 1944) è un economista e politico italiano, vice segretario del Partito Repubblicano Italiano, sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze del Governo Monti dal 2011 al 2013.
È attualmente presidente di Enel Stoccaggi e membro del Consiglio di Amministrazione della SVIMEZ,[3]. Collabora con Il Sole 24 Ore e altri quotidiani.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato in Economia, con una tesi di laurea discussa con il prof. Federico Caffè, prima di diventare sottosegretario aveva già ricoperto altri incarichi istituzionali, tra cui quello di Capo del Dipartimento per gli Affari Economici, quello di segretario di diverse commissioni parlamentari, di consigliere economico per il gruppo parlamentare del Popolo della Libertà alla Camera dei deputati, di funzionario della Camera.[3]
Quando ricopriva l'incarico di sottosegretario nel governo Monti, fu spesso al centro di polemiche per via di sue dichiarazioni: è stato infatti uno dei più presenti sulla scena dei talk show televisivi di argomento politico.[4] Il 3 febbraio 2012, durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, si augurò l'elezione dell'ex premier Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica affermando che la sua discesa in campo, nelle elezioni politiche del 1994, avesse salvato la democrazia italiana.[5]
Il 19 giugno 2012 sostenne che sarebbe necessario ridurre di una settimana la durata complessiva dei periodi di ferie, per ottenere un impatto positivo sul Pil, da lui stimata in circa un punto percentuale,[6] pari a circa a 14-15 miliardi di euro. Non vi erano però evidenze di studi a sostegno dell'idea che non si tradusse - comunque - in iniziativa normativa.
Il 21 settembre 2012 in un talk-show ha dichiarato di essere titolare di una pensione da circa 20 000 euro lordi mensili[7] aggiungendo di fare meno ferie di un metalmeccanico non diplomato.
In un editoriale su La Stampa il giornalista Massimo Gramellini lo ha definito "il sottosegretario all'Economia con delega alle chiacchiere"[8]. Il 9 ottobre 2012 durante la trasmissione Ballarò, ha annunciato l'imminente riduzione di un punto dell'aliquota impositiva per i primi due scaglioni dell'Irpef. Palazzo Chigi si è affrettato a diffondere immediatamente una smentita, letta in diretta a Ballarò, anche se la suddetta riduzione è stata poi confermata.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Camera dei Deputati [collegamento interrotto], su camera.it. URL consultato il 18 gennaio 2012.
- ^ Ministero dell'Economia e delle Finanze, su mef.gov.it, Wayback machine. URL consultato il 18 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2010).
- ^ a b Svimez, su web.mclink.it. URL consultato il 18 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
- ^ Polillo alla Zanzara: Berlusconi trattato peggio di Al Capone, spero vada al Quirinale, Il Sole 24 Ore]
- ^ Articolo de Il Giornale
- ^ Articolo dell' Ansa
- ^ maroni interna - Il Fatto Quotidiano, su tv.ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 19 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2016).
- ^ Articolo Archiviato l'8 marzo 2016 in Internet Archive. La Stampa
- ^ Articolo Rifondazione Comunista
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Polillo Gianfranco, Intervento al forum-tavola rotonda organizzato da "Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni" sul tema: "La riforma della dirigenza pubblica: attuazione e problemi applicativi", Roma, 30 novembre 2000. in Il Lavoro nelle pubbliche amministrazioni, 2001 fasc. 1, pp. 153 – 155
- Polillo Gianfranco, Politiche pubbliche e vincoli finanziari nella riforma della legge 468 del 1978. in Rassegna Parlamentare, 1999 fasc. 3, pp. 660 – 664
- Polillo Gianfranco, Commento alla Relazione annuale del Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. in Rassegna Parlamentare, 1998 fasc. 3, pp. 765 – 770
- Polillo Gianfranco, Parlamento, spesa pubblica e mercato in vista dell'attuazione dell'Atto unico europeo. in Bollettino d'informazioni costituzionali e parlamentari, 1988 fasc. 3, pp. 125 – 139
- Polillo Gianfranco, Napoleone Colajanni, Riconversione, grande impresa, partecipazioni statali, feltrinelli, Milano, 1976, pp. 124. in Politica ed economia, 1976 fasc. 5, pp. 125 – 127
- Polillo Gianfranco, Baget Bozzo, Il partito cristiano al potere (la dc di de gasperi e di dossetti 1945-1954). Firenze, vallecchi, pp. 572. in Politica ed economia, 1975 fasc. 1-2, pp. 176 – 177
- Polillo Gianfranco, Profitto e sviluppo capitalistico. in Politica ed economia, 1973 fasc. 1-2, pp. 53 – 63
- Polillo Gianfranco, Joan Robinson, Libertà e necessità, Torino, einaudi, 1971, pp. 152. in Rinascita, 1971 fasc. 26, pp. 37 ss.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Biografia di Gianfranco Polillo dal sito del Governo italiano - Presidenza del Consiglio dei ministri. URL visitato il 29 gennaio 2013.