La galilea (originata dalla parola latina medievale galilaea, che a sua volta ha origine dalla denominazione dell'omonima regione) è un elemento architettonico che consiste in un vestibolo o porticato antistante l'ingresso delle costruzioni monastiche o delle chiese medievali che fungeva comunemente da atrio.
Questa struttura era presente specialmente nei monasteri cluniacensi, dove per la sua particolarità assumeva il nome di galilaea cluniacense.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questi portici venivano usati per le manifestazioni pasquali. La galilea era già presente nelle chiese paleocristiane per poi cadere in disuso in epoca medievale, sostituita da protiri e loggiati. Nelle chiese romaniche, come per esempio nella basilica di Sant'Ambrogio di Milano, la struttura si evolve in un quadriportico presente nel cortile della chiesa e assume nuove funzioni.
Si è mantenuto nell'architettura copta, ad esempio a Lalibela.
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Vista interna di una galilea
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Lalibela, chiesa di Bete Maryam, che incorpora elementi di tradizione palestinese
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La galilée clunisienne | Dossiers d'Archéologie n° 269, su www.dossiers-archeologie.com. URL consultato il 21 marzo 2019.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- galilèa, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) galilee, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Adriano Prandi, GALILEA, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.