Funicolare di San Luca | |
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Localizzazione | |
Stati | Italia |
Località | Bologna |
Dati tecnici | |
Tipo | Funicolare |
Stato attuale | Non più esistente |
Apertura | 1888 |
Chiusura | 1889 |
Percorso | |
Trasporto a fune | |
La funicolare di San Luca fu un impianto funicolare di Bologna, attivo dal 1888 al 1889.
Fu progettata da Alessandro Ferretti, ingegnere noto anche per altre realizzazioni simili, tra cui la funicolare di San Michele in Bosco.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«La città di Bologna ha dei contorni deliziosi che non sono abbastanza conosciuti ed apprezzati. Da San Michele in Bosco, all’Osservanza, San Luca, è tutto uno stupendo panorama di amene colline che reclamano di essere messe in comunicazione col piano, ed io credo che se si incomincia col Monte della Guardia ne verrà in seguito anche la necessità di altre ferrovie funicolari.»
Il 6 novembre 1882 l'ideatore della funicolare, l'ingegner Alessandro Ferretti, presentò domanda al Municipio di Bologna per richiedere una «regolare concessione di impiantare un piccolo tramvaj funicolare lungo la strada comunale costeggiante il portico monumentale che dalla Piazza del Meloncello conduce al Santuario di San Luca». L'impianto proposto consisteva di due tronchi separati: un primo tronco dall'Arco del Meloncello al Forte Costantini, presso il XII Mistero, nel punto in cui la strada sottopassa il portico; e un secondo tronco, di lunghezza dimezzata rispetto al primo, dal Forte Costantini alla Vigna Balli, poco oltre la polveriera. Secondo il progetto, dunque, la funicolare si sarebbe fermata ancor prima dell'Antica osteria di San Luca, senza raggiungere direttamente il Santuario. Le vetture previste, con capienza massima di 12 persone, avrebbero viaggiato su rotaia: questa circostanza destò preoccupazioni nell'Amministrazione municipale, che temeva le ripercussioni sul traffico veicolare dovute al restringimento della carreggiata stradale. Per ovviare al problema, l'ingegner Ferretti condusse esperimenti con una carrozza a trazione funicolare senza rotaie, ma l'idea fu presto abbandonata.[2]
Il 19 e il 28 maggio 1883 si svolsero i primi esperimenti di trazione funicolare, nel primo tratto verso San Luca. Per evitare lo scivolamento delle ruote sulle rotaie, Ferretti propose di munirle di cerchioni di caucciù.[2]
L'ingegnere formò un Comitato promotore per la realizzazione della funicolare, composto da personalità di fama e presieduto da Cesare Hercolani. Il 13 aprile 1885, il Comitato diffuse un opuscolo illustrativo del progetto, nella cui premessa Hercolani scrisse:
«Si tratta di rendere più facile l’accesso ad uno dei nostri maggiori monumenti quale è il Santuario amatissimo della Madonna di San Luca ed insieme si procura ai cittadini la possibilità di una salubre passeggiata sul Monte della Guardia che è certamente destinato a diventare uno dei luoghi più deliziosi di villeggiatura.»
Il Comitato era sostenuto, tra gli altri, dalla Fabbriceria di San Lucam dal Genio Militare, dal Club Alpino Italiano.[2]
Rispetto al primo impianto progettato nel 1882, il progetto presentato nell'opuscolo aveva assunto una diversa conformazione. Si prevedeva un binario con rotaie lisce, dotato di una terza rotaia dentata, posta sul lato sinistro, solo nei tratti di maggiore pendenza. La fune traente sarebbe stata collocata lungo la mezzaria del binario, percorrendo una scanalatura difesa da due lungherine in legno. La vettura, con una capienza di 30 persone, sarebbe stata trainata con una forza motrice di 50 cavalli vapore.[2]
Nonostante l'autorizzazione degli esperimenti, tuttavia, il Municipio non concesse il nulla osta definitivo per l'attuazione della funicolare, temendo in particolare le "serie difficoltà che l’impianto di una funicolare in sede stradale avrebbe potuto arrecare al traffico dei veicoli ordinari".[2]
L'ingegner Ferretti ritenne allora di legare la realizzazione della funicolare, e di un impianto analogo presso San Michele in Bosco, all'approssimarsi della Grande esposizione emiliana del 1888, prevista a Bologna in concomitanza con l'ottavo centenario dell'Università di Bologna e il quarantesimo anniversario dell'8 agosto. Ferretti richiese direttamente al Ministero dei lavori pubblici l'autorizzazione per impiantare le due funicolari nel solo periodo dell'esposizione; l'una avrebbe collegato i Giardini Margherita al colle di San Michele in Bosco, mentre l'altra avrebbe collegato l'Arco del Meloncello con il Forte Costantini. Il permesso ministeriale fu accordato.[2]
Il 19 agosto 1888, contestualmente all'attivazione della funicolare di San Michele in Bosco, entrò in funzione il primo tronco della funicolare per San Luca: la tratta attivata collegava l'Arco del Meloncello al forte Costantini, all'altezza del XII Mistero.[1][2]
Per l'occasione, Alfredo Testoni pubblicò sulla rivista di satira bolognese Ehi! ch'al scusa una canzonetta dialettale intitolata Funiculì Funiculà.[1]
L'Esposizione durò dal 6 maggio all'11 novembre 1888. Le due funicolari proseguirono il proprio servizio fino al 31 dicembre dello stesso anno. Il servizio fu riattivato il 21 aprile 1889, grazie all'ottenimento di una nuova concessione che consentiva la ripresa dell'esercizio in via provvisoria; l'attività cessò definitivamente tre mesi dopo, nel luglio 1889.[1][2]
Il 25 luglio 1889, Ferretti scrisse al Comune di Bologna:[2]
«Nell’esercizio della funicolare di San Luca avendo ottenuto in quest’anno un risultato finanziario affatto passivo, non riuscendo le scarse rendite a pagare le spese di esercizio, sono venuto nella dolorosa necessità di sospendete il funzionamento della medesima. E quindi con la presente rinuncio a quanto cotesta On.le Giunta Municipale gentilmente volle accordarmi con la concessione provvisoria dell’esercizio, vale a dire all’impianto definitivo della funicolare.»
Il collegamento con San Luca fu ripristinato, in seguito, con la funivia di San Luca, inaugurata nel 1931.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Sulle funicolari di San Michele in Bosco e San Luca:
- B. Biancini, La grande esposizione del 1888, in Il Comune di Bologna, a. 1937, aprile, pp. 27-31
- F. Gasparri, La Funivia Bologna – San Luca, in Il Comune di Bologna, a. 1933, marzo, pp. 6- 17
- A. Ferretti, Progetto Ferretti di ferrovia funicolare al Monte della Guardia presso Bologna, Bologna, Società Tipografica già Compositori, 1885
- Bologna. Parole e immagini attraverso i secoli, a cura di Valeria Roncuzzi e Mauro Roversi Monaco, Argelato (BO), Minerva, 2010, p. 91
- Franco Cristofori, Alfredo Testoni. La vita, le opere, la città, realizzazione grafica di Pier Achille Cuniberti, Bologna, Alfa, 1981, pp. 76-77
- Expo Bologna 1888. L'Esposizione Emiliana nei documenti delle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, a cura di Benedetta Basevi, Mirko Nottoli, Bologna, Bononia University Press, 2015, p. 26
- L'Istituto Rizzoli in San Michele in Bosco. Il patrimonio artistico del monastero e vicende storiche di cento anni di chirurgia ortopedica, a cura di Alfredo Cioni, Anna Maria Bertoli Barsotti, Bologna, IOR, 1996, p. 47
- Paolo Mattioli, Guida storica pei divoti della Madonna di San Luca, introduzione di Mario Fanti, nuova ed., Bologna, Compositori, 2004, p. 113
- Valerio Montanari, La realizzazione, in Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, p. 135
- Il museo della Beata Vergine di San Luca. Raccolta storico-didattica, Bologna, Costa, 2004, pp. 52-53 (illustrazione)
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 225
- Giancarlo Roversi, La funivia Bologna-San Luca, in: La Madonna di San Luca in Bologna. Otto secoli di storia, di arte e di fede, a cura di Mario Fanti e Giancarlo Roversi, Bologna, Cassa di risparmio in Bologna, 1993, p. 241
- San Michele in Bosco, a cura di Renzo Renzi, Bologna, Ed. L. Parma, 1971, pp. 147-149 (foto)
- L. Valente, L. Leoni, Il passeggio regina Margherita. 1876-1976, Bologna, Comune di Bologna, 1976, pp. 80-82