«Con Pinna io ero sicuro che avrei avuto la documentazione più corretta e fedele di quanto stavo facendo, [...] testimone fedele e personale insieme di quello che è l’ambiente di un set, la realtà del cinema nel suo farsi.»
Franco Pinna (La Maddalena, 29 luglio 1925 – Roma, 2 aprile 1978) è stato un fotografo italiano, uno dei principali rappresentanti del neorealismo. Ha quasi esclusivamente lavorato in bianco e nero.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I suoi esordi, dopo una breve esperienza come operatore di cinedocumentari, avvengono nel 1952 in parallelo a un'intensa militanza politica nel Partito Comunista Italiano, dal quale fuoriesce nel 1956 per protesta contro i fatti d'Ungheria.
Nel 1952 con Plinio De Martiis, Caio Mario Garrubba, Nicola Sansone e Pablo Volta costituisce la Cooperativa Fotografi Associati, ispirata al modello internazionale della famosa Agenzia Magnum[2]. La cooperativa fu sciolta nel 1954 a causa di difficoltà economiche[3]. Sempre in quegli anni aveva seguito l'antropologo Ernesto De Martino nel corso di diverse spedizioni di ricerca in meridione (Lucania, 1952, 1956, 1959; Salento 1959), ottenendone documentazioni di grande valore artistico e culturale. Nel 1959 pubblica il suo primo fotolibro, La Sila, a cui fa seguito Sardegna una civiltà di pietra (1961). Le sue foto appaiono sulle riviste Life, Stern, Sunday Times, Vogue, Paris Match, Epoca, L'Espresso, Panorama.
Pinna diventa fotografo di fiducia di Federico Fellini e realizza le foto di scena dei suoi film da Giulietta degli spiriti, 1965, fino a Casanova nel 1976; pubblica alcuni fotolibri (I Clowns, Fellini's Film) ispirati ai suoi film. La morte improvvisa gli impedisce di concludere il progetto Itinerari emiliani, cominciato nel 1976.
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]- Omaggio a Franco Pinna. Fotografie 1944-1977. A cura dell'Istituto di Studi Scientifici sul Fotogiornalismo/Archivio Franco Pinna, [1]
- Con gli occhi della memoria. La Lucania nelle fotografie di Franco Pinna, allestita presso il Museo Provinciale di Potenza, dall'8/11/02- al 15/3/03
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nel mondo di Fellini. Franco Pinna fotografo di set, su artemoderna.comune.fe.it. URL consultato il 2 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2018).
- ^ Archivio Sonoro della Basilicata, Fondo Franco Pinna on line, su archiviosonoro.org. URL consultato il 12 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2018).
- ^ in Il cinema documentario in Sardegna. Dal secondo dopoguerra a Banditi a Orgosolo, Tesi di Laurea di F. Corona, [[Università degli studi di Bologna]], A.A. 2005-2006, p.40 (PDF), su comune.terralba.or.it. URL consultato il 13 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Romeo Martinez e Bryn Campbell (a cura di), Franco Pinna, in I grandi fotografi, Milano, Fabbri Editori, 1982.
- Franco Pinna, L'isola del rimorso : fotografie in Sardegna 1953-1967, Nuoro, Imago Multimedia, 2004, ISBN 978-88-89545-00-3.
- Giuseppe Pinna, Con gli occhi della memoria. La Lucania nelle fotografie di Franco Pinna 1952-1959, Trieste, Il Ramo d'Oro Editore, 2002, ISBN 978-88-89359-03-7.
- Lorenzo Camusso (a cura di), La Sila di Ernesto De Martino e Franco Pinna, in Automobile Club d'Italia. Itinerari italiani, Roma, LEA Editori, 1959.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Franco Pinna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Andreani, PINNA, Franco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 83, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
- (EN) Opere di Franco Pinna, su Open Library, Internet Archive.
- Franco Pinna, L'isola del rimorso. Fotografie in Sardegna 1953-1967, on line] (PDF), su sardegnacultura.it. su Sardegna Digital Library
- Fotoleggendo, mostra su Pinna [collegamento interrotto], su fotoleggendo.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 77124914 · ISNI (EN) 0000 0000 3219 8008 · SBN CFIV000942 · ULAN (EN) 500343291 · LCCN (EN) n97001294 · GND (DE) 119414384 · BNE (ES) XX1071384 (data) · J9U (EN, HE) 987007332405405171 |
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