Francesco Vivona (Calatafimi, 21 febbraio 1866 – Chieti, 19 luglio 1936) è stato un filologo classico, traduttore e latinista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La sua traduzione dell'Eneide in endecasillabi sciolti gli diede notorietà internazionale ed è ancora oggi tra quelle più adottate nelle scuole. Fu amico di Eugenio Donadoni, Giuseppe Lombardo Radice, Giovanni Pascoli e Tito Marrone. Dopo diverse vicende, la sua salma venne traslata nella chiesa di San Silvestro Papa della sua città natale, Calatafimi, luogo a cui fu molto legato nella sua adolescenza e che celebrò con svariate poesie.
Omaggi
[modifica | modifica wikitesto]- A sua memoria è stato intitolato il Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, situato nel quartiere EUR in via della Fisica.
Traduzioni
[modifica | modifica wikitesto]- Virgilio, L'Eneide in versi italiani, 3 voll., Roma, Ausonia, 1926.
- Seneca, Le lettere a Lucilio, Versione, 5 voll., Milano, Notari, 1933-34.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Salvatore Mugno, Francesco Vivona, in Novecento letterario trapanese. Repertorio biobibliografico degli scrittori della provincia di Trapani del '900, presentazione di Michele Perriera, Palermo, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione, 1996, pp. 165-172 - 016.8509945824
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vivóna, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Francesco Vivona, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141406870 · ISNI (EN) 0000 0000 9585 4017 · SBN MILV068378 · LCCN (EN) no2013110879 · BNF (FR) cb10458920x (data) · CONOR.SI (SL) 105928035 |
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