Fortunato Calcagno | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 8 maggio 1948 – 24 giugno 1953 |
Legislatura | I |
Gruppo parlamentare | Democrazia Cristiana |
Circoscrizione | Catania-Messina-Siracusa-Ragusa-Enna |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PPI (1919-1925) DC (1946-anni '60) PLI (anni '60) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Catania |
Professione | Avvocato |
Fortunato Calcagno | |
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Nascita | Ramacca, 9 luglio 1900 |
Morte | Catania, 31 marzo 1966 |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Ramacca |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Unità | 24º Reggimento artiglieria terrestre "Peloritani" |
Reparto | Reparti mitraglieri |
Anni di servizio | 1940 - 1945 |
Grado | Tenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
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Fortunato Calcagno (Ramacca, 9 luglio 1900 – Catania, 31 marzo 1966) è stato un politico italiano, deputato della I legislatura della Repubblica Italiana con la Democrazia Cristiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Ramacca nel 1900, si laurea in giurisprudenza all’Università di Catania e consegue successivamente l'abilitazione forense. Collaboratore dell'Azione Cattolica, fu per sette anni, dal 1919 al 1925, segretario politico del Partito Popolare di Don Luigi Sturzo. Successivamente eletto podestà di Ramacca, ha partecipato alla seconda guerra mondiale col grado di tenente di artiglieria.[1]
Nel dopoguerra fu promotore della costituzione dell'Ente siciliano di elettricità che si concretizzerà nel 1947;[2][3] ne fu vicepresidente e consigliere delegato.[4]
Eletto nella prima legislatura, ha rappresentato la Democrazia Cristiana nella Camera dei deputati.[5] Presidente dell’Editoriale Siciliana,[6] nell’ottobre del 1950, una cordata di imprenditori catanesi da egli capeggiata rileva il Corriere di Sicilia, giornale fondato nel 1943 dall’ex sindaco di Catania Carlo Ardizzoni e dal giornalista antifascista Giuseppe Longhitano. L'acquisto del quotidiano da parte di Calcagno, che funse da direttore, ne determinò l'entrata nell'orbita politica democristiana.[7]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Italy Parlamento, I Deputati e Senatori del ... Parlamento Repubblicano, La Navicella, 1949. URL consultato il 6 settembre 2023.
- ^ Italy Parlamento Camera dei deputati Commissione lavori pubblici, Atti parlamentari: Discussioni in sede legislativa, 1948. URL consultato il 6 settembre 2023.
- ^ Gazzetta Ufficiale, su www.gazzettaufficiale.it.
- ^ Orazio Barrese e Massimo Caprara, L’Anonima DC, Feltrinelli, 1977.
- ^ Fortunato Calcagno, su storia.camera.it.
- ^ Mario Grandinetti, I quotidiani in Italia, 1943-1991, F. Angeli, 1992.
- ^ Giuseppe Di Fazio e Giuseppe Farkas, Un giornale, un'isola: "La Sicilia" di Domenico Sanfilippo, Alfio Russo e Antonio Prestinenza, 1945-1967, S. Sciascia, 2005, ISBN 978-88-8241-203-6.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fortunato Calcagno, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Fortunato Calcagno, su Camera.it - I legislatura, Parlamento italiano.