Forno frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Verbano-Cusio-Ossola |
Comune | Valstrona |
Territorio | |
Coordinate | 45°56′07.8″N 8°17′21.05″E |
Altitudine | 903[1] m s.l.m. |
Abitanti | 230[2] (2011) |
Sottodivisioni | Otra, Preia, Rosarolo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 28897 |
Prefisso | 0323 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Forno è una frazione[3] del comune di Valstrona situata a 903 m s.l.m.
Prima di essere aggregata a tale comune il paese fu capoluogo di un comune autonomo, che includeva anche il vicino centro di Piana di Forno, a monte della quale il Rivo del Capone divideva il territorio di Forno da quello dell'ex-comune di Campello Monti. Veniva a volte chiamato Forno d'Omegna.[4]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è situato non lontano dal fondovalle su un pianoro con una buona esposizione a sud. A poche centinaia di metri dall'ex capoluogo sono collocate le due località di Otra (831 m) e Preia (881 m), che lo Statuto comunale include nella frazione di Forno.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1861, nel Dizionario topografico dei Comuni compresi entro i confini naturali dell Italia di Attilio Zuccagni Orlandini, veniva segnalato che al paese di Forno, che allora contava 214 abitanti, si ascende per una via tagliata a ripide scalette, e che il suo nome derivava da fucine pel ferro che ivi esistevano nei bassi tempi.[5]
In passato molti degli abitanti dovettero emigrare all'estero, dove in buona parte si dedicarono alla lavorazione del peltro.
Con il regio decreto nr. 2521 del 22 dicembre 1927 i comuni di Sambughetto, Forno, Fornero, Luzzogno, Germagno, Loreglia e Massiola furono fusi nel nuovo comune di Valstrona, il cui capoluogo venne collocato sul fondovalle a Strona.[6] Nel dopoguerra Germagno, Loreglia e Massiola riottennero la propria autonomia mentre Forno restò parte di Valstrona.[7]
Il codice ISTAT del comune soppresso era 003855[8].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, presso la quale è allestito il Museo di Arte Sacra, una interessante raccolta di quadri, paramenti e oggetti di uso religioso in buona parte di origine estera provenienti dalle località di emigrazione degli abitanti della Valle Strona. Il campanile della Chiesa Parrocchiale di Forno contiene un concerto di 5 Campane in Mi♭3, fuse dalla fonderia Fratelli Barigozzi di Milano nel 1927. E il più grande degli concerti di Campane della Valle Strona.
- Museo Etnografico e dell'Artigianato della Valle Strona.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
- ^ Sistema informativo geografico, su gisportal.istat.it, ISTAT. Nota Bene: il dato degli abitanti è dato dalla somma degli abitanti dei centri di Forno, Otra, e Rosarolo, così come definiti dall'Istat, che lo Statuto Comunale include nella frazione di Forno.
- ^ a b Statuto comunale di Valstrona, su comune.valstrona.vb.it.
- ^ Goffredo Casalis, Forno d'Omegna, in Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 6, Maspero, 1840, p. 759. URL consultato il 15 settembre 2018.
- ^ Zuccagni Orlandini Attilio, Dizionario topografico dei Comuni compresi entro i confini naturali dell Italia, Societa editrice, 1861, p. 523.
- ^ Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia anno 69 n.8 dell'11 gennaio 1928; pag. 128; on-line in .pdf su [1]
- ^ Nel 1929 anche l'ex-comune di Campello Monti venne unito a Valstrona, comune del quale resta tuttora parte
- ^ Istat, www3.istat.it Archiviato il 23 ottobre 2013 in Internet Archive. (consultato nel luglio 2013)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Forno