Sam Shepherd | |
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Nazionalità | Inghilterra |
Genere | Musica elettronica Dance |
Periodo di attività musicale | 2008 – in attività |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 1 |
Sito ufficiale | |
Floating Points, pseudonimo di Sam Shepherd[1] (Manchester, ...), è un disc jockey, produttore discografico e compositore britannico.
Shepherd è anche cofondatore dell'etichetta discografica Eglo Records.
Dopo aver pubblicato numerosi EP, singoli e apparizioni live, Shepherd ha presentato il primo album in studio dei Floating Points, Elaenia, nel novembre del 2015,[2] ricevendo dalla critica consensi unanimemente positivi.[3] Ha debuttato nel febbraio 2009 con For You/Radiality (Eglo records) e nel corso del tempo ha consolidato la sua posizione come uno dei personaggi di spicco dell'odierno movimento dance mondiale, guadagnandosi il rispetto dei colleghi, come Theo Parrish, Kyle Hall, Benji B e Ramadanman[4].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]«Nella mia musica ci sono un sacco di sottili cambiamenti - è tipo l'epigenetica della musica, forse.»
Nato a Manchester, Shepherd ha studiato pianoforte alla Chetham's School of Music[5] prima di laurearsi in neuroscienze ed epigenetica alla University College London[6]. La formazione musicale di Shepherd ha inizio durante gli anni della high school: all'inizio, infatti, Shepherd, studiando pianoforte classico, si concentrava principalmente sulla musica classica, e in particolare sui grandi impressionisti francesi (Debussy, Messiaen, Mouray); in quegli anni, il suo insegnante gli fece ascoltare Bill Evans e Kenny Wheeler, e Shepherd ne rimase piacevolmente colpito, al punto che in seguito, spinto dalla musiqué concrete di questi autori, cominciò ad ascoltare artisti come Stockhausen e ad utilizzare l'S950 e il computer Atari contenuti in una piccola stanzetta inutilizzata della sua scuola[7]. A casa, la musica di Shepherd riempiva tutte le stanze, trasformandole in una specie di studio di registrazione improvvisato che permetteva alla sua mente agile e curiosa di esplorare i meandri della musica che amava. C'era una batteria in salotto e un violoncello in cucina, più un groviglio di fili elettrici che riempivano ogni angolo della cosa, per poi portare alla sua camera da letto[8].
Nel 2009, quando ancora era impegnato con i suoi studi, Shepherd trovò il tempo per duettare con Alexander Nut, un dj di Rinse FM, e per formare la Eglo Records, un'etichetta discografica che negli anni 2010 ha avuto grande fortuna, grazie soprattutto agli importanti endorsement di artisti come Fatima, amica, tra l'altro, di Shepherd[9].
Floating Points Ensemble
[modifica | modifica wikitesto]Shepherd, prima di imbarcarsi sul suo nuovo progetto, si è esibito con una versione dal vivo di Floating Points della portata di 16 pezzi, con il nome di Floating Points Ensemble. La band ha vinto un premio per la "Miglior BBC Radio 1 Maida Vale Session".[10]
Progetti
[modifica | modifica wikitesto]Elaenia
[modifica | modifica wikitesto]Elaenia, uscito nel 2015, è l'album-risultato di cinque, lunghi, travagliati anni di lavoro, che Shepherd, oltre che per curare la parte musicale dell'album, ha speso per completare il suo dottorato in neuroscienze[11]. La title track, Elaenia, deriva, verosimilmente, da un sogno[12]: un uccello migratore si allontana dal suo stormo e viene inghiottito dalla foresta, nel modo in cui i nostri atomi vengono assorbiti dal tessuto dell'universo quando moriamo[13]. Potremmo ritrovarci, afferma Shepherd, "reincarnati in una SIM a Singapore, o in uno scarabeo in Scozia". La canzone è stata registrata la mattina seguente, completamente improvvisata. La strumentazione è composta esclusivamente da un piano elettrico Fender Rhodes e da un paio di sintetizzatori eterocliti.
Reflections
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2016 Floating Points ha pubblicato un nuovo cortometraggio/colonna sonora, corredato di nuove canzoni inedite e registrato nel deserto del Mojave in California (l'etichetta è la Pluto Records). Il film, realizzato in collaborazione con la regista Anna Diaz Ortuño, vede la band contestualizzata all'interno di un'incredibile esplorazione sonora dell'ambiente circostante, sotto un immenso cielo desertico[14]. Reflections - Mojave Desert inizia con un giro di accordi suonato su un Rhodes Chroma e registrato con un microfono di prossimità. Nel corso delle riprese, sono stati piazzati numerosi microfoni all'interno del paesaggio, per catturare le naturali grafiche sonore del deserto: l'ondeggiante suono del vento, il richiamo di un uccello, il fruscio dei cespugli, ecc. ecc.
L'Evening Standard, per fare un esempio, non lo classifica come un "continuo" di Elaenia, ma come una "registrazione ambientale"[15].
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- Elaenia (2015)
- Crush (2019)
- Promises (2021) - con Pharoah Sanders & London Symphony Orchestra
- Cascade (2024)
EP
[modifica | modifica wikitesto]- Shadows (2011)
- Vacuum Boogie (2009)
- Kuiper (2016)
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- For Marmish Part II (2016)
- Kuiper (2016)
- Nuits Sonores / Nectarines (2014)
- Sparkling Controversy (2014)
- King Bromeliad / Montparnasse (2014)
- Danger (2011)
- Marilyn (2011)
- Sais (Dub) (2011)
- Post Suite / Almost in Profile (2010) (released under Floating Points Ensemble)
- People's Potential / Shark Chase (2010)
- For You (2009)
- Love Me Like This (2009)
- J&W Beat (2009)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Floating Points, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 27 novembre 2015.
- ^ Andy Kellman, Elaenia - Floating Points | Songs, Reviews, Credits, su allmusic.com, AllMusic, 6 novembre 2015. URL consultato il 10 dicembre 2015.
- ^ Reviews for Elaenia, su Metacritic, CBS Interactive. URL consultato il 17 dicembre 2015.
- ^ (EN) Floating Points, su Ninja Tune. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2018).
- ^ Kate Hutchinson, I DJ, therefore I am: Floating Points on musical experiments and marathon sets, su The Guardian, 29 ottobre 2015. URL consultato il 17 dicembre 2015.
- ^ Stephen Titmus, Floating Points: Extraordinary lengths, su Resident Advisor, 3 novembre 2015. URL consultato il 17 dicembre 2015.
- ^ Jamieson Cox, Talking to Floating Points' Sam Shepherd, neuroscience PhD turned electronic musician, su The Verge, 28 ottobre 2015. URL consultato il 4 giugno 2017.
- ^ Floating Points - Elaenia, su luakabop.com. URL consultato il 4 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
- ^ Floating Points | Biography & History | AllMusic, su AllMusic. URL consultato il 23 maggio 2017.
- ^ eglorecords.com, http://eglorecords.com/author/flopoensemble/ .
- ^ Floating Points - Elaenia :: Le recensioni di OndaRock, in OndaRock. URL consultato il 22 maggio 2017.
- ^ (EN) Floating Points: Elaenia Album Review | Pitchfork, su pitchfork.com. URL consultato il 22 maggio 2017.
- ^ Resident Advisor, Review: Floating Points - Elaenia, in Resident Advisor. URL consultato il 22 maggio 2017.
- ^ (DE) Dieter Teinert, Floating Points - Reflections - Mojave Desert - RE1CD, su deejay.de. URL consultato il 23 maggio 2017.
- ^ (EN) Floating Points – Reflections — Mojave Desert review, in Evening Standard, 30 giugno 2017. URL consultato il 30 giugno 2017.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Floating Points
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su floatingpoints.co.uk.
- Floating Points (canale), su YouTube.
- Floating Points / Floating Points (altra versione), su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Floating Points, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Floating Points, su Bandcamp.
- (EN) Floating Points / Sam Shepherd, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Floating Points, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Floating Points, su SoundCloud.
- (EN) Floating Points, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Floating Points, su Metacritic, Red Ventures.
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