Torbido | |
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Stato | Italia |
Regioni | Calabria |
Lunghezza | 18 km |
Bacino idrografico | 160,34 km² |
Altitudine sorgente | 928 m s.l.m. |
Nasce | Aspromonte, località Stimpato |
Sfocia | Mar Ionio, tra Marina di Gioiosa Ionica e Siderno |
Il fiume Torbido (Trùbbulu o Folèti in dialetto calabrese), è una fiumara del versante ionico della provincia di Reggio Calabria che dà il nome a tutta la valle su cui scorre (vallata del Torbido). Anticamente conosciuto anche come Sagra[senza fonte] (Dal libro: "L'enigma delle arti asittite nella Calabria ultra-mediterranea" di Nik Spatari), Proteriate e Turbolo.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce in località Stimpato, alle spalle del monte San Nicodemo, ai confini tra i comuni di Mammola e di San Giorgio Morgeto. Attraversa il territorio dei comuni di Mammola, Gioiosa Ionica, Grotteria e Marina di Gioiosa Jonica, sfociando infine nel mar Ionio, tra Marina di Gioiosa Ionica e Siderno. Gli affluenti più importanti del Fiume Torbido sono: Torrente Salino, Torrente Macariace, Fiume Chiaro, Fiume Neblà, Fiumara Caturello, Fiumara Zarapotamo e Fiumara Gallizzi.
Il suo percorso nel territorio del comune di Mammola, fino alla confluenza della fiumara Neblà, ricade all'interno del Parco nazionale dell'Aspromonte.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'ampiezza del suo greto, soprattutto nella parte finale, insieme con elementi geologici ed archeologici, hanno avvalorato l'ipotesi, sostenuta da molti studiosi[senza fonte], che un tempo il fiume fosse navigabile. Alcuni ritengono anche che vi si sia svolta la battaglia della Sagra, nella quale i Locresi alleati con i Reggini sconfissero i Crotoniati: la precisa localizzazione sarebbe in prossimità del promontorio dell'antico monastero di Santa Barbara. L'identificazione dell'attuale Torbido con l'antica Sagra è tuttavia ancora dibattuta (si pensa ad esempio anche all'Allaro).
Anticamente, il corso del fiume Torbido costituiva una grande via di comunicazione tra il territorio dl'antica Magna Grecia della Locride e il mar Tirreno: percorrendo il Sentiero dei Greci, attraverso il passo Sella o Seja ("via più breve" in dialetto), passando per il monte San Nicodemo e il passo della Limina, proseguendo il sentiero sul fiume Sciarapotamo nell'altro versante per raggiungere Medma (Rosarno) e Hipponion (Vibo Valentia). Ancora oggi, il letto del fiume Torbido e il passo Sella sono utilizzati, da numerosi escursionisti, amanti della natura, turisti e devoti di San Nicodemo per raggiungere a piedi il Santuario di San Nicodemo e il Passo della Limina, percorrendo l'antico Sentiero dei Greci. Lungo il fiume Torbido, la strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno SS 682 (Gioiosa-Rosarno), poggia su enormi piloni, fino alla galleria Limina.
Lungo il fiume Torbido si trovano importanti siti di interesse archeologico, storico, culturale, artistico e naturalistico che meritano di essere visitati: l'ex Miniera Macariace, la Grancia di San Biagio, il Parco Museo Santa Barbara ex Monastero, la Chiesa di Santo Stefano e la Villa Romana del Naniglio.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Il Torbido, con i suoi numerosi affluenti, è sempre stato un importante fattore di sostegno economico per le popolazioni della Vallata. Le colline che si affacciano sul Torbido sono coltivate ad ulivo, vite e castagno, mentre, più a valle, nei grandi poderi ricavati nel letto del fiume, si coltivano ottime qualità di agrumi ed ortaggi. Lungo le sue rive dell'ampio alveo, caratterizzato dall'enorme quantità di materiale inerte di ghiaia e pietrame, di ottima qualità, che viene usato nell'attività edilizia dell'intero comprensorio.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Zavaglia, Mammola, Frama Sud, Chiaravalle C. 1973.
- Nik Spatari, L'enigma delle arti asittite nella Calabria ultra-mediterranea, Iiriti Editore, Reggio Calabria 2002
- Archivio, Comunità Montana della Limina con sede Mammola.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Battaglia della Sagra, su locriantica.it.