Filippo Calendario (... – Venezia, dopo il 16 aprile 1355) è stato un architetto, scultore e armatore italiano.
Viene citato per la prima volta il 2 maggio 1340 come Philippus Calandarius taiapetra sancti Samuelis. Detto per la sua attività tajapietra, anche noto col cognome di Calandario, operò a Venezia nel cantiere della ricostruzione di Palazzo Ducale, che sarebbe stato avviato attorno al 1340. Era proprietario di alcune navi usate per il trasporto di blocchi di pietra: venne più volte multato per non aver adempiuto a degli impegni presi con la magistratura competente alla costruzione dei moli lungo i lidi. Arrestato nel gennaio 1355, processato il 16 aprile, morì impiccato in quanto aveva preso parte alla congiura ordita dal doge Marino Faliero come organizzatore della stessa.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CALENDARIO, Filippo, su treccani.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lionello Puppi, CALENDARIO, Filippo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 16, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- Wolfgang Wolters, Scultura veneziana gotica (1300-1460), Venezia, Alfieri, 1976, pp. 41-48.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Calendàrio, Filippo, detto Taiapietra, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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