Filippo Beroaldo (Bologna, 1453 – 1505) è stato un umanista e filologo italiano. È detto il Vecchio per distinguerlo dal suo parente Filippo Beroaldo il Giovane.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Professore di retorica e filosofia presso l'Università di Bologna dal 1479, è celebre soprattutto come commentatore di Apuleio e precettore del figlio di un suo cugino, Filippo Beroaldo il Giovane. Una sua raccolta di testi di Agricoltura del 1503, che oltre a Columella, conteneva le opere di Varrone, Catone e Rutilio Palladio, ebbe un grande successo a livello europeo.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rivista I tempi della terra, su itempidellaterra.org. URL consultato il 17 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2019).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Filippo Beroaldo il Vecchio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filippo Beroaldo il Vecchio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Filippo Beroaldo il Vecchio, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Myron Gilmore, BEROALDO, Filippo, senior, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 9, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1967.
- Opere di Filippo Beroaldo presso la Biblioteca Nazionale del Portogallo
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51797072 · ISNI (EN) 0000 0001 2132 8804 · SBN SBLV310736 · BAV 495/500 · CERL cnp01231491 · LCCN (EN) n85823171 · GND (DE) 118656589 · BNF (FR) cb12515577p (data) · J9U (EN, HE) 987007297653505171 · CONOR.SI (SL) 196196195 |
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