Il filellenismo («l'amore per la cultura greca») è stato un movimento culturale e intellettuale di primo piano nell'Europa romantica del XIX secolo che portò europei, come Lord Byron, a sostenere l'indipendenza greca dall'Impero ottomano. Byron, oltre a sacrificare la sua vita nell'assedio di Missolungi, fornì una concreta assistenza agli insorti mettendo a disposizione diverse navi da guerra che si rivelarono utili nella guerra contro i turchi nel 1820.
Nel tardo XIX secolo, i sostenitori del movimento del filellenismo erano in gran parte esponenti parte del movimento europeo del classicismo, un campo che stava subendo una crescente frattura fra l'approccio antropologico e quello classicista allo studio della Grecia antica.
L'eredità del filellenismo
[modifica | modifica wikitesto]Nel periodo di reazione e repressione politica che seguì alla caduta di Napoleone Bonaparte, quando la mentalità liberale della coltivata e prosperosa classe borghese della società europea ritrovò gli ideali romantici rivoluzionari del 1789-92 repressi dalla restaurazione dei vecchi regimi, l'idea di ricreare uno Stato greco in quei territori che risultavano "santificati" nella concezione che i borghesi del tempo avevano dell'antichità (che si riflette anche negli arredi dei propri salotti e nel contenuto delle librerie) offrì loro un ideale per cui combattere, ad una distanza romantica. In queste condizioni, la rivolta greca costituiva una fonte di ispirazione ed aspettative che non avrebbero mai potuto essere effettivamente soddisfatte, deludendo ciò che Paul Cartledge chiamò "l'auto-identificazione vittoriana con la gloria che fu la Grecia".
Un altro importante argomento di interesse per la cultura greca alla fine del XIX secolo è stato l'oscuro filosofo scita Anacarsi. La nuova rilevanza di Anacarsi fu innescata dall'opera di fantasia Viaggi di Anacarsi il Giovane in Grecia (1788) di Jean-Jacques Barthélemy, un diario di viaggio immaginario, uno dei primi romanzi storici, che uno studioso moderno alla fine del XVIII secolo ha definito "l'enciclopedia del nuovo culto dell'antichità". Questa opera ebbe un forte impatto sulla crescita del filellenismo in Francia: il libro conobbe molte edizioni, fu ristampato negli Stati Uniti d'America, e fu tradotto in tedesco ed in altre lingue, dando spunto ad imitazioni in tutto il XIX secolo.
Nella cultura tedesca, la prima fase del filellenismo può essere rintracciata nella carriera e negli scritti di Johann Joachim Winckelmann (uno degli inventori della storia dell'arte), Friedrich August Wolf (che inaugurò i moderni corsi di studi omerici con i suoi Prolegomena nel 1795) ed il burocrate illuminato Wilhelm von Humboldt. Negli Stati tedeschi, l'ossessione privata con l'antica Grecia aveva assunto forme pubbliche, istituzionalizzando un ethos filelleno di élite attraverso la creazione del Gymnasium, e rendendo possibile, in due occasioni, a nobili principi tedeschi filelleni all'oscuro della realtà greca contemporanea, di atteggiarsi a sovrani greci.[1]
Nell'Ottocento italiano, il filellenismo, cioè l'appoggio alla rivolta contro il dominio ottomano, trovò un decisivo sostegno nella rivista fiorentina «L'Antologia» di Giovan Pietro Vieusseux. Non mancarono, tra i letterati italiani, quanti stabilirono un parallelismo tra il Risorgimento greco e quello italiano.
Tra gli aspetti più notevoli del filellenismo ottocentesco vi fu l'interesse per la poesia popolare della Grecia moderna.[2]
Tra i relativisti storici moderni, l'eredità classica è solo un aspetto della visione della Grecia che viene immaginata come ancestrale. Nel libro di Nikos Dimou, L'infelicità di essere greci[3], vi è la percezione che il desiderio proiettato dall'Occidente filellenico verso i greci moderni a vivere all'altezza del glorioso passato dei loro antenati è sempre stato un peso per gli stessi greci.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La storia del filellenismo pedagogicamente conservativo nell'alta cultura accademica tedesca è stato esaminato nell'opera di Suzanne L. Marchand, Down from Olympus: Archaeology and Philhellenism in Germany, 1750-1970, Princeton University Press, 1996.
- ^ (EN) Suzanne L. Marchand, Down from Olympus: Archaeology and Philhellenism in Germany (1750-1751), Princeton University Press, 2003, p. 3, ISBN 0-691-11478-1. URL consultato il 30 gennaio 2009.
- ^ Η δυστυχία του να είσαι Έλληνας, 1975.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Thomas Cahill, Sailing the Wine-Dark Sea: Why the Greeks Matter, Nan A. Talese, 2003.
- (FR) Stella Ghervas, Le philhellénisme d'inspiration conservatrice en Europe et en Russie, in Peuples, Etats et nations dans le Sud-Est de l'Europe, Bucarest, Anima, 2004.
- (FR) Stella Ghervas, Le philhellénisme russe : union d'amour ou d'intérêt?, in Regards sur le philhellénisme, Genève, Mission permanente de la Grèce auprès de l'ONU, 2008.
- (FR) Stella Ghervas, Réinventer la tradition. Alexandre Stourdza et l'Europe de la Sainte-Alliance, Paris, Honoré Champion, 2008.
- (FR) Emile Malakis, French travellers in Greece (1770-1820): An early phase of French Philhellenism, 1925.
- (EN) Suzanne L. Marchand, Down from Olympus : Archaeology and Philhellenism in Germany, 1750-1970, 1996.
- (EN) M. Byron Raizis, American poets and the Greek revolution, 1821-1828;: A study in Byronic philhellenism, Institute of Balkan Studies, 1971.
- (EN) William St Clair, That Greece Might Still Be Free: The Philhellenes in the War of Independence, Open Book Publishers, 2008, ISBN 978-1-906924-00-3.
- Arnaldo Di Benedetto, Motivi filellenici nella letteratura italiana del sec. XIX, in Tra Sette e Ottocento. Poesia, letteratura e politica, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1991, pp. 165-81.
- Arnaldo Di Benedetto, Le rovine d'Atene»: letteratura filellenica in Italia tra Sette e Ottocento, in Dal tramonto dei Lumi al Romanticismo. Valutazioni, Modena, Mucchi, 2000, pp. 243–76.
- (IT) Arnaldo Di Benedetto, Filellenismo letterario al femminile: Angelica Palli e Massimina Fantastici Rosellini, in L'Adriatico: incontri e separazioni (XVIII-XIX secolo), Atti del Convegno internazionale di studi, Corfù, 29-30 aprile 2000, a cura di Francesco Bruni e Chryssa Maltezou, Venezia-Atene, Istituto Veneto di scienze lettere ed arti-Istituto Ellenico di studi bizantini e postbizantini-Università dello Ionio (Corfù), 2011, pp. 273–85.
- (EN) Terence J. B Spencer, 1973. Fair Greece! Sad relic: Literary philhellenism from Shakespeare to Byron, su deniseharveypublisher.gr.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- filellenismo, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) Filellenismo, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) philhellene, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 61142 · LCCN (EN) sh85100745 · BNF (FR) cb121060242 (data) · J9U (EN, HE) 987007541279605171 |
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