La fiber art è una corrente artistica nata nel Novecento i cui esponenti sfruttano fibre tessili, tessuti o filati. Le opere di fiber art privilegiano l’aspetto artistico e decorativo rispetto a quello pratico, e il loro significato risiede nei materiali stessi e nel lavoro manuale dell’artista che le ha create.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine fiber art venne coniato da curatori e storici dell’arte per descrivere le creazioni degli artisti-artigiani emersi dopo la seconda guerra mondiale, periodo in cui accrebbe la produzione di "tessuti artistici". Durante gli anni cinquanta, gli artisti che si servivano di fibre tessili, argilla, e, più in generale, di materiali tipici dell’artigianato a scopo non funzionale iniziarono a ottenere maggiori riscontri.[1]
Durante gli anni sessanta e settanta, avvenne una rivoluzione nell’ambito della fiber art.[2] Infatti, oltre a servirsi della pratica della tessitura, i suoi esponenti iniziarono a sfruttare altre tecniche fino a quel momento inedite come l’annodatura, l’attorcigliamento, l’intreccio, l’arrotolamento, la pieghettatura, e la legatura, delle fibre di tessuto. Inoltre, gli artisti della corrente iniziarono a creare opere che potevano essere appese e che potevano costituire delle vere e proprie installazioni di "due o tre dimensioni, piatte o volumetriche, alte o in miniatura, non oggettive o figurative, e rappresentative o di fantasia".[1] A conferma della notorietà raggiunta dalla fiber art, vi fu la nascita del 62 Group of Textile Artists, una cooperativa composta da artisti britannici attiva a partire dagli anni sessanta. Secondo alcuni, il movimento femminista contribuì alla fortuna della fiber art: dal momento che le donne si erano sentite fino a quel momento relegate alla sfera domestica e alla tessitura, i moti femministi dell’epoca vennero considerati dalle artiste l’occasione ideale per riutilizzare le fibre tessili a fine creativo ed esprimere dissenso verso la condizione di lavoro femminile. Molti di quelli che sono considerati i nomi di punta della fiber art sono donne.[2][3]
A partire dagli anni ottanta, le creazioni della fiber art divennero sempre più concettuali e postmoderne. In tale fase, gli artisti del movimento iniziarono a sperimentare l’uso di nuove tecniche e materiali, così come a focalizzarsi su tele che “affrontano questioni culturali come: il femminismo di genere; la domesticità e i compiti ripetitivi legati al lavoro delle donne; la politica; le scienze comportamentali; determinati concetti sulla morbidezza dei materiali, la loro permeabilità, la drappeggiabilità della fibra, e così via."[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Lois F. Lunin, Library Trends, University of Illinois, 1990, pp. 697-716.
- ^ a b (EN) California and the Fiber Art Revolution, su digitalcommons.unl.edu. URL consultato il 10 giugno 2021.
- ^ (DE) Nikola Langreiter, Regionale Zivilgesellschaft in Bewegung - Cittadini innanzi tutto, Folio, 2012, pp. 183-204.
- ^ (EN) Critical Issues in Tapestry (PDF), su americantapestryalliance.org. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014).
Voci correlate
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