Falcone di Benevento (Benevento, 1070 circa – 1144 circa) è stato uno storico longobardo, notaio e giudice della curia pontificia a Benevento durante il dominio papale e autore del Chronicon Beneventanum.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque probabilmente a Benevento da un'altolocata famiglia di origine longobarda. Nella sua città svolse l'attività di notaio (dal 1107) e poi anche di segretario del Sacro Palazzo e dal 1133, come precisa egli stesso nella sua Cronaca, di giudice; studi recenti escludono che fosse un ecclesiastico[1][2].
Opera
[modifica | modifica wikitesto]Fu un importante cronachista per gli anni tra il 1102 ed il 1144 nel Mezzogiorno. La sua opera, il Chronicon Beneventanum, di cui è andato perduto l'inizio e, probabilmente, anche la fine, racconta in forma annalistica la storia di Benevento e, dal 1127, dell'ascesa di Ruggero II di Sicilia tra le potenze dell'epoca. È abbastanza affidabile in quanto testimone oculare, ma dalla parte dei longobardi e dei beneventani che, da oltre un secolo, avevano visto crescere la potenza dei normanni.
La sua posizione nella società del tempo e la sua visione storiografica sono state così sintetizzate da Fulvio Delle Donne:
«Falcone è stato spesso considerato il campione della fazione longobarda che lotta contro il tentativo normanno di instaurare il proprio predominio. Ma, forse, è più opportuno considerare la cronaca di Falcone come un'opera che vuole descrivere i tentativi di Benevento di rendersi autonoma sia dalla troppo stringente autorità papale, sia dalle ingerenze normanne. Falcone appartiene senz'altro alla fazione filopapale ed antinormanna, e, anche se con qualche oscillazione, nel corso della sua cronaca osserva gli eventi dal proprio angolo prospettico. Egli appartiene a un ceto nobiliare geloso delle proprie antiche tradizioni, da difendere innanzitutto dal pericolo insito nelle incursioni normanne, ma anche dalle spinte sovvertitrici della fazione "popolare", ovvero "borghese", che cercava l'accordo con i Normanni, che […] rendevano difficili e pericolosi i commerci.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Falcone Di Benevento, Cronaca (testo originale latino con traduzione italiana a fronte), Introduzione, traduzione e note di Vito Lo Curto, Collana di testi storici medioevali, n. 21, Cassino, Francesco Ciolfi, aprile 2016, ISBN 9788886810845.
- Antonio Pagano, Di Falcone Beneventano e della sua Cronaca, Napoli: S. I.E. M., 1927.
- Elena Gervasio, Falcone Beneventano e la sua cronaca, in Bullettino dell'Istituto Storico Italiano e Archivio Muratoriano, n. 54, 1939, pp. 1-129.
- John Julius Norwich, Il Regno del Sole 1130-1194. Mursia: Milano 1971 (ed. orig. The Kingdom in the Sun 1130-1194. Longman: Londra 1970).
- (EN) Graham A. Loud, The Genesis and the Context of the Chronicle of Falco of Benevento, «Anglo-Norman Studies» XV, 1993, pp. 186 e ss.
- Edoardo D'Angelo, Studi sulla tradizione del testo di Falcone Beneventano, «Filologia Mediolatina», 1 (1994), pp. 129–81;
- Edoardo D'Angelo, Giuseppe del Re's "Critical" Edition of Falco of Benevento's Chronicle, «Anglo-Norman Studies » XVI, 1994, pp. 75–81.
- Fulvio Delle Donne, Coscienza urbana e storiografia cittadina. A proposito di una nuova edizione del "Chronicon" di Falcone di Benevento, in Studi Storici, anno 40, n. 4, Fondazione Istituto Gramsci, ott.-dic. 1999, pp. 1127-1141.
- Errico Cuozzo-Edoardo D'Angelo e Edoardo D'Angelo, Falcone Beneventano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 44, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1994, pp. 321–325. URL consultato il 14 dicembre 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Falcone Beneventano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Falcone Beneventano, su ALCUIN, Università di Ratisbona.
- Falcone di Benevento ed il Chronicon Beneventanum (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2007)..
- (LA) Chronicon Beneventanum, su The Latin Library.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 203898091 · ISNI (EN) 0000 0000 6130 0235 · SBN MILV212270 · BAV 495/15459 · CERL cnp00165785 · LCCN (EN) no99068413 · GND (DE) 100941095 · BNE (ES) XX5339511 (data) · BNF (FR) cb14462954j (data) · J9U (EN, HE) 987007429682205171 |
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