F 19 | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di piccola crociera |
Classe | F |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Odero, Sestri Ponente |
Impostazione | 23 settembre 1915 |
Varo | 10 marzo 1918 |
Entrata in servizio | 24 aprile 1918 |
Radiazione | 2 giugno 1930 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 319 t |
Dislocamento in emersione | 262 t |
Lunghezza | 46,5 m |
Larghezza | 4,22 m |
Pescaggio | 3,1 m |
Profondità operativa | 40 m |
Propulsione | 2 motori Diesel FIAT da 700 CV 2 motori elettrici Savigliano da 500 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 8 nodi |
Velocità in emersione | 12,5 nodi |
Autonomia | in emersione 1300 miglia nautiche a 9,3 nodi o 912 mn a 12,5 nodi in immersione 139 mn a 1,5 nodi o 8 mn a 8 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 24 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento |
|
Note | |
Motto | Cor Patriae sub undis[1] |
dati tratti da www.betasom.it e www.xmasgrupsom.com | |
voci di sommergibili presenti su Teknopedia |
L’F 19 è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Una volta operativo, fu destinato alla Flottiglia Sommergibili di Ancona, prendendo però base a Venezia[2].
Al comando del tenente di vascello Gaetano Sansone, effettuò 9 missioni belliche in acque costiere avversarie[2].
Il 15 novembre 1918 prese possesso di Umago[2].
Nel primo dopoguerra fu impiegato in aree non ancora smobilitate[2].
Fu poi trasferito al Comando Marittimo di Napoli, venendo impiegato nell'addestramento[2].
Posto in riserva nel 1928, fu radiato due anni più tardi[2] ed avviato alla demolizione.