Euodice Reichenbach, 1862 è un genere di uccelli della famiglia degli Estrildidi[1].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Al genere vengono ascritte due specie[1]:
- Euodice cantans - becco d'argento
- Euodice malabarica - becco di piombo
Per lungo tempo, il becco d'argento ed il becco di piombo sono stati ascritti al genere Lonchura in virtù della somiglianza morfologica con le munie del sud-est asiatico, al limite venendo classificati in un sottogenere a sé stante, vale a dire proprio Euodice[2]. Spesso, becco d'argento e becco di piombo sono stati inoltre considerati come due sottospecie di un'unica specie, in quanto oltre ad essere assai simili fra loro essi si ibridano facilmente e naturalmente nelle zone in cui vengono a contatto, dando progenie nella massima parte dei casi fertile[3].
Attualmente, tuttavia, becco d'argento e becco di piombo vengono considerate due specie separate, sebbene molto affini, e a loro volta formano un proprio clade (affine ad altri generi come Lonchura e Lemuresthes) basale rispetto agli altri estrildidi africani ed asiatici[4][5][6][7][8].
Distribuzione ed habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le due specie del genere Euodice sono diffuse in un areale piuttosto vasto, che comprende gran parte dell'Africa subsahariana (eccezion fatta per le aree di foresta pluviale), della penisola arabica e del subcontinente indiano.
Si tratta di uccelli amanti dei climi secchi e delle aree aperte, pertanto si trova nelle aree di savana e nelle praterie scarsamente alberate, anche semidesertiche.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di piccoli uccelli dall'aspetto robusto e dal becco grosso e forte dalla colorazione grigio-perlacea dall'aspetto vagamente metallico, da cui derivano i nomi comuni di ambedue le specie: la colorazione è bruno-grigiastra nella specie asiatica, mentre nella specie africana essa tende maggiormente al bruno: nel complesso le due specie sono estremamente simili e facilmente confondibili l'una con l'altra, tuttavia il becco d'argento presenta codione nero, mentre nel becco di piombo esso è bianco.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli diurni e gregari, che passano la maggior parte del tempo fra i rami bassi o al suolo alla ricerca del cibo, che è rappresentato da piccoli semi che vengono spezzati col forte becco.
La riproduzione coincide coi periodi piovosi, cosicché i nidiacei (che nascono in grossi nidi sferici costruiti da ambedue i genitori) possano disporre di una maggiore quantità di cibo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.
- ^ Paynter, R. A. Jr., Check-list of birds of the World, XIV, Museum of Comparative Zoology, 1968, p. 368.
- ^ Harrison, C. J. O., The taxonomic status of the African Silverbill Lonchura cantans and Indian Silverbill L. malabarica, in Ibis, vol. 106, n. 4, 1964, p. 462–468, DOI:10.1111/j.1474-919X.1964.tb03727.x.
- ^ Arnaiz-Villena A., Ruiz-del-Valle V., Gomez-Prieto P., Reguera R., Parga-Lozano C., Serrano-Vela J.I., Estrildinae Finches (Aves, Passeriformes) from Africa, South Asia and Australia: a Molecular Phylogeographic Study (PDF), in The Open Ornithology Journal, n. 2, 2009, p. 29-36, DOI:10.2174/1874453200902010029. URL consultato il 25 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2020).
- ^ Sibley C. G., Monroe B. L., Distribution and Taxonomy of Birds of the World, Yale University Press, 1990.
- ^ Payne, R. B. & Sorenson, M. D., Museum collections as sources of genetic data (PDF), in Bonner zoologische Beitrage, vol. 51, 2002, pp. 97–104 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
- ^ Güttinger, Hans Rudolf, Zur Evolution von Verhaltensweisen und Lautäußerungen bei Prachtfinken (Estrildidae), in Zeitschrift für Tierpsychologie, vol. 27, n. 9, 1970, p. 1011–1075, DOI:10.1111/j.1439-0310.1970.tb01917.x.
- ^ Baptista L.F., Lawson R., Visser E., Bell D. A., Relationships of some mannikins and waxbills in the estrildidae, in Journal für Ornithologie, vol. 140, n. 2, 1999, p. 179–192, DOI:10.1007/BF01653597.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Euodice
- Wikispecies contiene informazioni su Euodice