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Escobedieae Benth., 1846 è una tribù di piante parassite (o semiparassite), spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orobanchaceae.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Escobedia Ruiz & Pav, 1794 il cui nome è stato dato in onore dell'amministratore coloniale spagnolo Jorge Escobedo (ca. 1755 - ca. 1808).[2][3]
Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico inglese George Bentham (22 settembre 1800 – 10 settembre 1884) nella pubblicazione "Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis (A.P. de Candolle & A.L.P.P. de Candolle) - 10: 189, 336. 8 Apr 1846" del 1846.[4][5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]- Il portamento delle specie di questa tribù è erbaceo sia annuale che perenne, ma sono presenti anche portamenti arbustivi (Alectra fruticosa) o suffruticoso con radici legnose subterranee (Pseudomelasma) oppure simile a viticci (Vellosiella). In Escobedia le radici sono gialle. La superficie degli steli può essere ricoperta da peli ispidi e ritorti o anche densamente tomentosa.[1][6]
- Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto; alternato nell'infiorescenza. Sono sessili o subsessili (specialmente nella parte distale della pianta) o brevemente picciolate. La lamina ha delle forme da lineari-lanceolate (o lineari-ovoidi) a ampiamente o strettamente lanceolate; la base può essere da acuta, cuneata, arrotondata a cordata; i margini possono essere da subinteri o crenati a sparsamente dentati.
- Le infiorescenze sono dei racemi frondosi. I fiori, posizionati all'ascella delle foglie (generalmente a coppie), sono sessili o brevemente pedicellati. Possono essere presenti delle brattee simili a scaglie.
- I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri (i verticilli del perianzio hanno 5 elementi).
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
- x K (5), [C (2 + 3), A 2 + 2], G (2), supero, capsula.
- Il calice è gamosepalo con forme campanulate (o anche spatiformi, imbutiformi o tubolari) terminante con 5 lobi generalmente triangolari e acuti. In Magdalenaea è diviso nella metà superiore in 4 lobi acuti. La superficie è percorsa da 10 venature longitudinali con pubescenza varia: da glabra a cigliata sulle venature o sui margini dei lobi.
- La corolla gamopetala imbutiforme è rigonfia nella parte distale e termina con 5 lobi per lo più patenti, a volte allungati o troncati. In alcune specie è subruotata, in altre è ricurva; in altre ancora è fortemente bilabiata con il labbro superiore a forma di casco e quello inferiore trilobato e più piccolo. In Escobedia il tubo è snello ed è lungo oltre 12 cm. La corolla può essere densamente pubescente per peli ghiandolari. Il colore della corolla varia da bianco-crema, giallo a arancio forte con venature rosse
- L'androceo è formato da 4 stami didinami, normalmente inclusi nella corolla. I filamenti sono adnati alla base della corolla. Le antere sono formante da due teche uguali da apicolate a mucronate. La deiscenza è mediante due fessure longitudinali. Le sacche polliniche sono divergenti con granuli pollinici spesso tricolporati.
- Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati) ed ha un ovario supero biloculare (a volte ineguali) con forme da ovoidi a globose. La placentazione è assile (con placente indivise) o parietale (con placente divise e libere). Gli ovuli sono numerosi per ogni loculo e hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[7] Lo stilo, a forma di cavallo è ricurvo, altre volte è filiforme, ed ha uno stigma bifido clavato; può essere fortemente peloso (in Vellosiella è diviso in 4 parti). Il disco nettarifero se presente è posizionato attorno alla base dell'ovario.
- Il frutto è una capsula loculicida. I semi sono numerosi fusiformi, con forme da lineari a clavati, snelli e troncati. La superficie apicale può essere ricoperta da una struttura reticolare.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) o il vento (impollinazione anemogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'habitat delle specie di questa tribù è principalmente tropicale con distribuzione cosmopolita (Africa, Asia e America; molte specie sono distribuite in Brasile).
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Orobanchaceae), caratterizzata soprattutto da specie semiparassite, parassite o oloparassite, comprende circa 60 generi con oltre 1700 specie[6][8] (altre fonti indicano 99 generi con 2060 specie[9]) con una distribuzione cosmopolita. La tribù Escobedieae è una delle 10 tribù nella quale è divisa la famiglia.[1]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]I generi di questa tribù tradizionalmente erano stati posti nella famiglia Scrophulariaceae s.l.; attualmente in seguito ad analisi cladistiche basate sulle caratteristiche del DNA è stata rivista la posizione tassonomica del gruppo e inserita nella famiglia Orobanchaceae. L'attuale circoscrizione della tribù probabilmente è da perfezionare. Studi recenti[10] hanno suddiviso la famiglia in 6 cladi. Alcuni generi di questa voce appartengono al "clade VI" (Alectra, Escobedia, Melasma e Vellosiella).[10] Altri Autori assegnano in via provvisoria i generi Nothochilus e Physocalyx alla tribù Buchnereae.[11]
Composizione della tribù
[modifica | modifica wikitesto]La tribù comprende 8 generi e circa 80 specie:[1][11]
Genere | Numero specie | Distribuzione |
---|---|---|
Alectra Thunb., 1784 |
40 | America tropicale, Africa (Madagascar) e Asia |
Escobedia Ruiz & Pav., 1794 |
circa 15 | America tropicale |
Magdalenaea Brade, 1935 |
Una specie: Magdalenaea limae Brade |
Brasile |
Melasma P.J. Bergius, 1767 |
20 | Habitat tropicali dell'Africa e dell'America |
Nothochilus Radlk., 1889 |
Una specie: Nothochilus coccineus Radlk. |
Brasile |
Physocalyx Pohl, 1827 |
2 | Brasile |
Pseudomelasma Eb. Fischer, 1996 |
Una specie: Pseudomelasma pedicularioides (Baker) Eb. Fischer |
Madagascar |
Vellosiella Baill., 1887 |
2 - 3 | Brasile |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Kadereit 2004, pag. 411.
- ^ BRJBN, pag. 571.
- ^ La web de las biografias, su mcnbiografias.com, p. Escobedo y Alarcón, Jorge. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 21 ottobre 2016.
- ^ a b c Judd 2007, pag. 496.
- ^ Musmarra 1996.
- ^ Strasburger 2007, pag. 850.
- ^ Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 3 settembre 2016.
- ^ a b Bennet 2006, pag. 1043.
- ^ a b Olmstead 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca digital del Real Jardin Botanico de Madrid (PDF), p. 57. URL consultato il 22 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).
- Joel R. McNeal, Jonathan R. Bennett, Andrea D. Wolfe & Sarah Mathews, Phylogeny and origins of holoparasitism in Orobanchaceae (PDF), in American Journal of Botany, vol. 100, 2013, pp. 971-983.
- Jonathan R. Bennett & Sarah Mathews, Phylogeny of the parasitic plant family Orobanchaceae inferred from phytochrome A, in American Journal of Botany, vol. 93, 2006, pp. 1039-1051.
- Daniel L. Nickrent & Lytton J. Musselman, Introduction to Parasitic Flowering Plants, in The Plant Health Instructor, 2004. URL consultato il 22 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
- Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
- Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales, 2012.
- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p. 411.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, p. 852, ISBN 88-7287-344-4.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 496, ISBN 978-88-299-1824-9.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Escobedieae Crescent Bloom Database