Enzo Plazzotta (nome completo Enzo Mario Plazzotta) (Mestre, 29 maggio 1921 – Londra, 12 ottobre 1981) è stato uno scultore italiano trasferitosi in Inghilterra.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da una famiglia originaria di Treppo Carnico, nel 1927 si trasferì con la madre vedova a Gemonio.[1]
Studiò inizialmente architettura e scultura all'università di Venezia, specializzandosi quindi in scultura all'Accademia di Brera a Milano, sotto la guida di Francesco Messina.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo costrinse ad interrompere gli studi. Arruolato, partecipò con un reggimento di bersaglieri nelle campagne in Nordafrica e fu insignito della medaglia d'argento al valor militare.[1] Tornato in Italia, dopo la caduta del regime fascista del 1943 si unì alla Resistenza sul Lago Maggiore[2]. Divenne capo partigiano con il nome di Selva nella Brigata Cesare Battisti a Verbania, dove funse da collegamento con le forze alleate.[1]
Dopo la guerra, tornò ai suoi studi a Brera, questa volta sotto l'egida di Giacomo Manzù.[3].
Nel 1947 gli fu commissionato un monumento quale ringraziamento dell’Italia liberata ai reparti speciali inglesi. Dopo essersi recato si a Londra per presentare l'opera, decise di trasferirsi definitivamente in Inghilterra. Mantenne sempre i rapporti con l'Italia e nel 1967 aprì uno studio a Pietrasanta, in Toscana, dove si trovava una fonderia che utilizzò per le sue opere in bronzo.[1]
È ricordato soprattutto per lo studio del movimento, in particolare delle forme umane, dei danzatori e dei cavalli. Molti ballerini frequentavano il suo studio e Plazzotta realizzò i bronzi di celebri danzatori quali Margot Fonteyn, Rudol'f Nureev, Nadia Nerina e Anthony Dowell. Fu molto apprezzato anche come ritrattista ed eseguì ritratti ad attori famosi come Peter Ustinov e Robert Powell.[1]
Pur lavorando soprattutto il bronzo, fu artista versatile che utilizzò mezzi e materiali molto diversi, tra cui oro e argento, cera, argilla o marmo. Si cimentò anche nella stampa, producendo una serie di trentanove acqueforti di eccezionale valore.[1]
Molte delle sue state adornano le strade di Londra o di località inglesi, ma ebbe successo anche altrove. Alcune sue opere si trovano in Australia, in Svizzera, in Vaticano. Sperimentò anche sculture di grandi dimensioni e molte sono esposte negli Stati Uniti: a Omaha in Nebraska, alla università di Stanford in California e alla Università Cattolica di Washington.[1][3]
Nel 1977 fu insignito del titolo onorifico di cavaliere ufficiale a riconoscimento dei servizi da lui resi all’arte italiana.
Il 12 ottobre 1981, all’età di sessant’anni, Plazzotta morì a Londra mentre stava portando a termine una grande scultura intitolata “Homage to Leonardo da Vinci. Vitruvian Man” (Omaggio a Leonardo da Vinci. L’uomo di Vitruvio). L'opera fu ultimata da un suo assistente e nel 1984 fu collocata nella piazza londinese di Belgrave Square.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Le opere esposte al pubblico comprendono:
- Camargue Horses, Waterside Terrace, Barbican Centre, Londra
- The Crucifixion, giardini del College dell'Abbazia di Westminster[4]
- Homage to Leonardo, Belgrave Square, Londra
- Jeté (1975), Millbank (all'angolo tra i numeri 46-57), Westminster, Londra (ispirato dal danzatore britannico David Wall).
- The Hand of Christ, di fronte alla Biblioteca Dinand del College of the Holy Cross, Worcester, Massachusetts[5]
- The Helmet (1964), parco del priorato di Lewes; commissionato da sir Tufton Beamish [6]
- Two Brothers - Boys Town, Nebraska[7]
- Young Dancer, Royal Opera House, Bow Street, Londra.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Enzo Plazzotta, una vita per la scultura, su treppocarnico.org. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ (EN) Enzo Plazzotta, 1921-1981, su plazzotta.co.uk. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ a b (EN) Bollini, Martina, This Day in History: October 12, su italianartsociety.org. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ (EN) Enzo Plazzotta, su Westminster Abbey. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ (EN) USA - Education - Holy Cross College, su gettyimages.com.au. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ (EN) The Helmet, su publicsculpturesofsussex.co.uk. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ (EN) Two Brothers - Boys Town, NE - Figurative Public Sculpture on Waymarking.com, su waymarking.com. URL consultato il 27 maggio 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enzo Plazzotta
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