Enzo Bentivoglio | |
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Marchese di Gualtieri | |
In carica | 1619 - 1634 |
Predecessore | Ippolito I Bentivoglio |
Successore | Camera Ducale Estense |
Marchese di Scandiano | |
In carica | 1634 - 1639 |
Predecessore | Camera Ducale Estense |
Successore | Cornelio II Bentivoglio |
Nascita | Ferrara, 1575 circa |
Morte | Roma, 25 novembre 1639 |
Sepoltura | Chiesa di San Maurelio Vescovo e Martire |
Dinastia | famiglia Bentivoglio |
Padre | Cornelio I Bentivoglio |
Madre | Isabella Bendidio |
Consorte | Caterina Martinengo |
Figli | Cornelio Beatrice |
Religione | Cattolicesimo |
Enzo Bentivoglio (Ferrara, 1575 circa[1][2] – Roma, 25 novembre 1639) figlio di Cornelio Bentivoglio e di Isabella Bendidio. Marchese di Gualtieri dal 1619 al 1634. Marchese di Scandiano dal 1634 al 1639.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Enzo nacque probabilmente a Ferrara, da Cornelio e da Isabella Bendidio nel 1578.
Negli studi ricevette un’educazione nelle lettere, nelle arti e negli esercizi cavallereschi.
A seguito della devoluzione di Ferrara del 1598, il marchese Ippolito I Bentivoglio, fratellastro di Enzo, seguì il duca Cesare d'Este a Modena nella sua veste di comandante delle milizie estensi; Enzo, insieme ai fratelli Guido e Giovanni invece rimase a Ferrara, mantenendo ugualmente buoni rapporti con Casa d’Este.
Enzo Bentivoglio venne chiamato da papa Clemente VIII a far parte dei consiglieri cittadini e in tali ordini mantenne sempre posizioni di rilievo.
Nel 1601 fu promotore a Ferrara dell'Accademia degli Intrepidi e l'anno successivo, il 10 maggio, sposò Caterina (?-luglio 1638[3]), figlia di Francesco Martinengo Colleoni e di Beatrice Langosco.[4]
Nel 1608 fu per la comunità ferrarese ambasciatore a Roma. Nello stesso anno si offrì di bonificare le valli e i terreni ferraresi tra il Po e il Tartaro, fino ai confini con i territori veronesi e mantovani. Papa Paolo V il 17 febbraio 1609 autorizzò l'opera di bonifica che durò decenni e fu molto dispendiosa. Enzo Bentivoglio per finanziare l'opera istituì su concessione papale un monte di pietà.
Nel biennio 1613–1615 fece costruire un convento per i padri cappuccini e nel 1619 successe al fratellastro Ippolito Bentivoglio nel governo del marchesato di Gualtieri. Come suo padre Cornelio e come il fratellastro anche Enzo s'impegnò nel rendere la città di Gualtieri un importante centro del manierismo.
Nel 1620 gli Este gli concessero la cittadinanza modenese, e nel 1634 permutò il marchesato di Gualtieri con il marchesato di Scandiano. Nel feudo di Scandiano la famiglia Bentivoglio restaurò la rocca dei Boiardo iniziando i lavori per completarla, che tuttavia non ebbero seguito.[5]
Enzo Bentivoglio, che fu uomo di lettere e poeta, morì a Roma il 25 novembre 1639 e venne sepolto a Ferrara nella chiesa di San Maurelio Vescovo e Martire.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Da Caterina Martinengo ebbe i seguenti figli[6]:
- Cornelio, quarto marchese di Scandiano 1639-1643
- Beatrice, sposò il 4 dicembre 1627[7] Ascanio Pio di Savoia (1588-7 ottobre 1649); Lucrezia, loro figlia, sposò il cugino Ippolito II Bentivoglio[8].
- Isabella, sposò il conte Cesare Mosti Estense;
- Maria (?-9 febbraio 1690[9]), monaca in S. Caterina martire con il nome di suor Maria Lucida, fu Priora;
- Ermes (m. 1655), uomo d'arme, fu nominato Maresciallo di Francia[10]
- Francesco (m. 1655), uomo d'arme, militò nelle Fiandre al servizio del Re di Spagna[11];
- Annibale (?-21 aprile 1663), sposò Semidea Leni (?-c. 1633) il 5 marzo 1626[12]; vedovo, entrò in religione; arcivescovo titolare di Tebe dal 6 marzo 1645, Nunzio apostolico a Firenze dal 20 aprile 1645 fino al novembre 1652[13]
- Giovanni (20 ottobre 1611-25 maggio 1694[14]), Priore di S. Romano in Ferrara e Abate di S. Maria in Cosmedin a Ravenna, dimorò in Francia[15];
- Scipione (nato morto nell'ottobre 1620)
- Guido (8 gennaio 1624-1º febbraio 1676)[16], entrò nell'ordine dei teatini e fu eletto Vescovo di Bertinoro nel 1660;
- n.n., monaca con il nome di suor Anna Maria
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Annibale II Bentivoglio, signore di Bologna | Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna | ||||||||||||
Ginevra Sforza | |||||||||||||
Costanzo Bentivoglio | |||||||||||||
Lucrezia d'Este | Ercole I d'Este, duca di Ferrara, Modena e Reggio | ||||||||||||
Ludovica Condolmieri | |||||||||||||
Cornelio I Bentivoglio, marchese di Gualtieri | |||||||||||||
Guido Rangoni, conte | Uguccione Rangoni, conte | ||||||||||||
Eleonora Torelli | |||||||||||||
Costanza Elena Rangoni | |||||||||||||
Laura Sanvitale | Jacopo Antonio Sanvitale, conte di Fontanellato | ||||||||||||
Veronica da Correggio | |||||||||||||
Enzo Bentivoglio, marchese di Scandiano | |||||||||||||
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… | |||||||||||||
Nicolò Bendidio | |||||||||||||
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Isabella Bendidio | |||||||||||||
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Alessandra Rossetti | |||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ conte Annibale Romei, Angelo Solerti, Ferrara e la corte estense nella seconda metà del secolo decimosesto, S. Lapi, 1900, p.LXVII.
- ^ Enzo Bentivoglio, su treccani.it.
- ^ Dinko Fabris, Mecenati e musici. Documenti sul patronato artistico dei Bentivoglio di Ferrara nell'epoca di Monteverdi (1585-1645), Libreria musicale italiana, 1999, p.86.
- ^ Gabriele Medolago, Bartolomeo Colleoni, i Martinengo Colleoni e le loro parentele, su coglia.org, Coglia. URL consultato il 6 settembre 2021.
- ^ Giambattista Venturi, Storia di Scandiano, 1822, p. 116.
- ^ Dinko Fabris, Mecenati e musici. Documenti sul patronato artistico dei Bentivoglio di Ferrara nell'epoca di Monteverdi (1585-1645), Libreria musicale italiana, 1999, p.101.
- ^ Dinko Fabris, Mecenati e musici. Documenti sul patronato artistico dei Bentivoglio di Ferrara nell'epoca di Monteverdi (1585-1645), Libreria musicale italiana, 1999, p.132.
- ^ Marchese Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana. Volume 3, 1930, p.65.
- ^ De iurisdictione Episcoporum et Superiorum Regularium, 1756, p.149.
- ^ Luigi Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri Ferraresi, 1804, p.45.
- ^ Girolamo Baruffaldi, Dell'istoria di Ferrara scritta dal dottore d. Girolamo Baruffaldi ferrarese libri nove, ne' quali diffusamente si narrano le cose avvenute in essa, dall'anno 1655, fino al 1700, Pomatelli, 1700, p.6.
- ^ Segni araldici a Cavernago. Mostra. 20 maggio-17 giugno 2018.
- ^ Miscellanea della R. Deputazione romana di storia patria, 1946, p.742.
- ^ Damiano Muoni, Officine monetarie di Giovanni II. Bentivoglio nei castelli di Antignate e Covo (Ducato di Milano), Tipografia M. Ricci, 1869.
- ^ Il viaggio in Europa di Pietro Guerrini (1682-1686): Disegni e indici, Olschki, 2005, p.42.
- ^ conte Giammaria Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia, cioè notizie storiche e critiche intorno alle vite e agli scritti dei letterati italiani: B, Bossini, 1760, p.878.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta Biumi (1835), Famiglie celebri d'Italia - Bentivoglio di Bologna, Torino.
- Giambatista Venturi, Storia di Scandiano, Modena. 1822
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Enciclopedia Treccani online, su treccani.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27023645 · ISNI (EN) 0000 0001 1440 299X · CERL cnp01281138 · LCCN (EN) nr2005029077 · GND (DE) 143471651 · BNF (FR) cb163157941 (data) |
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