Ente tabacchi italiani - ETI S.p.A. | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1999 a Roma |
Chiusura | 31 maggio 2004 (confluita in British American Tobacco) |
Sede principale | Roma |
Settore | Manifatturiero |
Prodotti | sigarette |
Ente tabacchi italiani - ETI S.p.A. era un'azienda pubblica italiana operante nel settore dei tabacchi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente fondata come ente pubblico con il d.lgs. 9 luglio 1998 n. 283, con sede a Roma, eredita dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato la produzione e la commercializzazione di sali e tabacchi. Pertanto, entra in possesso del 100% di Azienda tabacchi italiani insieme alle sue 18 manifatture e 4 saline[1][2][3]. È stato successivamente trasformato in società per azioni in data 19 luglio 2000.
Nel 2001 ha prodotto 45 milioni di kg di sigarette, di cui 13.200.000 per Philip Morris, e 540 tonnellate di sigari, attraverso 16 manifatture di sigarette e 2 manifatture di sigari, raggiungendo un Ebitda di 146 milioni e un Ebit di 118 milioni[4].
Durante la gestione Eti, a fronte di una sovracapacità produttiva, viene attuato un importante piano di ristrutturazione che ha portato alla chiusura di 11 stabilimenti, eliminando le manifatture obsolete e di piccole dimensioni[5], rimanendo con solo 7 impianti operativi, passando dai 7.111 dipendenti del 2000 ai 2.100 del 2003[6][7][8]. Eti decise anche di uscire dal settore Sali, cedendo Atisale[9].
Al fine di rilanciare il brand MS, inizia la sponsorizzazione con la scuderia Aprilia Racing[10].
Per il 2002, il fatturato si è attestato su circa 610 milioni di euro e 92 milioni di utile ante imposte[11][12][13].
Nel 2004 è stato privatizzato attraverso un'asta, vinta dalla BAT, British American Tobacco, al prezzo di 2.325 milioni di euro, definito dalla Corte dei Conti nel 2013 come il più grande investimento mai fatto in Italia da una società internazionale[14].
Da allora ha cambiato nome in British American Tobacco Italia[15].
Bat Italia cederà a terzi 3 manifatture, mentre dismetterà le altre 4, cessando la produzione in Italia: l'ultima sigaretta realizzata sul territorio nazionale è stata registrata a Lecce il 1º gennaio 2011[16], prima della delocalizzazione in Romania[17].
I marchi
[modifica | modifica wikitesto]Eti era proprietaria dei marchi: MS, Nazionali, Sax, Lido, Linda, Eura, Stop, Futura, Alfa e del Sigaro toscano. Affidava la distribuzione dei tabacchi lavorati ad Etinera S.p.A., società controllata e partecipava Azienda tabacchi italiani S.p.A. e Terzia S.p.A. Era licenziataria per la produzione in Italia delle sigarette Philip Morris, un accordo che sviluppava il 60% del fatturato di Eti ed il 20% dell'Ebitda.
Stabilimenti
[modifica | modifica wikitesto]Attualmente sono ancora in produzione gli impianti di Chiaravalle (Manifattura italiana tabacco), Lucca e Cava dei Tirreni (Manifattura Sigaro Toscano)[18], a cui si aggiunge quello nato nel 2007 a Settimo Torinese (costruito da Yesmoke).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La filiera del tabacco in Italia, Sesto Rapporto Novembre 2000, Nomisma
- ^ ADDIO VECCHIO MONOPOLIO ARRIVA L'ENTE TABACCHI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 6 giugno 1997. URL consultato l'11 maggio 2024.
- ^ Eti, lo Stato vende fumo - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 1º marzo 1999. URL consultato l'11 maggio 2024.
- ^ italiaoggi.it
- ^ [http://leg13.camera.it/_dati/leg13/lavori/stencomm/06/audiz2/1999/1012/s000r.htm?campo=//leg13.camera.it/_dati/leg13/lavori/stencomm/tabaud.htm Marted� 12 ottobre 1999 - Comm. VI], su leg13.camera.it. URL consultato l'11 maggio 2024.
- ^ DA TABACCHI ITALIANI A BRITISH AMERICAN TOBACCO: LE TAPPE DI UNA PRIVATIZZAZIONE DI SUCCESSO - Specchio Economico, su www.specchioeconomico.com. URL consultato l'11 maggio 2024.
- ^ Agire in digitale, Gianluca Meloni, Egea
- ^ Eti alla cordata Bat 2,3 miliardi al Tesoro - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 17 luglio 2003. URL consultato l'11 maggio 2024.
- ^ historiaetius.eu
- ^ italiaoggi.it
- ^ italiaoggi.it
- ^ Ezechiele ed Unavitainfumo, Mariano A. Del Vescovo, Lulu
- ^ Attualità e Costituzione, Umberto Casamassima, Nuova Santelli
- ^ "Fretta di vendere e ruolo solo formale". Corte Conti boccia garanti privatizzazioni, su Il Fatto Quotidiano, 4 febbraio 2013. URL consultato l'11 maggio 2024.
- ^ British American Tobacco Italia - La nostra Azienda, su La nostra Azienda. URL consultato il 10 dicembre 2014.
- ^ L'ultima sigaretta/1 - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 19 dicembre 2010. URL consultato l'11 maggio 2024.
- ^ cesaredamiano.files.wordpress.com
- ^ linkiesta.it
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- British American Tobacco Italia, su batitalia.com.
- IV Rapporto sulla Filiera del Tabacco in Italia, Nomisma, 2000 (DOC), su coldiretti.it. URL consultato il 17 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2011).
- Barbara Corrao, Eti, il ritorno della sigaretta italiana, su mauriziobasile.it, 8 luglio 2002.