Ente Nazionale Risi | |
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Sigla | ENR |
Stato | Italia |
Organizzazione | Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali[1] |
Tipo | ente pubblico economico[1] |
Suddivisioni | Centro Operativo, Sezioni, Uffici periferici[2] |
Istituito | 2 ottobre 1931[3] |
da | Consiglio dei ministri e Camera dei deputati[4] |
Direttore Generale | Roberto Magnaghi[5] |
Ultima elezione | 15 febbraio 2016[5] |
Impiegati | 76[5] (2022) |
Sede | Milano[5] |
Indirizzo | Via San Vittore, 40[5] |
Sito web | www.enterisi.it/ |
L'Ente Nazionale Risi è un ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali[1]. Fu fondato nel 1931 per tutelare il settore risicolo nella sua globalità, comprese le attività industriali e commerciali ad esso connesse[3][6].
Al 2019, la sede centrale è a Milano, affiancata da una fitta rete di sedi operative decentrate in tutta l'area risicola italiana. Le attività di ricerca sono condotte presso la sede di Castello d'Agogna[7].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'ente fu concepito dal senatore novarese Aldo Rossini[7] come contromisura alla crisi che il settore della risicoltura stava attraversando nel quinquennio 1929-33. L'istituzione fu quindi proposta al Capo del Governo il 17 settembre 1931 da una commissione costituita dal Ministro dell'Agricoltura e Foreste, dal Sottosegretario alle Cooperazioni, dal Presidente della Confederazione Nazionale Fascista degli Agricoltori e da una rappresentanza di risicoltori[4]. Ottenuto l'appoggio del Governo, l'ente fu istituito dal R.D.L. 1237 del 2 ottobre 1931[6][3].
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Le principali attività dell'ente[8]:
- raccoglie, elabora e pubblica i dati sull'andamento e sulle previsioni della produzione e del mercato del riso;
- gestisce i rapporti con le istituzioni da cui dipende il collocamento del prodotto e con le regioni interessate alla risicoltura per predisporre nuovi servizi a vantaggio dell'intera filiera;
- raccoglie le dichiarazioni che i produttori e i commercianti del riso biologico sono tenuti a rilasciare;
- promuove il consumo del riso italiano a livello sia nazionale che internazionale, svolgendo attività di divulgazione delle caratteristiche del riso italiano, del territorio produttivo e del legame della risicoltura con l'ambiente;
- svolge attività di assistenza e di consulenza alle aziende promuovendo l'aggiornamento degli operatori del settore sulle tematiche di interesse per la filiera, soprattutto la coltivazione e la trasformazione del riso;
- gestisce una banca dei semi di riso con più di 1500 campioni tramite il suo centro ricerche[9].
Per agevolare il lavoro delle mondine, in passato l'ente ha contribuito all'edificazione di asili infantili in diversi piccoli paesi ove la coltura del riso era predominante, collaborando con gli uffici pubblici di ogni comune. Alcuni esempi sono Asigliano Vercellese nel 1958[10], Garbagna Novarese nel 1959-60 e Nibbiola nel 1960-61[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Chi siamo, su Ente Nazionale Risi, 23 maggio 2012. URL consultato il 24 maggio 2022.
- ^ Sezioni e Uffici periferici, su Ente Nazionale Risi, 23 maggio 2012. URL consultato il 24 maggio 2022.
- ^ a b c Acerbi, p. 39.
- ^ a b Acerbi, p. 52, nota 20.
- ^ a b c d e Organico al 09/02/2022 (PDF), su Ente Nazionale Risi. URL consultato il 24 maggio 2022.
- ^ a b Acerbi, p. 41.
- ^ a b Gianfranco Quaglia, Ente Risi, passato e futuro si sposano a Novara, su Agromagazine, 23 settembre 2019. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Le attività di Ente Risi, su Ente Nazionale Risi, 16 ottobre 2020. URL consultato il 6 giugno 2022.
- ^ Simona Marchetti, Nella banca dei semi di riso: "Lo coltiveremo anche nel deserto", su La Stampa, 30 marzo 2016. URL consultato il 26 maggio 2024.
- ^ Corte dei Conti, Relazione sull'andamento della gestione (PDF), in Relazione della Corte dei Conti al Parlamento sulla gestione finanziaria degli Enti sottoposti a controllo in applicazione della legge 21 marzo 1958, n. 259 - Ente Nazionale Risi (Esercizi dal 2016 al 2017), p. 44. URL consultato il 25 settembre 2022. Ospitato su Senato della Repubblica.
- ^ Ernesto Colli, Primo decennio dell'Asilo (1962-1972) - Tradizioni di S. Caterina V. e M., Novara, Tipografia San Gaudenzio dei fratelli Paltrinieri, 1972, pp. 14-17 e 33-36. URL consultato il 25 settembre 2022. Ospitato su Foto Emilio Alzati.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Susanna Acerbi, La risicoltura e la formazione dell'Ente Nazionale Risi (PDF), in Rivista di Storia dell'Agricoltura, n. 2, Stamperia editoriale Parenti, dicembre 1980, pp. 39-56. URL consultato il 24 maggio 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su enterisi.it.
- Ente Nazionale Risi - Bilancio al 31 dicembre 1982 (PDF), su Camera dei Deputati. URL consultato il 25 settembre 2022.
- Ente Nazionale Risi - Bilancio al 31 dicembre 1983 (PDF), su Camera dei Deputati. URL consultato il 25 settembre 2022.