Enrico Radio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1952 - giocatore 1972 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Enrico Radio (Trieste, 4 febbraio 1920 – Trieste, 4 aprile 2012) è stato un allenatore di calcio, dirigente sportivo e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Mediano votato più al gioco di interdizione che a quello di costruzione[1], spende l'intera carriera nelle file della Triestina, con cui debutta in Serie A il 16 ottobre 1938 contro il Milan. Dopo tre stagioni da riserva, conquista il posto da titolare nel campionato 1941-1942, mantenendolo fino al 1949 nella linea mediana con Cesare Presca e Antonio Sessa[1], e contribuendo al secondo posto della stagione 1947-1948.
Nel 1950, dopo la sua dodicesima stagione con la maglia alabardata (in cui scende in campo 7 volte), lascia la Triestina[2] dopo aver disputato 198 partite[3]. Si trasferisce per un biennio nel Marzotto Valdagno, con cui ottiene la promozione in Serie B nel 1951, e dove resta anche l'anno successivo[4][5].
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Inizia la carriera di allenatore nel 1952 al Portogruaro, in IV Serie[4], disputando anche la sua ultima partita da calciatore[3]; nel 1956 diventa il vice del tecnico inglese Jesse Carver, arrivato sulla panchina della Lazio per le ultime 19 giornate del campionato 1955-1956 e confermato anche per l'annata successiva[6]. Due stagioni dopo, l'allenatore britannico lo porta con sé alla guida dell'Inter[6].
Nel 1958 siede sulla panchina del Treviso in Serie C, subentrando ad Arturo Silvestri[7]. Rimane nella Marca fino al dicembre 1960, quando passa sulla panchina della Sambenedettese[8] e viene sostituito da Francesco Petagna[9].
Nel 1961 torna alla Triestina, nel frattempo retrocessa in Serie C, e la conduce alla promozione[10]; nella stagione successiva si dimette a dicembre in favore di Gino Colaussi, che conduce gli alabardati alla salvezza[11][12]. Dopo una breve parentesi sulla panchina del Siena (dove viene esonerato a favore di Lauro Toneatto)[13], nel 1965 viene ingaggiato dal Piacenza[14], con cui ottiene il sesto posto finale nel campionato di Serie C 1965-1966.
Tornato a Trieste per prendere un periodo di riposo[15], viene richiamato dalla Triestina al posto di Mario Caciagli, ottenendo la salvezza con due punti di vantaggio sulla Mestrina[16], e ripetendosi nella stagione successiva[17]. Nella sua terza stagione sulla panchina alabardata ottiene il secondo posto in classifica, alle spalle del Piacenza promosso in Serie B; ciononostante, viene esonerato all'ultima giornata a favore di Guglielmo Trevisan[18][19]. Nel 1969 torna proprio Piacenza: nonostante una buona partenza, la squadra rimane ben presto invischiata nella lotta per non retrocedere, e Radio viene esonerato poco prima di Natale[20].
Allena poi il Venezia per due stagioni in Serie C, subentrando nella seconda a Sergio Manente[21][22], e nel club neroverde ricopre il ruolo di direttore sportivo nella stagione 1977-1978[23].
Muore a Trieste il 4 aprile 2012 all'età di 92 anni[24][25].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]- Serie C: 1
- Marzotto Valdagno: 1950-1951
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]- Serie C: 1
- Triestina: 1961-1962
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Profilo su Enciclopediadelcalcio.it
- ^ Rossetti, Ispiro e Trevisan lasciano la Triestina, Il Corriere dello Sport, 7 giugno 1950, pag.4
- ^ a b Schmid, Gualersi, p.57.
- ^ a b Il Piacenza definirà stasera l'ingaggio del nuovo allenatore, Libertà, 6 luglio 1965, pag.7
- ^ Le liste di trasferimento della Serie A, B e C, Il Corriere dello Sport, 29 agosto 1952, pag.5
- ^ a b Statistiche da allenatore su Wikicalcioitalia.info Archiviato il 15 maggio 2012 in Internet Archive.
- ^ Storia del Treviso Foot-Ball Club - 1958-1959 Archiviato il 22 marzo 2014 in Internet Archive. Forzatreviso.it
- ^ L'allenatore Radio dal Treviso alla Sambenedettese, Libertà, 21 dicembre 1960, pag.5
- ^ Storia del Treviso Foot-Ball Club - 1960-1961 Archiviato il 22 marzo 2014 in Internet Archive. Forzatreviso.it
- ^ Stagione 1961-1962 Unionetriestina.it
- ^ Stagione 1962-1963 Unionetriestina.it
- ^ Radio si è dimesso da allenatore della Triestina, Libertà, 21 dicembre 1962, pag.5
- ^ Ciao Lauro. Siena ricorda Toneatto - TUTTOmercatoWEB.com, su archivio.tuttomercatoweb.com. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Stagione 1965/1966, su www.storiapiacenza1919.it. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Stagione 1966/1967, su www.storiapiacenza1919.it. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Stagione 1966 - 1967, su www.unionetriestina.it. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Stagione 1967 - 1968, su www.unionetriestina.it. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Almanacco illustrato del calcio, Carcano edizioni, 1970, p. 263.
- ^ Stagione 1968 - 1969, su www.unionetriestina.it. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Stagione 1969/1970, su www.storiapiacenza1919.it. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ Stagione 1970-1971 Calciovenezia.com
- ^ Stagione 1971-1972 Calciovenezia.com
- ^ Quarantasei ex biancorossi militano in altre società, Libertà, 28 dicembre 1977, pag.9
- ^ E' morto Radio, fu vice all'Inter nel 1957/58, su FC Inter News. URL consultato il 9 agosto 2023.
- ^ vicedirettore, Ciacole rossoalabardate, Galderisi: "Punto importante, ottima la reazione", su Sportest. URL consultato il 9 agosto 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabrizio Schmid, Giovanni Gualersi, Calciatori di Serie A 1929-2023 (O-Z), 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Enrico Radio (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Enrico Radio (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Enrico Radio, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Dario Marchetti (a cura di), Enrico Radio, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Statistiche da calciatore su Wikicalcioitalia.info [collegamento interrotto], su wikicalcioitalia.info.