Emblemata | |
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Titolo originale | Emblematum liber |
Altri titoli | Emblematum libellus |
Frontespizio degli Andreæ Alciati emblemata cvm commentariis amplissimis (1621) | |
Autore | Andrea Alciato |
1ª ed. originale | 1531 |
Genere | Emblematica |
Sottogenere | libro di emblemi |
Lingua originale | latino |
Emblemata (Emblematum liber) di Andrea Alciato è l'opera capostipite di un intero genere letterario, quello del libro di emblemi, che conoscerà una notevole fortuna nella cultura umanistica e rinascimentale dell'intera Europa. Fu pubblicato per la prima volta nel 1531 ad Augusta in Germania, con il titolo, comprensivo del nome dell'autore e del dedicatario, Viri clarissimi D. Andreae Alciati iurisconsultiss. Mediol. ad D. Chonradum Peutingerum Augustanum iurisconsultum Emblematum liber.
Storia editoriale
[modifica | modifica wikitesto]Impressa dallo stampatore Heinrich Steyner, la prima edizione non autorizzata del 1531 fu compilata a partire da un manoscritto di poesie latine che il giurista italiano Andrea Alciato aveva dedicato al suo amico Konrad Peutinger e fatto circolare tra i suoi conoscenti. L'edizione del 1531 fu presto seguita da un'edizione del 1534, autorizzata dall'autore e pubblicata a Parigi da Christian Wechel: tale edizione uscì con il titolo Andreae Alciati Emblematum libellus ("Libretto di emblemi di Andrea Alciato").
Emblemata crebbe fino a includere più di 200 emblemi singoli e uscì in centinaia di edizioni, di cui probabilmente la più conosciuta è quella pubblicata da Tozzi a Padova nel 1621 con commenti di Claude Mignault e Francisco Sánchez de las Brozas e note di Lorenzo Pignoria, ristampata nel 1661.[1]
Contenuto dell'opera
[modifica | modifica wikitesto]Emblemata è il plurale della parola latina emblema (dal greco ἔμβλημα, émblēma), termine che indica un elemento decorativo, un mosaico o un ornamento: nella sua prefazione a Peutinger, Alciato descrive i suoi emblemi come un dotto divertimento, un passatempo per gli umanisti imbevuti di cultura classica. A tale proposito, così recita la prefazione, in traduzione italiana:
«Mentre i bambini si divertono con le nocciole e i giovani con i dadi, così giocare a carte riempie il tempo dei pigri. Nella stagione delle feste noi elaboriamo questi emblemi, fatti dalla nobile mano degli artigiani. Proprio come si aggiungono guarnizioni agli abiti e distintivi ai cappelli, così si addice a ognuno di noi scrivere segni muti. Anche se il supremo imperatore può darti preziose monete e finissimi oggetti antichi, io do a te, poeta a un altro poeta, doni di carta: prendi questi, Konrad, segno del mio amore.»
Fortuna letteraria
[modifica | modifica wikitesto]L'opera di Alciato generò migliaia di imitazioni in tutte le lingue vernacolari europee: di argomento profano, religioso o amoroso, i libri di emblemi furono parte integrante della cultura europea per due secoli. Tra gli epigoni e imitatori vi fu Pierre Coustau (alias Petrus Costalius) che, nel 1555, a Lione, pubblicò 122 emblemi in Pegma, cum narrationibus philosophicis. Coustau, debitore di Alciati, introduce un'originale innovazione, l'accompagnamento degli emblemi con "narrationes philosophicae", sorta di saggi filosofici, ciascuno dei quali autosufficiente e in sé compiuto, in una maniera che può ricordare i Saggi di Michel de Montaigne.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Viri clarissimi D. Andreae Alciati iurisconsultiss. Mediol. ad D. Chonradum Peutingerum Augustanum iurisconsultum Emblematum liber, Augustae Vindelicorum, per Heynricum Steynerum, 1531 die VI Aprilis.
- Andreae Alciati Emblematum libellus, Parisiis, excudebant Christianus Wechelus, 1534.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (LA) Andrea Alciati, Andreæ Alciati Emblemata Cvm Commentariis Clavdii Minois I. C. Francisci Sanctii Brocensis, & Notis Lavrentii Pignorii Patavini, Patavii, Apud Petrum Paulum Tozzium, 1621. URL consultato il 12 giugno 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Callegari, Marginalia sull'edizione padovana del 1621 degli Emblemata di Andrea Alciati, in Saggi e Memorie di storia dell'arte, vol. 27, 2003, pp. 227-231, JSTOR 43140914.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emblemata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alciato at Glasgow - 22 edizioni di Alciato dal 1531 al 1621, presso la Glasgow University
- The University of Pennsylvania English Emblem Book Project, su emblem.libraries.psu.edu. URL consultato il 5 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
- The Memorial University of Newfoundland (Canada) - concisa descrizione e testi del libro di emblemi di Alciato
- Atalanta fugiens (1617) Archiviato il 7 settembre 2022 in Internet Archive. - Un libro di emblemi in tedesco/latino di 50 concetti alchemici, contenente anche fughe musicali, di Michael Maier
- Edizione originale su libri.google.it V.C. Andreae Alciati Mediolanensis ... Emblemata, cum facili & compendiosa ... Di Andrea Alciati
Controllo di autorità | VIAF (EN) 177731903 · LCCN (EN) n86068516 · GND (DE) 4119774-4 · BNE (ES) XX2221552 (data) · BNF (FR) cb12050404z (data) · J9U (EN, HE) 987007597329405171 |
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