Emanuele Lolli | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 23 novembre 1874 – 25 settembre 1882 |
Legislatura | XII, XIII, XIV |
Gruppo parlamentare | Sinistra storica[1] |
Collegio | Avezzano |
Sito istituzionale | |
Sindaco di Avezzano | |
Durata mandato | 7 agosto 1860 – 11 gennaio 1861 |
Predecessore | Nicolaj Iatosti |
Successore | Vincenzo Cerri (f.f.) |
Durata mandato | 20 giugno 1878 – 2 maggio 1885 |
Predecessore | Orazio Mattei |
Successore | Bartolomeo Giffi |
Durata mandato | 13 settembre 1893 – 2 agosto 1895 |
Predecessore | Giovanni Cerri |
Successore | Bartolomeo Giffi |
Emanuele Lolli (Avezzano, 20 dicembre 1819 – Avezzano, 27 marzo 1905) è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato il 20 dicembre 1819 ad Avezzano (AQ), in Abruzzo, venne eletto per tre mandati sindaco di Avezzano[2], ruolo che ricoprì dal 7 agosto 1860 all'11 gennaio 1861, dal 20 giugno 1878 al 2 maggio 1885 e dal 13 settembre 1893 al 2 agosto 1895.
Venne altresì eletto deputato del Regno d'Italia per tre legislature del Regno d'Italia, la XII, la XIII e la XIV legislatura. Iniziò il mandato parlamentare con la Sinistra storica[1] il 23 novembre 1874 e lo terminò il 25 settembre 1882. Intorno al 1880 incaricò per la trascrizione degli statuti antichi di Avezzano il filologo classico Girolamo Amati[3].
Morì ad Avezzano il 27 marzo 1905 all'età di 85 anni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Malatesta (1946), p. 108; Pagani (1968), pp. 672-673.
- ^ Lutti e rinascita, storie di famiglia, in il Centro, 12 gennaio 2019. URL consultato il 9 febbraio 2021.
- ^ Brogi (1981), pp. 1-5.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tommaso Brogi, Gli statuti antichi di Avezzano nel XIV secolo, Cerchio, Adelmo Polla, 1981 [1894], ISBN non esistente.
- Alberto Malatesta, Ministri, deputati e senatori d'Italia dal 1848 al 1922, vol. 2, Roma, Tosi, 1946, ISBN non esistente.
- Giovanni Pagani, Avezzano e la sua storia, Veroli, Tipografia dell'Abbazia di Casamari, 1968, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Emanuele Lolli, su storia.camera.it, Camera dei deputati.