Dyrosaurus | |
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Restauro di Dyrosaurus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Sauropsida |
Sottoclasse | Diapsida |
Infraclasse | Archosauromorpha |
(clade) | Archosauria |
Superordine | Crocodylomorpha |
Famiglia | Dyrosauridae |
Genere | Dyrosaurus |
Dyrosaurus è un genere estinto di rettili, imparentato con i coccodrilli. Visse nell'Eocene inferiore (Ypresiano, circa 55 - 48 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Africa.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'aspetto di questo animale doveva richiamare a prima vista quello dell'attuale gaviale del Gange (Gavialis gangeticus), a causa dell'estremo allungamento delle fauci. Dyrosaurus era un crocodilomorfo di grosse dimensioni, e poteva raggiungere i 6 metri di lunghezza. Era dotato di un muso stretto e allungato, che occupava circa il 75% della lunghezza totale del cranio negli esemplari adulti.
Tra i caratteri distintivi che differenziavano Dyrosaurus dalle altre forme simili, vi era la presenza di 18-23 denti per ogni ramo mascellare anteriori all'orbita, e in totale 23-26 denti mascellari e premascellari; contatto tra prefrontale e nasale più lungo di quello tra lacrimale e nasale; parete posteriore della finestra sopratemporale quasi verticale e poco esposta in vista dorsale; margine posteriore del cranio dritto in vista dorsale; tuberosità occipitali poco sviluppate; barra interfenestrale ornamentata anteriormente e a forma di T in sezione trasversale; porzione ventrale del basioccipitale quasi verticale, e ben visibile in vista occipitale; osteodermi dorsali sottili, ornamentati con fossette ampie e basse, separate da ampi margini a forma di T in sezione (Jouve et al., 2006).
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]I primi fossili di questo animale vennero ritrovati in Tunisia, in terreni dell'Ypresiano (Eocene inferiore) e vennero descritti da Thomas nel 1893 come una nuova specie del genere Crocodylus (Crocodilus phosphaticus). L'anno dopo fu Pomel a istituire il genere Dyrosaurus per questi resti; la specie tipo, Dyrosaurus phosphaticus, è stata in seguito rinvenuta anche in altre zone dell'Africa settentrionale (Algeria, Egitto), sempre in terreni dell'Eocene inferiore. Alcuni fossili sono stati attribuiti addirittura al Cretaceo superiore, con molti dubbi. Nel 2005 è stata descritta un'altra specie, D. maghribiensis, proveniente dall'Eocene inferiore del Marocco; quest'ultima si differenziava dalla specie tipo per alcune autapomorfie, come un margine dorsale liscio del parietale e coane molto aperte.
Altre specie (D. minor, D. paucidens, D. berneti, D. thevestensis, D. variabilis e D. choumovitchi) sono state attribuite alla specie tipo.
Dyrosaurus è il genere eponimo dei dirosauridi, un gruppo di crocodilomorfi, solitamente di grosse dimensioni e di abitudini acquatiche, diffusi soprattutto nei continenti meridionali tra il Cretaceo e il Terziario inferiore. Dyrosaurus, in particolare, sembrerebbe essere stato una forma relativamente derivata, ma basale rispetto ad altre forme dal muso allungato come Hyposaurus e Rhabdognathus.
Paleoecologia
[modifica | modifica wikitesto]Come molti dirosauridi, lo stesso Dyrosaurus era un animale strettamente legato all'ambiente acquatico; probabilmente predava pesci e altri organismi acquatici. Sembra che i giovani fossero più strettamente legati ad ambienti di acqua dolce, mentre gli adulti si avventuravano nel mare.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Thomas P. 1893. Description de quelques fossiles nouveaux ou critiques des terrains tertiaires et secondaires de la Tunisie recueillis en 1885 et 1886 par M. Philippe Thomas. Exploration Scientifique de la Tunisie. Paris: Imprimerie Nationale.
- Pomel, A. 1894a. Découverte de champsosauriens dans les gisements de phosphorite du suessonien de l’Algérie. Comptes Rendu de l’Académie des Sciences, 118: 1309–1310.
- Pomel, A. 1894b. Sur le Dyrosaurus thevestensis. Comptes Rendu de l’Académie des Sciences, 118: 1396.
- Joleaud, M.L. 1922. Sur l’aire de dispersion de Dyrosaurus, crocodilien fossile du Nord-Ouest africain. Comptes Rendu de l’Académie des Sciences, 174: 306–309.
- Piveteau, J. 1935. Le Dyrosaurus, crocodilien de l’Eocène inférieur de l’Afrique du Nord. Annales de Paléontologie, 24: 51–71.
- Lavocat, R. 1955. Observations anatomiques nouvelles sur le genre de crocodilien Dyrosaurus Pomel. Comptes Rendu de l’Académie des Sciences, 240: 2549–2551.
- S. Jouve. 2005. A new description of the skull of Dyrosaurus phosphaticus (Thomas, 1893) (Mesoeucrocodylia: Dyrosauridae) from the Lower Eocene of North Africa. Canadian Journal of Earth Sciences 42:323-337
- S. Jouve, M. Iarochene, B. Bouya and M. Amaghzaz. 2006. A new species of Dyrosaurus (Crocodylomorpha, Dyrosauridae) from the early Eocene of Morocco: phylogenetic implications. Zoological Journal of the Linnean Society 148:603-656
- M. Bronzati, F. C. Montefeltro, and M. C. Langer. 2012. A species-level supertree of Crocodyliformes. Historical Biology 24(6):598-606
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dyrosaurus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dyrosaurus, su Fossilworks.org.